Troppo piccolo il teatro Mascagni per il Matteo Renzi Show

di Luciano Fiorani

Che sarebbe stato un bagno di folla lo si era capito già nei giorni scorsi. Ma ieri, ben prima dell’ora fissata per l’incontro il teatro era gremito in ogni ordine di posti, tanto che è stata aperta anche la saletta, attrezzata per l’occasione con un maxi televisore.

Nessuno mai a Chiusi aveva attirato tanta gente, meno che mai un politico.

Matteo Renzi è arrivato con il suo camper e, da vera star, è stato subito circondato da telecamere e aficionados per essere però subito preso sotto braccio dal sindaco Stefano Scaramelli (gran cerimoniere dell’evento) e accompagnato sul palco.

Il “rottamatore” non ha tradito le attese e senza giri di parole ha detto, tra scroscianti applausi, che D’Alema e la Bindi, se vince lui le primarie, in parlamento non ci torneranno. Mentre proprio ieri, a Cetona, il lider maximo confermava di non avere alcuna intenzione di farsi da parte; anzi, si dichiarava “cosrtretto” a continuare la lotta politica (lui che preferirebbe dedicarsi ai convegni!) e bollava la proposta di Renzi (rottamare i dirigenti con più di tre legislature) come un’operazione volta a “distruggere la nostra tradizione politica”.  

Altrettanto chiaro, Renzi, è stato su tutti gli altri aspetti anticasta (via il finanziamento pubblico ai partiti, la politica non deve diventare un mestiere, se perdo non voglio premi di consolazione, privilegi e appannaggi dei politici vanno drasticamente ridotti) che, nell’arco del suo lungo intervento, sono stati i passaggi più convincenti e applauditi.

Per il programma ha rinviato a ciò che è scritto sul suo sito e si è limtato a toccare alcuni punti (spesa inutile da tagliare, fondi europei utilizzati per fare clientelismo, aumentare il reddito delle famiglie sotto i duemila euro, la cultura che deve produrre anche reddito, l’aumento degli asili nido, maggiore spazio nei ruoli importanti per le donne, il futuro e i giovani di questo paese…) con considerazioni che sono sembrate di buon senso e nulla più.

Non si è trattato certo di un comizio vecchia maniera, infatti brevi video e diapositive hanno intervallato il discorso di Renzi che, con studiata naturalezza, è passato dall’autoironia (l’imitazione che ne ha fatto Crozza: so’ matteo renzi…) al pathos civile di Obama che invoca il coraggio della speranza (proprio dei bambini), per chiudere citando La Pira. 

La grande folla accorsa all’incontro non era ovviamente tutta di Chiusi. In molti sono arrivati anche dai paesi vicini; non solo ultras ma anche curiosi. Poche le assense della politica chiusina, imprenditori e professionisti in gran numero e in prima fila, assenti i vertici della banca locale (generalmente presenzialisti), presenti invece l’ex sindaco di Siena, Franco Ceccuzzi e il segretario provinciale del Pd, Guicciardini.

D’altra parte, oltre alla notorietà del sindaco fiorentino, una pubblicità martellante aveva preceduto l’evento (anche i banchi del Mercatale sono stati tappezzati, per l’occasione, di volantini per Renzi).

Al termine della manifestazione tante le persone che si sono soffermate a lungo all’esterno del teatro a scambiarsi impressioni e opinioni e tutti i commenti che abbiamo ascoltato concordavano sul fatto che della vecchia casta del Pd non se ne può proprio più. E su questo punto il vecchio comunista concordava col cattolico e col simpatizzante di destra, che si diceva pronto a votare Renzi.

Insomma, un evento politico strordinario per una città che solo pochi anni fa votava compatta per Ceccobao e che oggi si scopre anticasta. Perchè, da quello che si è visto e sentito, è assai improbabile che a Chiusi qualcuno dei candidati alle primarie riesca a scavalcare Renzi, anche se i vecchi marpioni sono già all’opera e stanno riordinando le truppe.

 

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25 risposte a Troppo piccolo il teatro Mascagni per il Matteo Renzi Show

  1. carlo sacco scrive:

    Pensiero più che giusto Tomassoni. A tutto c’è un perchè. Non si è fatta l’unificazione politica PERCHE’ l’italia sarebbe stata inevitabilmente messa al livello delle nazioni più civili dell’europa(Francia, Germania,Inghilterra e daltre)sia con le istituzioni sia con le leggi. Pensa un po’ cosa ne sarebbe derivato da tutto questo?Sarebbbero finite le vacche grasse per la struttura politica che l’ha retta in questi anni.
    In pratica: chi lavora sarebbe salito, chi viveva alle spalle(detto in parole povere)di chi lavorava e tutto il sistema che permettava questo si sarebbe pian piano assottigliato.E’ sempre una lotta Tomassoni- ed hanno il coraggio di dire che non esiste più,nemmeno nelle teorie economiche moderne, considerata residuo del passato, un vecchiume-quella di classe.E se glielo dici guardandoli negli occhi gli spunta il risolino sarcastico considerandoti quai un demente: e parecchi sono quelli di cui si parla e che prima votavano in un modo solo.
    Ecco perchè non ho nfiducia in questi. Ma mi posso sbagliare….

  2. @ Sacco. Il “potere parallelo” del quale parli mi pare più o meno quello auspicato da Renzi: le lobby. Un partito finanziato dai lobbisti è un partito per i lobbisti.

    Si sente spesso parlare di “democrazia”, ma sarebbe bene sottolineare che più essa è democratica, più costa. Mi pare quindi che auspicare un azzeramento dei costi della politica significa, in definitiva, azzerare la politica…

    Questo secondo me deve essere chiaro. Senz’altro a noi italiani, ma anche (sopratutto?) al resto dell’europa. E questo sottolinea anche come sarebbe stato meglio fare *prima* l’unificazione politica dell’Europa, e *poi* quella economica.

  3. carlo sacco scrive:

    XAnna:hai ceramente ragione e non sei smentibile per alcuna ragione su tale giudizio su tutta quella compagine,ma chiediti perchè questo sia successo e perchè abbiano avuto un potere così grande per fare come si sono comportati verso quell’ordine di problemi.Il controllo dal basso ESSENZIALE in quel partito è mancato già da molto prima ed abbiamo assistito all’infiltrazione di un potere parallelo a quello che ha avuto un ben altro partito di maggioranza relativa a livello nazionale,che sà bene come procedere,creando le condizioni per l’inquinamento prima e raccogliendo i frutti con il sistema spartitorio delle alleanze poi.Il fatto che il ragazzo di piazza signoria non sia stato messo alla prova,nulla dice secondo me.Anche altri(coloro di cui parli,ma anche tanti altri) quando erano Direttori dell’Unità o Segretari Nazionali della FGCI erano poco provati,poi si è visto dopo cosa hanno prodotto.In tutti i casi le modalità d’approccio alla politica che Renzi ha avuto e che continua ad avere,basta guardare da chi sono ben viste,e quale parte politica rappresentano gli scalpitanti,oltre al potere economico che hanno dietro le loro campagne di finanziamento all’americana.A me basta e avanza,forse sono rimasto arretrato su questo ma se il futuro questo ci riserva io non contribuirò senz’altro e con ragione a tali istanze.

  4. anna duchini scrive:

    XSacco. Se c’era Renzi non lo so se avrebbe fatto la legge sul conflitto di interessi.
    Quello che è certo che D’Alema e compagnia non l’hanno fatta e Violante in parlamento ha detto chiaro e tondo che avevano fatto un accordo per non toccare le televisioni di Berlusconi.
    La sinistra al governo c’è stata e quello che ha fatto si è visto. A me non è piaciuto e non temo che Renzi possa fare peggio di quello che abbiamo visto.
    Tutt’al più continuerà la solita storia ma almeno avremo cambiato certe facce.

  5. carlo sacco scrive:

    Perchè ti allarmi Anna ? Pensi davvero che se ci fosse stato Renzi al posto di d’Alema od altri avrebbe fatto lui la legge per le TV contro Berlusconi ? Mi trovi d’accordo sul chi va là alle 500 firme.Ma questo passa il convento e che pensavi ?’

  6. anna duchini scrive:

    Non sono interessata alle primarie del centrosinistra perchè voterò altro.
    Certo però leggere tutte quelle critiche a Renzi mi fa un certo effetto, quasi che non vi fosse bastato quello che hanno combinato in tutti questi anni gli attuali dirigenti del Pd.
    Dite che Renzi è un berluschino ma D’Alema, Bindi e compagnia gliel’hanno mai fatta una leggina sul conflitto di interessi o sulle televisioni?
    Scoprire poi che ci sono 500 persone (con tanto di firma) che chiedono la ri-candidatrura di D’Alema sinceramente mi allarma.

  7. pscattoni scrive:

    x Carlo Sacco. Non sono mai stato veltroniano, ma credo che il personaggio come ministro della cultura qualche merito l’abbia avuto. Credo che la legion d’onore francese per l’opera svolta a favore della cultura se la sia meritata.

  8. carlo sacco scrive:

    Non sò da quanto tempo è ed è stato sulla breccia Veltroni.Sicuramente più di 30 anni. Non mi pare abbia fatto uno sforzo sovrumano a fare ciò che ha fatto….
    Il fatto è che viviamo in un paese dove ciò che conta è l’apparire e non l’essere ed ogni mossa è presa a pretesto per dipingerci intorno etiche e moralità e parlarne corampopulo davanti alla TV,ritenendo che ciò conti ed induca la gente a pensarla come si vuole che pensi,e difatti lo vediamo.Personalmente ho vissuto tale personaggio politico come un grande fautore della disgregazione della sinistra(certamente non l’unico)ma si è dato da fare abbastanza mettendoci del suo.Mi par di ricordare se non sbaglio inoltre che le sue crisi morali terzomondiste nei confronti del sottosviluppo erano ben rappresentate dal modello Blair e dalle sue politiche.A me tutto questo basta ed avanza per non incensarlo.I meriti del personaggio?Faccio un po’ fatica a ricordarli ma forse sono io che ho la memoria corta.Tranne l’aver posto in evidenza e sostenuto la cultura cinematografica e le esposizioni dei giocattoli di latta e le figurine Panini quando era sindaco di Roma,altri ” atti di coraggio come questi” mi sembra che non li abbia fatti….no,forse uno adesso che mi ricordo c’è stato:quello d’aver detto di non essere mai stato comunista.Quello è stato un vero atto di coraggio ora che ci penso….

  9. carlo sacco scrive:

    No,Donatelli,personalmente non condivido il metodo che dice lei.L’avventurismo secondo me è la peggior cosa e nel passato(anni 20 del secolo scorso l’abbiamo sperimentato a nostre spese sui roboanti proclami di ” quando c’era lui caro lei”mentre dovrebbe esserci pre-esistente e basata su principi la consapevolez- za se lo scoglio sia pulito oppure sporco.Se lo si conosce o lo si immagina pulito allora capisco e condivido,ma dire che in questo marasma ci si debba attaccare a qualunque scoglio diversamente si è trascinati via,almeno a me non quadra.Se a lei pare che il nostromo dica cose giuste allora fa bene a dargli credito.Se invece pensa od ha materia per ritenere che siano solo proclami(vedi dimmi con chi vai e ti dirò chi sei espresso in precedenza come biglietto da visita ma non solo quello )allora la cosa si fa parecchio più scura.Si ricordi che in politica il sistema triturante purtroppo è quello più presente e spesso le buone intenzioni rimangono tali.In questo caso credo che nascondano un altra buona intenzione:di formare un partito all’americana con sponsors (come già è la faccenda)perorante tutti gli interessi fuorchè quelli dei non abbienti.Personalmente conoscendo i miei polli non concedo nemmeno l’onere della prova,mi basta averlo sentito in TV.

  10. pscattoni scrive:

    Proprio ora è stata lanciata la notizia della dichiarazione di Veltroni (che motiverà a Che tempo che fa di Fazio stasera) che non si ripresenterà alla prossime elezioni.
    Onore al merito di un politico che dimostra la sensibilità necessaria. Speriamo che l’esempio induca anche altri personaggi a fare la stessa scelta.

  11. Renzi vuole rottamare il Partito, la Politica o il Populismo? Armato di quale strategia? Quella comunicativa delle ovvietà? Per caso Renzi si è chiesto chi fossero e cosa volessero quei cittadini che rappresentano quasi il 40% dell’elettorato che da tempo non si esprime nelle tornate elettorali? In estrema sintesi, Matteo Renzi parla da leader di quale Partito? Ma per essere un leader di Partito occorre che prima avvenga l’investitura da parte di un Congresso e non le primarie per scegliere il futuro Presidente del Consiglio. Ammesso che Renzi abbia scelto scorciatoie, prima impensabili, per concorrere alla leadership di Premier, perché non spiega con quali coalizioni vorrà governare? Malgrado Renzi dica che il suo partito è il PD perché nei suoi manifesti non compare il simbolo? Perché i tanti Sindaci (di emanazione PD) che si sono fatti promotori della campagna pro Renzi trovano il coraggio di abbracciarlo pubblicamente ma non hanno mai manifestato all’interno del Partito l’esigenza di un profondo cambiamento? La cronaca politica ci racconta di una carta d’intenti, di un “manifesto del centrosinistra”, firmata da PD, SEL e PSI di cui Renzi sembra estraneo, non entusiasta. Nel caso di un forte consenso a Renzi il rischio è quello di ritrovarsi un PD spaccato? E’ quello che servirebbe alla Sinistra in un momento delicato del “dopo i tecnici”? Sono troppi gli interrogativi senza una risposta ponderata rispetto a quella legittima voglia di Rottamare che la gente (anche di Sinistra… compreso me) da tempo pretende qui ed ora.

  12. carlo sacco scrive:

    Credo che l’Italia non abbia bisogno della plastica.Fra tutti i commenti quelli di Ceragioli mi sembrano i più plausibili di tutti, sennò il tempo,le sconfitte,le cose che ci sono successe intorno non hanno insegnato nulla.Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei, questo vale sempre e più il tempo passa più ancora vale….Un partito che produce tutto questo secondo me è da rottamare insieme al rottamatore,ma il ”modo di essere americano” è penetrato nelle menti di parecchi e mentre tutti fanno le loro lecite riflessioni il sistema fa vedere a tutti che cambia e che è permeabile alle idee. Chiudo con una riflessione di Bertold Brecht: ”vi verseranno grappa nella gola, ma voi dovete rimanere lucidi”.Spererei il contrario,ma credo che il ”lucido”sia solo quello delle scarpe….e non è il fatto di Renzi o non Renzi, Bersani o non Bersani,Vendola o non Vendola.

  13. Sarò più chiaro. In un mare di x@ywa preferisco appigliarmi ad uno scoglio, prima che mi ricopra, e non mi interessa di che tipo sia lo scoglio, o quanto sia pulito. Se mi ci appiglio una speranza esiste, se non mi ci attacco vengo coperto. Tutto qui.

  14. pscattoni scrive:

    x Roberto Donatelli. Ha messo tante persone d’accorso (nel votarlo), ma su cosa? per quanto mim riguarda ho valutato chi in una certa fase si era fatto avanti (per storia personale, modo di porsi e proposte) e laura Puppato mi è sembrata la vera novità del Partito Democratico. Pu darsi però che i soldi e l’apparire siano gli elementi che fanno vincere. Vorrà dire che vent’anni di berlusconismo non hanno insegnato niente.

  15. Basterebbe tenere ben presente chi è il curatore d’immagine (spin-doctor) di Matteo Renzi per capire che aria tira.
    Giorgio Gori: Mondadori, Mediaset, Magnolia (Grande Fratello).
    Due nomi, un programma buono per tutte le stagioni.
    Tutti desideriamo il rinnovamento ma questo pulpito, a mio modesto parere, puzza di fregatura.

  16. Credo che sottovalutare Renzi, o considerarlo soltanto un sottoprodotto del berlusconismo sia sbagliato. Pur ritrovandomi su alcune proposte politiche ( perche’ poi a volerle leggere esistono) mi piacciono molto meno la sua confessata arroganza e la smisurata ipetrofia dell’io: che possono sembrare aspetti secondari ma denotano una concezione dell’ “altro” a mio avviso importante quando poi devi organizzare una squadra coesa che governi bene.

  17. Forse l’articolo del Fiorani non è stato letto attentamente, specialmente le parti in neretto. Spero sia questo, altrimenti vorrà dire che per il nostro Bel Paese non c’è più speranza, visto che si ritorna al solito ritornello…… ma lui chi è….. cosa nasconde….da che parte sta.. che ha fatto prima, e via dicendo, come se gli altri cosiddetti uomini politici avessero una forma ben definita e mantenessero le promesse fatte, non tutte ma almeno una o due! Che io sappia Renzi è l’unica persona politica che ha messo d’accordo sia il vecchio comunista che il cattolico ed il simpatizzante di destra (leggere l’articolo).
    Ripeto io gli darò una chance, se non verrà rispettata non è che cambi alcuna cosa, la casta continuerà ad iimperversare.

  18. pscattoni scrive:

    X Carlo Giulietti. I biografi più benevoli parlano di un periodo di lavoro nell’impresa del padre. Avrebbe avuto la responsabilità dell’organizzazione di uan rete di strilloni per la diffusione de La Nazione. Esperienza durata poco. Poi il finanziamento di papà sarà stato a fondo perduto. Magari per non averlo fra i piedi in ditta.

  19. Carlo Giulietti scrive:

    Si dice che Silvio manderà i suoi a votare alle primarie per il nostro “salvatore”, così si prenderà ancora un po’ di ferie, tanto anche se Renzi vincesse primarie ed elezioni, DOPO…, gli Italiani, delusi, spesi i 100 euro in più al mese, per servizi in meno, che il sindaco promette di mettere nelle tasche di ogni cittadino, rivoteranno per lui.
    Riflettendoci, non è logico che il cavaliere aspetti di vedere l’esito delle primarie per decidere la sua scesa in campo in funzione del risultato delle primarie Pd? Contro Bersani-Vendola potrebbe riproporre lo spettro del comunismo, ma contro Renzi….
    Casualmente mi sono imbattuto nella biografia del sindaco fiorentino: – sei, sette righe, cinque volte si legge il nome, Renzi, nessun accenno alle sue competenze professionionali. A parte occupare poltrone null’altro – Un professionista della politica, anche bravo per certi aspetti, discorsi studiati in ogni particolare, anche dei suoi moderatori, battute (se non altro evita le gaffe del suo mentore) e relativo clip compreso, errori lievi commessi anche da lui, ma…, un’infinita lista delle cose che non vanno, gli sprechi della politica, la necessità di rinnovamento, i tagli alla politica, le ruberie, tutte cose che chiunque vorrebbe sentirsi dire (Grillo docet). Non sono potuto essere al teatro, ma è come se avessi già visto il “film”

  20. pscattoni scrive:

    x Giampaolo Tomassoni. La regola dei 15 anni è già presente nello statuto del PD. Purtroppo le eccezioni, pur previste in situazioni straordinarie, sono diventate la regola. Così D’Alema potrebbe essere riconfermato nonostante i 25 anni e le innomerevoli legislature.

  21. Sono andato via dopo circa 40 minuti piuttosto infastidito. Ho assistito ad uno spettacolo di tipo americano del quale francamente non ne vedo la necessità e, per contro, non ho sentito alcuna parola concreta su argomenti che investono tutti noi come il lavoro, la salute, la questione ambientale, il rapporto tra politica e finanza, i diritti civili, etc
    Probabilmente tali argomenti sono stati dibattuti dopo ma non ho avuto riscontro da telefonate intercorse con amici presenti fino alla fine. Rimango convinto che Renzi con buona probabilità sarà il prossimo Pres. del Consiglio ma non vedo niente di nuovo all’orizzonte. Sperò di poter cambiare idea.

  22. L’idea delle tre legislature e poi a casa mi pare alquanto interessante.

    Quella di azzerare qualsiasi forma di finanziamento di stato ai partiti molto meno: sono macchine che hanno dei costi anche quando nessun politico s’intasca alcunché per sé stesso. Se noi cittadini non gli diamo più soldi, quelle macchine diventeranno proprietà delle lobby di potere che le finanzieranno…

    Anzi. Con finanziamenti pubblici azzerati l’idea delle tre legislature diventa meno attraente: sarà difficile per l’eletto capire i veri meccanismi di potere che sottendono il suo operato e cerare di contrastarli…

  23. pscattoni scrive:

    Ora si comprende la lunga (e costosa) rincorsa del candidato Renzi. Prendere in contropiede e imporre una campagna all’americana. Spettacolare, dove si vende l’immagine e non i contenuti. Significativa la locandina affissa nei bar. In fondo si annunciava “Ingresso libero” così come si fa per alcuni spettacoli. Per le iniziative politiche non si paga. Speriamo che nei prossini giorni si possano organizzare incontri pubblici dove ci si possa confrontare sui contenuti dei diversi candidati.

  24. pmicciche scrive:

    Renzi fa il suo ed è nel suo diritto. Io rimango però perplesso su alcuni aspetti. Prima di tutto sono allarmato da alcune tipologie di “entusiasta renziano”. Per me è molto sospetto che piaccia a tutti i berlusconiani che conosco che “lo voterebbero” o quasi, se Silvio non si presentasse: cibare chi ha sempre bisogno di un leader carismatico, non è quello di cui questo paese ha bisogno. Renzi sta quasi diventando un Grillo versione rassicurante, per chi non si fida del radicalismo del Movimento 5 Stelle….a parole però tutto è facile ma Grillo almeno sta facendo un drenaggio di base che chiede al cittadino di prendere su di se la sua quota di responsabilità, non di delegarla ad un “Caro Leader”. Infine mi allarma il fatto che già il PD è un contenitore caotico simile alla vecchia DC; se Renzi vincesse le primarie, in quale situazione di disgregazione andrebbe a guidare la coalizione? E l’eventuale Governo – a vittoria ottenuta – lo farebbe con i politici di professione (anche lui non scherza quanto a lunga militanza) e con Vendola e i Socialisti (sic) o con una “squadra” di giovani innovatori presi da…quale…Società Civile? Last but not least: se poi dovesse nominare anche Stefano Scaramelli Ministro, Chiusi come farebbe? Già ci hanno derubato di Ceccobao…

  25. Io voterò Renzi per il seguente motivo. I casi non possono essere che due; o Renzi è un perfetto specchietto per le allodole (messo li per mantenere la casta), o è genuino. Nel primo caso votare, o non votare per lui non cambierebbe alcuna cosa se, invece, fosse genuino votare a suo favore inizierebbe quella ‘ pulizia ‘ di cui la nostra politica (specialmente la cosiddetta ‘ sinistra ‘ ) ha un disperato bisogno.

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