Il consigliere Bologni mi aveva suggerito di rassegnarmi sull’accesso al testo di una interrogazione della Primavera del gennaio del 2012. In fondo, mese più mese meno, che differenza fa? Di solito, se sono fortunato, l’accesso mi viene infatti concesso allo scadere del mese dalla richiesta. Invece quel testo è da i mercoledì disponibile sulla sezione pagine di questo blog.
Debbo ringraziare per questo la consigliera Rita Fiorini che mi ha consentito di consultare una copia in suo possesso di quella delibera.
Consiglio la lettura dell’interrogazione e della risposta del vicesindaco Sonnini. E’ molto istruttiva. Qui ne citerò alcuni passaggi significativi.
Il depuratore è stato in gran parte costruito nel periodo 2001-2005. Negli anni seguenti si è intervenuti per alcune varianti. I lavori sono stati conclusi nel 2010, il collaudo nel 2011. Un iter complesso che però si è concluso grazie anche all’impegno del vicesindaco di allora, Fausto Bardini.
Perché allora è ancora fermo? Nella sua risposta del 18 gennaio il vicesindaco Sonnini dice che l’attivazione sarebbe avvenuta in due fasi. La prima avrebbe riguardato piccoli lavori che Nuove Acque avrebbe dovuto introdurre affinché il depuratore funzionasse almeno per il Centro storico. Tempi previsti per questa prima fase: aprile 2012 (sic).
Per Chiusi Scalo, Rione Carducci e Pozzarelli sarebbe stata invece necessaria la costruzione di un vascone di raccolta da realizzare in Via Manzoni all’altezza del sottopasso.
Ci racconta ancora il vicensindaco: “L’obiettivo di Nuove Acque è quello di iniziare i lavori nel maggio 2012 prossimo, con una occupazione del cantiere per circa 6 mesi al fine di poter connettere al depuratore entro gennaio febbraio 2013 (…)”
Aprile, maggio, ottobre? Niente è stato fatto!
Sulla puntualità il vicesindaco Sonnini ci rassicurava:“Sarà onere e cura di questa amministrazione controllare l’operato di Nuove Acque affinché rispetti i tempi in modo che il depuratore possa operare quanto prima a pieno regime, nella salvaguardia ambientale del nostro lago da cui la nostra comunità attinge risorse idropotabili.”
Non sarà il caso che qualche, più o meno bella, statuina in Consiglio comunale si degni di chiedere?
Marco (Lorenzoni) non capisco l’intervento. I reflui dello Scalo, Rione Carducci e Pozzarelli devono essere convogliati in unico punto per poter poi essere “sollevati” verso il depuratore. Così recita la risposta di Sonnini:
“Impianto di sollevamento di Via Manzoni a Chiusi Scalo per il quale NUOVE ACQUE ha presentato il progetto definitivo già approvato dall’AATO ma non ancora dal ns. Comune che rimane in attesa del piano particellare di esproprio e servitù redatto dal tecnico incaricato dall’Ufficio Lavori Pubblici. L’obiettivo di Nuove Acque è quello di iniziare i lavori nel maggio 2012 prossimo con una occupazione del cantiere per ca. 6 mesi al fine di poter connettere al depuratore entro gennaio febbraio 2013 i reflui degli abitati di Chiusi Scalo, Pozzarelli e Rione Carducci.”
I reflui di Chiusi Città potrebbero essere trattati da subito, con piccoli e veloci lavori. Infatti secondo Sonnini avrebbe dovuto funzionare da aprile.
Mah… Dalle risposte che abbiamo avuto sia nella fase di “costruzione” dell’articolo di primapagina sul depuratore, sia dopo l’uscita dello stesso, nessuno, né il sindaco, né i tecnici e dirigenti di Nuove Acque hanno parlato di “vascone di raccolta” quanto se mai di un impianto di sollevamento (per mandare l’acqua verso il lago e non nella Chianetta) da realizzarsi nei pressi del sottopasso ferroviario. La servità di passaggio per l’Enel è stata decisa poi nella seduta consiliare di fine settembre… Ad ottobre una cosa è stata fatta: il sito è stato ripulito dai rovi e dalle erbacce che lo assediavano. Ma solo dopo la giornalata… Una cosa è certa: il depuratore, opera di primaria importanza e costata una tombola (20 miliardi di lire) era uscito dall’agenda delle priorità e nessuno dal 2010 ci ha messo più mano… Se non fosse uscito quel servizio quanto sarebbe rimasto ancora nel dimenticatoio? E l’opposizione si riteneva soddisfatta della risposta ottenuta e dello stato dell’impianto?
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In Consiglio comunale il sindaco ha detto che i ritardi di tutti questi mesi sarebbero dipesi da intoppi burocratici per certe autorizzazioni dell’Enel.
Comunque non si capisce cos’è che ha impedito l’apertura del cantiere per collegare il depuratore allo scalo.
Due cose sono evidenti: Nessuno ha fretta di far entrare in funzione l’impianto e la proverbiale comunicazione della nostra amministrazione ancora una volta (su una questione importante) non è esistita.