Tra qualche anno, a Chiusi, non berremo più l’acqua del lago

di Luciano Fiorani

Chiusi non ha mai avuto un buon rapporto con l’acqua. Quando troppa (allagamenti, o impaludamenti in epoche passate) quando poca o niente (come nei casi di inquinamento del lago).

Ora finalmente, i più ottimisti parlano di metà 2014, ma anche tenendo conto di come vanno i lavori pubblici in Italia, si può dire con certezza che tra qualche anno a Chiusi berremo altra acqua e non più quella del lago.

Il Chiaro è quindi destinato a non essere più la principale (unica fino ad oggi) fonte di approvvigionamento di acqua potabile.

E’ stato infatti trovato il finanziamento al progetto di collegamento tra la condotta che porta in Valdichiana l’acqua della diga del Montedoglio e il potabilizzatore di Chiusi situato nella zona di Pian dei Ponti. Oggi l’impianto tratta l’acqua del lago che viene attinta con pompe da sotto il pontile vicino al ristorante da Gino.

Questa estate, con il livello del lago che scendeva di circa un centimetro al giorno, nel periodo di maggior caldo si è dovuto abbassare il punto di prelievo, pescando più a fondo. Come si sa l’acqua migliore è quella di superficie e l’operazione ha determinato un super lavoro per il potabilizzatore.

Tutto questo non si verificherà più perchè il collegamento dal “serbatoio del Porto” al potabilizzatore, porterà nelle case dei cittadini di Chiusi, acqua notevolmente migliore.

Chiusi doveva essere l’ultimo comune della Val di Chiana a collegarsi con la grande condotta che parte dalla diga sul Tevere, ma grazie ad un geniale suggerimento e all’impegno di tecnici e autorità di tutti i soggetti pubblici competenti in materia di risorsa idrica si è trovata la soluzione (tecnica ed economica) per poter presto utilizzare quell’acqua.

La costruzione di una grande vasca al Porto, sulla dorsale principale, consentirà l’allaccio di una nuova condotta che si snoderà lungo le strade poderali della fattoria di Dolciano, attraverserà il torrente Gragnano per raggiungere infine l’attuale impianto di pompaggio presso il D.L.F. da Gino e da qui allacciata all’attuale acquedotto che già è utilizzato per il collegamento con il nostro potabilizzatore di Pian dei Ponti.

Un’opera che per Chiusi segnerà una svolta epocale cancellando definitivamente tutti i brutti ricordi di quando l’acqua ce la portavano con le autobotti.

Questa voce è stata pubblicata in CRONACA, TERRITORIO. Contrassegna il permalink.

11 risposte a Tra qualche anno, a Chiusi, non berremo più l’acqua del lago

  1. Ma nemmeno un’ipotesi di data v’hanno dato?

  2. Per Chiusi città dovrebbe, a detta della giunta, entrare in funzione in tempi brevi, staremo a vedere cosa intendono per brevi, per Chiusi scalo ci sarà da aspettare un bel po’ credo. Comunque il mio post era di risposta a chi asseriva che nessuno se ne era interessato. Si sbagliava.

  3. pscattoni scrive:

    Ci siamo distratti.Magari il consigliere Bologni ci informa quando entrerà in funzione.

  4. L’opposizione qualche mese fa ha fatto una interrogazione alla quale il vicesindaco ha risposto ampiamente, chi segue i consigli comunali se lo dovrebbe ricordare. Non confronterei mai un’opera inutile come lo stadio con una opera come il depuratore di vitale importanza per la sopravvivenza del chiaro.

  5. marco lorenzoni scrive:

    Per Carlo: Le notizie circa lo stato del depuratore e i prossimi passaggi sono tutte nel servizio di primapagina, che riporta anche la posizione di Nuove Acque e sindaco. Certo il fatto che mancasse ancora l’alllacciamento Enel la dice lunga su quanta attebnzione sia stata riposta su quest’opera che – ripeto – è essenziale per il lago (come bacini e come ecosistema) e per l’acqua che beviamo…
    E’ vero sì che è costata 20 miliardi. Cioè 20 miliardi è lo stanziamento del Ministero. L’opera sarà costata anche di più. Ora qualcosa si dovrà spendere per rimetterla in sesto, per esempio… Certo l’attenzione è mancata da parte della maggioranza (che ha lasciato deperire un’opera che ha fortemente voluto) e anche delle opposizioni che si sono succedute negli anni dal 2000 fino ad oggi…

  6. anna duchini scrive:

    Come no. Vedrei bene anche una bella lettera di vibrate proteste alla maggioranza e ai suoi votanti.

  7. pscattoni scrive:

    Si credo proprio che una interrogazione possa contribuire a toglierci i dubbi. Anche a risposta scritta può essere sufficiente.

  8. carlo sacco scrive:

    No,fatemi capire, quanti anni sono passati ? E’ vera la cosa che costò quasi 20 miliardi di lire ?
    Mi sembra che molte volte si veda il fuscello(ma mica tanto fuscello)Stadio per quanto comporta l’impegno economico-finanziario e non si vedano le travi.Anche con lo Stadio non si scherza ma mi spiegate perchè questa del depuratore non è stata materia ripresa dall’opposizione ? Non si era accorto nessuno ?
    Sono anni che l’erba è alta e le strutture credo che se non vengonmo usate vadano in malora e si continua a girare intorno ai capannoni di stoccaggio dei rifiuti ed a fare i sorpresi che per disguidi non erano stati registrati i documenti ? Si crea un aria di mistero intorno a questo fatto per poi vedere che il bambino scomparso era a casa nella sua culla e che giocava tranquillamente ? Credo,- ma mi posso sbagliare-e se dico una cosa per un altra correggetemi-che tutto questo poi si riversa e produca una sorta di condizione che si possa anche definire ” depistaggio politico”…. Ho un età ormai che il sangue fa un po’ di fatica per irrorare i neuroni ma credo non al punto da poter comprendere che nulla di quello che avviene sia casuale.Attendo risposte.

  9. marco lorenzoni scrive:

    Bardini, dietro mia precisa domanda, parlò di “poche settimane” nel 2010… Sono passati due anni e la situazione è quella che è. Sindaco attuale, Nuove Acque e Provincia confermano che mancano ancora alcuni “passaggi” (manca anche l’allacciamento Enel) e che entro la fine del 2013 l’impianto potrà entrare in funzione. Intantro però la situazione è quella che è: uno scandalo. Visto lo stato delle strutture (le foto pubblicate da primapagina parlano chiaro) siamo sicuri che l’impianto sia in grado di funzionare, una volta allacciata la corrente e realizzati gli ultimi “passaggi”?

  10. pscattoni scrive:

    Parlando qualche giorno fa con Fausto Bardini, ex vicesindaco ed ex sindaco pro tempore, ho saputo che la messa in funzione del depuratore quando lui ha lasciato necessitava di un paio di semplici passaggi. L’attuale sindaco ha assicurato che il depuratore sarà presto in funzione. Ora vediamo se le promesse avranno un (speriamo rapido) seguito.

  11. marco lorenzoni scrive:

    Io non sarei tanto ottimista. L’acqua del Monedoglio doveva già arrivare quest’estate sulle colline intoro al lago di Chiusi, lato umbro, per usi irigui e invece non è arrivata perché anche il Montedoglio è andato in crisi causa siccità e perché i lavori vanno sempe più a rilento di quanto si pensi. Comunque prima o poi l’acqua del Tevere arriverà… E sarà una buonissima cosa. Già opggi però se fosse entrato o entrasse in funzione il depuratore delle Torri (che versa in condizioni pietose prima di cominciare ad operrare, vedi articolo uscito su primapagina del 29 settembre) l’acqua del lago sarebbe migliore… A proposito: quel depuratore fu realizzato proprio per evitare altre crisi idriche dopo quelle dell’atrazina e dintorni degli anni ’80-90 ed è costato 20 miliardi di lire: 3 volte almeno il costo dello stadio. Ed è lì, fermo e sommerso dai rovi…

I commenti sono chiusi.