Nelle poche iniziative pubbliche sul Piano Strutturale il nostro sindaco ha polemizzato con quelli che parlano di popolazione stagnante negli ultimi dieci anni. Questi critici sostengono (più o meno): se la popolazione cresce così poco perché queste previsioni urbanistiche così esagerate?
In uno di questi incontri il sindaco ha detto che non appena i dati sarebbero stati disponibili questi critici avrebbero subito una gran tronata sui denti. Mi annovero fra questi critici e, viste le tariffe dei dentisti, mi sono preoccupato e quindi ho cercato di approfondire la documentazione. Ieri, sabato, in Consiglio comunale, anche i comuni cittadini come noi hanno avuto la possibilità di capire di cosa parlasse il sindaco. L’abbiamo trovato nella risposta a una delle osservazioni della Regione Toscana, che lamentava la mancanza di uno studio demografico a supporto delle previsioni.
La risposta del progettista e del Comune riguarda tre aspetti: incremento di popolazione, aumento delle famiglie, emigrazione verso il comune di Città della Pieve.
Partiamo dalla popolazione. Ecco cosa dice il Comune: ” (…) si conferma il dato crescente della popolazione residente nel Comune di Chiusi come risultante dai risultati, ancorché ancora ufficiosi del censimento del 2011.”
Vediamo allora come la calcolano questa famosa crescita di popolazione:
“Dai dati in possesso dei servizi demografici risulta alla data odierna (quale data? NdA), dalle risultanze ormai quasi definitive del censimento una popolazione di 8.853 unità con una crescita di circa 728 abitanti nell’ultimo decennio, attestandosi a 8.125 alla data del 31 dicembre 2001″.
Bene, ma a noi risulterebbe che i dati al luglio 2012 darebbero 8.693 residenti, ma non sono tanto i duecento abitanti di differenza fra i dati provvisori e quelli oggetto di revisione a saltare agli occhi, quanto piuttosto il dato del censimento del 2001. Il dato ufficiale è 8.612 e non 8.125. Allora con i dati di luglio 2012 parliamo appena di 81 abitanti in più dal censimento del 2001!!!.
Ho esaminato il primo piano regolatore nel 1970, poi nella mia attività di ricerca e didattica alcune centinaia di volte. Non ho mai visto una cosa del genere. Se qualche studente avesse lavorato con dati errati di questa grandezza non avrebbe avuto scampo. Ripresentarsi. Allora dipenderà da me, ma non riesco a capire dove sbaglio. Qualcuno me lo dica. In assenza di spiegazioni il dentista rimane senza lavoro.
Sarà anche interessante sapere il motivo di questo strano dato.
Gli altri due aspetti: famiglie e migrazioni da e per Città della Pieve sarà oggetto di altri articoli. Anche lì, grandi sorprese. (continua)
Biagio Guccione è come me un professore di lungo corso. Io di Urbanistica lui di Architettura del Paesaggio. Proprio la sua posizione di porogettista forse non gli permette di comprendere fino in fondo le difficoltà di controllo dei trucchi e trucchetti della pianificazione. la sua posizione è comune a molti di noi, il problema è quando queste nostre posizioni saraqnno finalmente comprese dalla politica locale.
Comunque grazie Biagio per il tuo intervento in qiuesto blog. Ci fa sentire un po’ meno soli nella battaglia che qui a Chiusi ci vede per ora perdenti.
XGuccione. Purtroppo questi argomenti, nelle nostre zone, non hanno ancora corso legale tra chi amministra (e non solo), malgrado il disastro sia sotto gli occhi di tutti.
Caro Paolo, allego un passaggio del mio prossimo articolo in corso di stampa. Dall’intervento al Congresso nazionale dell’Associazione dei Direttori e Tecnici Sevizi Giardini. Macerata 27 Settembre 2012
…..È basilare mettere a punto metodologie oggettive per valutare la qualità del paesaggio, per valorizzarlo, ripristinarlo o crearne anche uno nuovo: ma il tutto rimane un’esercitazione teorica se non ci si rende conto che la prima operazione da fare è fermare la distruzione del paesaggio. Bisogna dire basta al consumo del suolo. E’ indispensabile far capire agli amministratori che ogni licenza edilizia che prevede consumo di suolo è un crimine!
Soprattutto nel campo dell’edilizia, oramai, c’è un esubero di edifici inutili ed inutilizzati tale che molte abitazioni, anzi insediamenti interi, rimangono invenduti! Per valorizzare il patrimonio edilizio bisogna dire basta al consumo di suolo e restaurare l’esistente di pregio, ed abbattere gli edifici di scarsa qualità per farne a loro posto dei migliori, più funzionali ed esteticamente validi. Solo così proteggiamo il nostro paesaggio.
Dopo questa scelta che appare coraggiosa – ma coraggiosa non è, perché è una necessità economica per non far saltare tutto il comparto dell’edilizia -, potremo occuparci senza alcun timore di paesaggio.
Ottimo lavoro Scattoni. I tuoi dati aggiornati mettono in luce il raggiro con il quale si é voluto giustificare un piano strutturale che, se non é folle, può servire solo a pagare qualche cambiale elettorale.
L’immagine pubblicata potrebbe forse servire da introduzione alla teoria della relatività.Una volta- tanto per per far discorsi terra terra e ridere un momento -per spiegarla nelle scuole si paragonava un uomo in compagnia di una bella donna sotto le coperte e che stesse insieme a lei per 5 minuti,confrontati agli stessi 5 minuti dello stesso uomo a sedere nudo sui ferri della stufa ”a tutta randa”.Ecco per tutti e due i minuti che passavano erano sempre gli stessi 5,ma se per quello col sedere sulla stufa 5 minuti erano un eternità, per l’altro era il contrario. Da lì la teoria della relatività spiegata in modo preistorico ma che rende l’idea…
Caro Paolo,si vede che chi chiama “tue fisssazioni” è talmente proiettato nello spazio dove non esiste gravità e tempo e che per lui 2+2=5.
E’ la relatività…E’ una questione di punti di vista, vogliamo dire cosi? Ma anche te scusa, non hai tenuto presente il detto che recita:”Chi non si aspetta l’inaspettato non troverà mai la verità”.Te l’aspettavi che 2+2 facesse 5? E allora che verità potevi trovare?
Se è vero quanto dici -e non lo metto in dubbio- dico che è “roba da chiodi