Scaramelli contro Ceccobao: Che perda il peggiore!

di Luciano Fiorani

Finalmente si comincia a fare sul serio. Dopo l’imponente manifestazione con Renzi al teatro i giochi si sono aperti e anche all’interno del Pd (e dintorni) i riposizionamenti sono cominciati. Ufficialmente, si sa, la disputa è tra Bersani e Renzi ma a Chiusi tutti la leggono come la resa dei conti tra Scaramelli e Ceccobao.

Il giovane sindaco, che più di una volta aveva tuonato contro la casta senese senza poi dar seguito a quelle esternazioni, ora ha rotto gli indugi e gli effetti si percepiscono ad occhi chiusi. La vecchia nomenclatura, allergica ad ogni cambiamento, sta facendo quadrato su Bersani-Ceccobao ma le simpatie popolari (ad oggi) sono tutte per Renzi-Scaramelli.

Dopo quello per Renzi si è costituito anche il comitato per Bersani ma già dalle immagini che circolano e dagli slogan si capisce che siamo nella più totale continuità con il passato. Se per i vecchi militanti e per i “manovratori” la cosa può essere rassicurante certo l’appeal verso l’esterno è praticamente zero. D’altra parte presentarsi con il volto di certi dinosauri della politica che, da queste parti, sono riusciti a distruggere una banca dalle tradizioni secolari, non è certo un bel biglietto da visita.

Si ha insomma l’impressione che l’aria di cambiamento che circonda le truppe renziane abbia contagiato diverse persone non avvezze a frequentare i locali di partito mentre la chiamata a raccolta della vecchia guardia non riesce a far proseliti al di fuori dei vecchi giri.

E’ chiaro che una vittoria di Renzi a Chiusi avrebbe del clamoroso (ma oggi sono in tanti a scommetterci) e, naturalmente, metterebbe Scaramelli e i suoi al riparo da qualsiasi agguato futuro. Anche se la frase che circola con insistenza tra gli irriducibili è: “Con questa uscita, Scaramelli, la ricandidatura a sindaco se l’è bella e giocata”.

La sensazione è che si stia assistendo alla “fondazione” di un nuovo partito, un percorso che il Pd non ha mai voluto affrontare ma che ora sotto l’incalzare della crisi e della rabbia contro la casta si presenta pieno di incognite. Queste primarie non saranno una scampagnata per nessuno dei contendenti e, comunque andranno, ridisegneranno la mappa non solo del Pd ma del potere in queste zone.

Per chi ha altri riferimenti, naturalmente, è sempre valida la caustica vignetta di Altan: Che almeno perda il peggiore!

 

 

 

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21 risposte a Scaramelli contro Ceccobao: Che perda il peggiore!

  1. carlo sacco scrive:

    X Lorenzoni. Concordo che sia così, ed allora aveva ragione il povero Monicelli quando diceva che Francia,Inghilterra,Stati Uniti, Russia avevano bene o male fatto le loro rivoluzioni.L’Italia no! Chiedetevelo perchè ! Poi vedremo che si scoprirà che oltre alle ragioni della frammentazione fra stati, principati,staterelli,la cultura che è stata sempre presente e spalmata su tutto e tutti e che ha sempre pesato sulla formazione delle coscienze è stata quella promanata dall’oltre Tevere.
    Ogni popolo ha avuto ed ha la propria storia, la propria cultura, come è lecito che debba essere. Noi abbiamo avuto quella che hanno avuto anche altre nazioni ma con un peso diverso. La loro storia recente difatti diverge molto da quella Italiana anche al cospetto e alla presenza della stessa natura di fattori che l’hanno determinata.

  2. marco lorenzoni scrive:

    Ha ragione Simone Agostnelli: il Pd esiste ancora? Non c’era un Pd (ce ne erano se mai più d’uno all’epoca delle elezioni comunali), sono rimasti più d’uno camuffati un po’ meglio nei mesi successivi, adesso è riesplosa la bagarre, ma non su contenuti e linea politica, solo sulle figure dei presunti leader che dietro non hanno nulla se non gruppi di pasdaran che difendono per lo più (ci sarà qualche eccezione naturalmente) i propri orticelli… E poi è tifo da stadio, non politica. Show mediatico al massimo…
    Ed è anche chiaro che gli altri candidati/e da Vendola in giù serovo solo a rafforzare e favorire chi sulla carta è più forte. Al secondo turno, se ci sarà, saranno tutti schierati da una parte, quella di Bersani. Scommettiamo?

  3. lucianofiorani scrive:

    XMiccichè. Non sono così ingenuo da pensare che mandati a casa Veltroni, D’Alema la Bindi e compagnia cantando tutto è risolto, però è un segnale.
    Io non ho nulla da spartire col Pd ma vedo finalmente che quel partito è “costretto” a misurarsi con temi che fino a ieri aveva liquidato con supponenza.
    I costi della politica è un tema che non può essere circoscritto, ovviamente, al finanziamento pubblico dei partiti e agli stipendi dei castisti ma è un macigno su cui sta sbattendo quel che resta della nostra democrazia.
    Che Grillo prima e Renzi ora cavalchino la rabbia della gente mi interessa fino a un certo punto. Il fatto è che il problema è maturo e oggi, finalmente, se ne sta accorgendo sempre più gente.
    Io, che la politica l’ho sempre fatta frugandomi in tasca, so perfettamente che costa. Ma un conto è mettere a disposizione sedi, spazi, mezzi per tutti e un conto è riversare un fiume di soldi su alcuni partiti (quelli che rientrano nei parametri che “loro” hanno stabilito).
    Sono, da sempre, uno di sinistra ma oggi se non bonifichiamo il campo non si può più giocare perchè nel pantano in cui siamo finiti la palla non scorre e anche i giocatori non si distinguono più coperti come sono dal fango.

  4. pmicciche scrive:

    Luciano, concordo con la tua ultima frase: “che chi sguazza in quel pantano sia disposto ad autoriformarsi è una pia illusione”. La Lega Nord, Berlusconi, Di Pietro, Vendola, Grillo…tutti, a loro modo, si sono messi la casacca di spazzini della “partitocrazia” ma poi o per difetto congenito o perchè hai comunque bisogno delle truppe per agire, le cose non sono sempre andate pel verso giusto. Ammesso che Renzi possa autoriformarsi – essendo anche lui uno di “quelli” – su quali truppe potrà contare sul territorio? Alcune le conosciamo bene anche per esperienza diretta e non vorrei che ci ritrovassimo al punto di partenza dopo aver solo mosso l’aria. Io credo che il cambiamento debba essere un processo più profondo, così come è pura ed inutile demagogia sventolare per l’ennesima volta l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti. Io personalmente raccolsi le firme su questo argomento già nel 1976 e non solo me ne sono via via pentito ma dopo quasi 40 anni il problema è quasi allo stesso punto di partenza…il gattopardismo è il nostro vero nemico…magari bastasse levare dal Parlamento Veltroni e D’Alema per risolvere il problema….

  5. lucianofiorani scrive:

    E’ chiaro che Grillo ha fatto da apripista, ma la questione della “casta” (per intenderci) l’ha creata Grillo o è un bubbone che stava esplodendo?
    Se Renzi non avesse brandito questo tema (che c’è, indiscutibilmente, anche all’interno del Pd e della sinistra in generale) chi sarebbe stato a sentirlo?
    Com’è che una classe politica astuta e navigata non ha fiutato il pericolo?
    Secondo me semplicemente perchè la politica da decenni si è trasformata essenzialmente in affari. E francamente pensare che chi sguazza in quel pantano sia disposto ad autoriformarsi è una pia illusione.

  6. pmicciche scrive:

    Secondo me senza Grillo prima e gli autogol dei politici poi, Renzi avrebbe avuto la lingua spuntata. Lui ha solo ben cavalcato l’onda, aiutato da trainer e spin-doctor di area mediaset o comunque affini nei metodi. Se vince, vedremo di chi si circonderà nell’impresa di ribaltare come un calzino questo paese. In ogni caso a Chiusi abbiamo tutte le fortune, il Sindaco renziano c’è già e lo potremo così riconfermare per acclamazione. E’ questo che volevamo no?

  7. lucianofiorani scrive:

    Se D’Alema, salvo ripensamenti, si è fatto da parte è solo grazie alle bordate di Renzi.
    Baffino ha fiutato l’aria e ha capito che non l’avrebbe spuntata su quel terreno perchè l’impopolarità di quelli come lui è a fondo scala…da un pezzo.
    Gli applausi più convinti che finora Renzi ha raccolto è quando ha dichiarato di voler mandare a casa quel ceto politico.
    Evidentemente la questione c’è eccome.
    Ma se a sollevarla è solo Grillo la chiamano antipolitica, e tutto sembra risolto. Se anche l’elettorato del Pd (o quel che ne resta) è stato costretto a fare i conti con certe questioni lo si deve a Renzi e ora il discorso diventa più complicato.
    Aspettiamo con ansia una dichiarazione della Rosaria da Sinalunga la cui funzione rinnovatrice in Valdichiana è sotto gli occhi di tutti.

  8. carlo sacco scrive:

    X Mercanti. Non ho ben compreso perchè hai espresso questa idea di ” normalità” sul funzionamento dei partiti come strumenti di selezione del personale politico ed amministrativo.Ti dico così per il semplice fatto- e spero che ne converrai-che i Partiti mi sembra che non abbiano da moltissimo tempo- o da sempre-tale funzione,tranne pochi casi che hanno riguardato il merito delle persone(ma quello l’abbiamo visto o da subito o dopo).I partiti sono stati uffici di collocamento per chi possedeva tessere ed oggi si tenta di ripitturagli addoso una moralità ed un etica.Questo si tenta di fare mentre si assiste a guerre per bande per spartirsi la direzione politica,spacciandola per ricerca di assetti più democratici.La crisi mette in linea tutti ma il negativo della questione è che chi ha il potere trova ogni mezzo per non farsi scalzare,fino a spargere fumi di illusorietà.Ma il fine è sempre quello: determinare la propria volontà ad ogni costo.Si fa lo sforzo di diventare flessibili sennò ci si può rompere ma appena passato il pericolo si ridiventa rigidi.Abbiamo maestrini non solo a Chiusi ma da ogni parte,e non è qualunquismo spicciolo.

  9. luca scaramelli scrive:

    Anna, l’ho già scritto nel mio commento che i vecchi dinosauri devono andare in pensione, quello che non è accettabile è che in pensione debba mandarceli uno che non ha una virgola di merito in più dei dinosauri stessi. Se mettiamo l’Italia e i comuni in mano agli autoproclamati rottamatori per diritto divino non risolviamo una virgola dei nostri problemi, se poi il nostro problema è solo mandare a casa i dinosauri allora va bene anche Renzi, però poi da dopodomani ricominciamo con altri venti anni di populismo questa volta di sedicente centro sinistra, eppure questo anno e mezzo di politica da bar a Chiusi con le caldarroste, gli sbandieratori e gli aperitivi qualcosa dovrebbe aver insegnato!

  10. Chi è in politica ha potere di nomina e occupa i svariati posti. Anche Renzi nel sottobosco politico-amministrativo ha piazzato i “suoi”…è cosi. Se escludiamo i motivi di “merito” …perché dovrebbe essere diversamente? Che poi ci siano quelli incollati alla poltrona è fuori discussione…ma chi ci deve andare in certi luoghi…noi semplici cittadini che discutiamo nei blog e facciamo a volte di tutta l’erba un fascio? I partiti vanno “riformati”, svecchiati, perché restano comunque strumenti di selezione del personale politico e amministrativo… ovviamente con la P e la A maiuscola. I personaggi che vorremmo rottamare (che ci riguardano da vicino) … ex onorevoli, segretari di provincia, del partito a livello provinciale e comunale, funzionari, sindaci… non sono altro che i “giovani” di ieri…che militavano nella FGCI, nell’Azione cattolica ect… (alcuni la domenica vendevano Lotta Continua…pensa te!) si sono acculturati nei corridoi delle federazioni, delle Acli, delle Azioni Cattoliche… all’ombra di Sacerdoti e “capibastone”. Vogliamo parlare di quanti semplici cittadini si sono sistemati nelle banche perché militavano nei partiti? (Mi sembra che Chiusi abbia fatto storia in questo no?)

  11. pscattoni scrive:

    x Anna Duchini. Io non ho mai letto una presa di posizione dell’ex presidente della provincia di Firenze quando imperava Mussari. Eppure data la posizione era ai verttici della nomenclatura della Margherita regionale che come noto qualche potereccio sul Monte dei Paschi l’aveva. Contro Mussari Giuseppe non ho neppure sentito gli epigoni locali del giovane Renzi. Con tutte le cose che hanno da fare se ne saranno dimenticati.
    Per me poi Bersani e Berlusconi non mi sembrano proprio comparabili.

  12. anna duchini scrive:

    XSacco e Miccichè. Con me sfondate porte aperte: tra Pdl e Pd senza l non vedo differenze.
    Quello che non mi convince è questo fuoco di sbarramento contro Renzi mentre Bersani, D’alema, Bindi e compagnia passano da persone più presentabili e di sinistra.
    Io credo di no. E Renzi con tutti i suoi difetti prima di combinarne quante ce ne hanno fatte vedere questi signori dovrà lavorare parecchio.
    Ma non vedete che la vecchia nomenclatura, che ha occupato tutto l’occupabile e fatto affari con il peggio del nostro paese, è tutta da una parte?
    E dovremmo stabilire chi è più di sinistra Renzi o quelli? Quelli sono i corresponsabili del disastro attuale e anche il pulcino Pio avrebbe da dire la sua contro quei politici bolsi e affaristi.

  13. pmicciche scrive:

    Essere sospettosi verso Renzi non significa automaticamente approvare i vecchi dinosauri del PD….e se non andassero bene entrambi?

  14. carlo sacco scrive:

    Anna, Mussari non ce l’ha messo Renzi a capo del Monte dei Paschi ma non puoi negare che Renzi comunque fa parte di quel sistema di potere che è parte integrante e producente di questo sfacelo.Non addosso colpe individuali, ma per un politico-almeno come mia concezione-di qualsivoglia parte -la prima cosa da osservare dovrebbe essere il non far parte di un aggregazione che abbia dato il suo continuo contributo alla dissoluzione(sistema Siena ed anche molto altro che tu intendi bene, fino al punto di non riconoscere più il PDL dal PD se non con la presenza o meno della L .Spesso si tuona incoscientemente contro quel sistema di potere che ha permesso alle stesse persone di emergere spandendo anche a destra a manca cose lapalissiane sulle quali tutti sono d’accordo come la rottamazione della casta. Come si può dire di no a questo ?Ma come in tutte le cose da dire al fare c’è di mezzo il mare e non mi piacerebbe essere preso in giro da chi pur facendo parte di una casta dice di volerla rottamare perchè codesto è un giuoco”tutto politico” per affermare nuovi equilibri dentro quel partito,come se non bastassero quelli che ha assunto(Gov.Monti).
    Bersani non è mai andato che io sappia a fare visite a Berlusconi.Oggi si dice che tutto questo non conti più nulla.Per me ancora conta e parecchio,pur non votando quel partito e pur non giudicando l’operato di una persona con gli interlocutori con cui parla,ma da chi ne sta dietro.Esistono cose ed etiche plausibili e convenienti ed altre non convenienti.I battitori liberi specialmente in politica non esistono. Magari esistessero.

  15. anna duchini scrive:

    Ma Mussari ce l’ha messo Renzi a capo del Monte dei Paschi?
    C’è da rifondare lo stato e il nostro contratto sociale. Se è questa la priorità come si può prendere in considerazione chi ha enormi responsabilità in questo sfascio?
    Democrazia e legalità sono i pre-requisiti senza i quali non si può neanche cominciare a parlare di politica.
    La vecchia guardia del Pd è certamente un ostacolo alla democrazia e alla legalità. Lo abbiamo visto quando ha governato.
    Ha fatto anche la guerra!

  16. Monti ci abbassa l’IVA di un punto percentuale. Io ve la abbasso di nove!

    Avevo previsto un 10% in più, ma ve la aumento solo di un punto. Havisto?

    Vota Tomassoni!

  17. pmiccichè scrive:

    Mi associo, quanto a perplessità sugli “innovatori” del Centro Sinistra, agli interventi finora fatti, in special modo a quello di Luca. Credo che l’unico elemento di vera novità sia stato per ora Grillo che è uscito dalla geometria euclidea della partitocrazia ormai implosa, proponendo un altro modello. Peccato solo che sia buono per molti utilizzi locali ma non per governare l’Italia, soprattutto in un momento in cui l’autonomia nazionale è in “innesto” con un’Europa che deve sbocciare prima possibile. Un neofita grillino ai vertici europei, francamente, non ce lo vedo; così però come non vedo Renzi che, una volta fatto esplodere il Pd, da possible capo di Governo sarebbe il referente di…chi?

  18. carlo sacco scrive:

    Migliori, peggiori, terza fila….ma migliori o peggiori rispetto a cosa? Alla prova che hanno dato quando hanno governato? Forse dovrebbe essere l’unica discriminante questa perchè su tutte le altre credo che ci sarebbero parecchie difficoltà a stabilire chi sia il migliore od il peggiore. In base alle idee? Allora si faccia un analisi delle idee e si vedrà che ci si divide anche su quelle. Vorrebbe dire che le idee ci sono ma che vengono portate avanti dagli schieramenti facendogli fare “come l’elastico delle mutande”, a seconda del traguardo che i vari gruppi vogliono raggiungere. Un partito del quale si pienano la bocca parecchi adepti e parecchie emminenze grige non ha storia, non ha futuro anche se conquistasse la maggioranza assoluta alle elezioni politiche e dovunque. Il guazzabuglio delle diversità delle idee che contiene -poichè creato a tavolino e non sulle reali esigenze della gente- fa si che a prevalere siano gli interessi dell’establishment economico spacciate per conquiste sociali e per illuminazione amministrativa alla Prodi. E’ una debolezza strutturale che serve solo a ripagare le ansie di arrivismo di una casta grigia e senza nome e a fornire alibi ad altri per perseguire alla fin fine i loro interessi(Governo Monti). Chi crede in buona fede -e sono senz’altro milioni di uomini perbene-che possa esserci lì dentro la soluzione delle crisi che ci attanagliano è un illuso. Bersani,Renzi,Vendola e derivati in periferia,recitano una parte che alla fine serve a dare l’illusione moderna del conflitto delle idee. Il problema poi alla fine non è Bersani,nè Renzi nè Vendola:il problema sono gli Italiani che sono fatti in tal modo.

  19. Scusate, ma a Chiusi esiste ancora il PD? Non c’è traccia di un minimo dibattito su tutto quello che sta accadendo. Praticamente esistono solo i comitati per Questo o Quello, ma di una linea politica o di alleanze non si sa nulla. Si fanno spettacolari adunate a “ingresso libero”, presentazioni nei Bar, incontri mondani, ma la politica? Perchè non mi venite a raccontare che quella COSA di Renzi al teatro era qualcosa che riguardasse la politica!!!!
    Il nostro problema (non l’unico, naturalmente) è che non abbiamo la cultura politica per affrontare le primarie, che si stanno rivelando solo una sistema di regolamento di conti: Questo contro Quello, chi vince regna, se quello perde torna a fare il suo mestiere e così via; ma non è questo lo scopo, non siamo all’O.K. CORRAL. Tecnicamente, dovremmo essere tutti sotto lo stesso tetto, dentro la stessa famiglia, invece sembra proprio di essere nel bel mezzo di una bella crisi coniugale.

  20. luca scaramelli scrive:

    Io francamente non riesco ad entusiasmarmi, tutta questa ventata di aria nuova non la vedo proprio, se i portatori di aria nuova sono il neo Berlusconi di Firenze e il nostro giovane sindaco. Sulla necessità che molti dinosauri debbano finalmente abbandonare la scena credo siamo tutti daccordo, fasi come questa però rischiano di fare la fine del 1992, quando sull’entusiasmo di mani pulite arriva un populista qualunque che si autoinveste del ruolo di rinnovatore.
    Sul principio in generale, di quella che con un brutto termine si definisce rottamazione ci sarebbe poi molto da discutere, in tutti i settori, non solo la politica, io credo molto nelle capacità delle persone, nelle loro qualità, e allora se una persona è capace mi interessa poco quanti anni ha, largo ai giovani va bene ma se hanno qualità mica a prescindere da tutto solo perchè sono giovani. A supporto della mia opinione vorrei ricordare a chi già se lo è dimenticato lo show del giovane Cannamela lo scorso anno per le elezioni comunali a Chiusi, quei comportamenti vanno bene solo perchè non li ha fatti un vecchio dinosauro? E a chi ha memoria corta vorrei ricordare due piccoli episodi del rottamatore di Firenze e di quello di Chiusi: il primo ritratto plaudente mentre non più tardi di tre anni fa Dalema gli sosteneve la campagna elettorale, il secondo che pochi mesi fa esprime la sua solidarietà al sidaco di Siena appena trombato…meditate gente meditate diceva il vecchio carosello sulla birra.

  21. Paolo Scattoni scrive:

    Io spero che vinca il migliore, anzi la migliore e cioè Laura Puppato, la terza candidata del PD. Poi c’è Vendola e tanti altri. La competizione fra i peggiori onestamente mi interessa poco, direi niente. Il dopo si vedrà, dopo il confronto non potrà essere sulle eprcentuali e sugli effetti speciali, ma sulle idee.

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