Internet è per sua natura uno spazio tecnologico, che si fonda su un asettico e sterile scambio di bittarellini da una parte all’altra di un cavo. Tutti questi elettroni che, letteralmente, saltano nel vuoto per spostarsi da una nube atomica all’altra, capriolano, s’appaiano, si spaiano, cambiano di spin… E non si sporcano mai, eh! Ogni volta nuovi meglio che se lavati col perlana… Occomefaranno, che mia moglie è disperata ché mi sporco la camicia anche solo guardandolo, un piatto?
E tuttavia, quei candidi elettroni veicolano bittarellini che a volte costituiscono rogne. Tipo lettere di avvocati, acari e troiai vari. Sono un po’ come una pistola, che può servire ad uccidere, ma anche a schiacciare le noci, come diceva Reagan (e un po’ anche Veltroni)…
Gli avvocati avevano già scritto ai tempi del poro blog. Al suo erede in pectore non potevano che toccare gli acari, quindi. Che, infatti, si sono manifestati negli ultimi giorni, infrangendo le robustissime (?) barriere del server Aruba che lo ospita, urtandone le pagine.
Non sono colui che materialmente amministra lo spazio web del blog, che è un brillantissimo giovane etrusco-calabro-romano: ho solo cercato di contribuire partecipando via e-mail agli sforzi volti a ristabilire un po’ d’ordine nell’orientamento di quei pochi dìpoli magnetici che costituiscono questo blog in un lontano disco rigido.
La cosa è avvenuta non senza difficoltà, anche perché le poche risorse finanziarie a disposizione del blog hanno a suo tempo implicato l’adozione di un tipo di hosting piuttosto “cieco”: non abbiamo potuto utilizzare strumenti e sistemi di monitoraggio in grado di farci capire come l’acaro era entrato, né quindi abbiamo potuto agire chirurgicamente solo su quello. Abbiamo piuttosto dovuto procedere a tentoni. Il che ha ovviamente allungato i tempi di un sicuro ripristino del sito ad un paio di giorni, anziché a poche ore.
Però alla fine ci dovremmo essere. Il blog è di nuovo tra noi, almeno fino a quando un elettrone si metterà nuovamente di traverso o un avvocato scriverà. Non sarà lo spazio più affidabile di Internet, ma se non altro è di tutti noi.
Bentornato.
Passata è la tempesta. Grazie davvero ai due “risolvi problemi” (per la parcella rivolgersi a Paolo), senza di loro saremmo ancora al buio.
Se per il futuro occorrerà alzare le difese se ne può ragionare.
Ho visto da vicino come hanno lavorato agli informatici in questi giorni. A loro un grazie di cuore, sicuramente il mio, ma immagino anche quello di tutti i frequentatori del blog. Non è stato facile per me capirci qualcosa 🙂 Loro parlavano per acronimi a me del tutto sconosciuti. A conclusione di questa esperienza abbiamo capito che occorre pensare a modalità diverse e più sicure. Già in parte si è provveduto, ma probabilmente altre misure dovranno essere prese perché il blog ha acquistato ormai dimensioni che richiedono maggiore attenzione. Peccato perché ci piaceva pensare a un’organizzazione che costava praticamente nulla (40 euro). Quello che ci viene prospettato richiede uno sforzo maggiore, ma che ancora possiamo tranquillamente affrontare ….. Monti permettendo ovviamente 🙂
@ Gliatta. L’acaro era polacco. I mandanti non si sa, ma queste cose sono all’ordine del giorno in Internet: non è detto che si sia, un mandante…
Ben tornata libertà chiusina. Io ‘un so’ stato eh!!!