Ieri, in una seduta fiume, il Consiglio comunale, dopo aver votato le oltre cento osservazioni, ha approvato il Piano strutturale. La città ha un nuovo strumento urbanistico ma, malgrado gli applausi finali di maggioranza e Primavera, c’è poco da stare allegri.
Alla fine di un percorso travagliato l’amministrazione Scaramelli è riuscita a portare a casa quel che voleva e doveva: un Piano strutturale pensato, e lungamente covato, dalle amministrazioni a guida Ceccobao.
Si tratta, in sostanza, del vecchio documento apocrifo che fu reso pubblico da Sel prima delle scorse elezioni, depurato della zona artigianale di Querce al Pino e di un po’ di nuove abitazioni sulle colline di Poggio Gallina e Santa Caterina (per tacitare regione e provincia). Complessivamente il Piano prevede circa 1.200.000 metri cubi, oltre il 50% dei quali andrà ad impegnare terreni agricoli. Rispetto alle prime stime c’è stata una riduzione di circa un terzo della dimesione totale ma si andrà comunque ad un consumo di suolo notevole e senza nessuna plausibile giustificazione. Con alcuni “bocconi del prete” giunti indenni al traguardo.
L’ultima gaffe, quella sui sui dati anagrafici che indicano, come in tanti sostenevano da sempre, che non c’è alcuna tendenza apprezzabile di aumento di popolazione e di nuclei familiari, e che il saldo negativo nell’interscambio con Città della Pieve è esttamente la metà di quello dichiarato, è scivolata via senza particolari contestazioni o approfondimenti.
In definitiva, un’operazione vecchio stampo che, contro ogni ragionevole evidenza, continua a puntare sul mattone senza nessuna indicazione precisa sul recupero dell’immenso patrimonio inutilizzato (fornace compresa).
In un quadro di questo tipo ha destato sconcerto l’atteggiamento dei due consiglieri della Primavera, Cioncoloni e Bologni. Non era presente Barni (assenza diplomatica?).
I due infatti si sono limitati al “minimo sindacale”, votando No al Piano. Ma atteggiamento, votazioni su aspetti cruciali e valutazioni politiche sono sembrati da “truppe di complemento”. Assai più lineare il comportamento della consigliera Fiorini Vagnetti che ha votato No su tutto il fronte (osservazioni e Piano).
Prima del voto finale sono state votate una ad una le osservazioni che singoli e gruppi di cittadini, enti (tra cui regione e provincia) avevano presentato dopo l’adozione del Piano.
In alcuni passaggi il comportamento dei due consiglieri Primavera è stato addirittura imbarazzante: nessuna dichiarazione sulle osservazioni presentate da cittadini che avevano collaborato con la Primavera nel lungo lavoro di preparazione delle osservazioni, nessuna dichiarazione sull’osservazione firmata dal gruppo di cittadini (tra cui molti esponenti della Primavera), voto di astensione sulle osservazioni presentate da provincia e soprattutto regione (con cui c’era stato un incontro prima dell’adozione del Piano), voto di astensione dopo aver fatto rilevare l’incongruenza dei dati anagrafici su cui è basato il Piano.
Ma soprattutto è mancata la visione politica di un passaggio amministrativo che racchiude emblematicamente in se tutti i vizi di questa amministrazione e di quelle che l’hanno preceduta.
Insomma se Scaramelli e il “tessitore” Brilli andavano in cerca di un’opposizione morbida pare l’abbiano trovata.
Nove a favore, due astenuti e un contrario è stato il ritornello che per ore ha risuonato nell’aula del Consiglio.
La linea morbida di Cioncoloni e Bologni, su un atto fondamentale come il Piano strutturale, colloca di fatto la Primavera (almeno all’interno del Consiglio comunale) in una posizione di assoluta sublternità rispetto al centrosinistra che governa la città. L’impressione di un cambio di stagione stavolta c’è. Ed è forte.
La rinuncia è reciproca.
Rinuncio a discutere con chi non sembra voglia capire.
Credo che il commento della Lottarini rifletta perfettamente la situazione. Vorrei, però, spezzare una lancia a favore dei ‘cittadini’. Oggi siamo letteralmente bombardati da notizie che, per la maggior parte, dovrebbero far riflettere sulla situazione non soltanto a Chiusi, ma anche nel resto del mondo. Credo che il continuo bombardamento abbia un effetto letargico, cioè si arriva al punto che si decide ‘io sto bene’, perchè devo farmi il sangue amaro? E poi c’è il fattore ‘ tilt’…..troppe scosse mandano in tilt non soltanto il flipper, ma qualsiasi altra cosa, compreso il nostro cervello.
….io sono uno solo ma in tanti sono quelli che si sono defilati per gli stessi motivi e che pensano le stesse cose che penso io….questo come lo spieghi? Tutti cattivi, ingrati e fannulloni? Forse meno violenza – che trasuda sempre nei tuoi stizziti interventi – e più capacità di ascolto sui motivi di un disagio, forse aiuterebbero nel tentativo di costruire una vera Opposizione…ma ho persino dei dubbi che tu la persegua veramente, visto i risultati…
Miccichè ma qualcuno ti ha impedito fisicamente o in altri modi di lavorare per far diventare la primavera quella che vorresti e che piacerebbe anche a me che fosse? Andarsene come hai fatto è gesto infantile, poco rispettoso per gli altri e anche un tantino spocchioso, e ti ribadisco che intervenire ora in un momento così con i tuoi toni è da sciacalli anche se non si hanno interessi personali se non quelli di dimostrare quanto si è bravi. Per me fine della polemica, da sempre conosco solo un modo di fare le cose, lavorare, anche facendo una marea di errori, l’unico modo per costruire è esserci, il resto sono chiacchiere.
Cara Daria, le analisi sono state fatte a tempo debito, ripetutamente e con dovizia di particolari; certe semplificazioni da Blog sono quindi plausibili proprio perché si riferiscono ad argomenti ormai ben sviscerati. Come tu rilevi correttamente la maggioranza della popolazione sapeva e sa poco o niente. Le strade erano due: informare a fondo la popolazione e/o intervenire con atti di denuncia oggettiva alle autorità competenti, qualora ce ne fossero stati gli estremi. Non si è perseguita nessuna di queste possibilità; nemmeno, nel finale di Commedia (il cui esito era però da tempo prevedibile) quella di votare “a priori” contro, in quanto il tempo a disposizione per valutare il dettaglio era insufficiente: “non ci date il tempo, allora votatevela da voi, anzi noi usciamo dall’Aula per protesta”. Ma a Chiusi è tutto sommesso, sbiecamente alludente, carsico e, soprattutto, prudente…..Una vera Opposizione ha un’identità politica forte (non necessariamente partitica ma con valori di riferimento consolidati) e un obbiettivo chiaro da perseguire ovvero diventare Maggioranza quanto prima; il resto è, tutt’al più, un passatempo dopolavoristico per chi ne è interessato.
Che la Primavera non sia riuscita a creare un movimento di partecipazione tra i cittadini è purtroppo un dato reale, sulle cui cause non basta un commento nel blog. Riguardo al fatto che i consiglieri della Primavera e i cittadini che avevano sottoscritto le osservazioni si siano opposti al piano così approvato, non mi pare ci possano essere molti dubbi. I documenti del Piano sono stati messi a disposizione dei consiglieri di opposizione circa dieci giorni prima del consiglio comunale, ma questi sono i metodi dei novelli rottamatori. Insomma benissimo le critiche ma no alle crocifissioni, quando poì, purtroppo, sono convinta che al 90% degli abitanti di Chiusi (che non si sa con precisione quanti siano!) non gliene importa o non sanno un granche di questo piano strutturale. Ma questi sono i tempi del “Mi piace” su facebook.
Giampaolo, no assolutamente e non ci tengo nemmeno ad essere un Politico con la P maiuscola, faccio altro lavoro e in politica mi ritengo un dilettante
Anche sulla commissione, anche se probabilmente non era quella che intende Scattoni, chi era alle 8,30 in sala sa cosa ha detto la Primavera. Lo potrete sapere quando leggerete gli interventi che Luciano ci ha detto saranno pubblicati qui nel blog. Buona lettura a tutti
Alessandro, vuoi forse dire che invece tu la politica l’hai capita alla grande?
Questa sera saranno pubblicate le dichiarazioni fatte in Consiglio da Giorgio Cioncoloni, capogruppo de La Primavera.
Quella resa in apertura verrà messa come articolo e l’altra (molto più articolata e lunga, ovviamente) con cui si motiva il voto controrio al Piano verrà messa tra le pagine con il link di riferimento.
x Alessandro Bologni. Non mi pare che anche voi siete stati così bravi a capire come funziona la procedura altrimenti avreste chiesto per tempo una commissione urbanistica istruttoria come si fa nelle amministrazioni “normali”.
Per Giampaolo: hai idea di come funziona un consiglio comunale per l’approvazione di un PS?
Si ,lo confesso non ero lì alle 8.30 bensì alle 8.45 e non ho potuto cogliere l’attimo. Se Fulvio non ce lo dice, lo sentiremo fra più di un mese quando a loro comodo depositreranno il file audio, visto che nessuno glielo sollecita. Io lo faccio in questo blog, ma purtroppo non lo leggono.
Per Scattoni: se tu fossi stato presente all’inizio del Consiglio Comunale sapresti il motivo dell’assenza di Fulvio ed anche altre cose
Ma questo ha influenzato il loro giudizio? Mi pare di no: alla fin fine resta giusto giusto un appunto su un verbale…
Si riferisce a me Paolo, perché Luca Scaramelli – sebbene spesso assente nel periodo a cui mi riferisco – non contempla il fatto che si possa dissentire fino a non trovare più possibile il partecipare, pur con tutto il senso di frustrazione che comporta. “O con me o contro di me”, quindi….. eh sì, uno stile non dissimile da esempi che a parole tutti stigmatizziamo. Parlare poi di “sciacallaggio” nel mio caso è quanto di più lontano ci possa essere dalla realtà, non avendo alcun interesse da difendere o alcuna carriera politica da intraprendere. Interessante invece l’accenno all’assenza di “vincolo di mandato” che si commenta da se: se non c’è vincolo di mandato, il contributo esterno è sempre e solo di blanda consulenza; ma così non costruisci nè un folto gruppo coeso (ma solo una ristretta cerchia di chi la pensa proprio come te) nè tantomeno un’Opposizione politica che possa candidarsi al governo al mandato successivo. De gustibus.
Fulvio Barni è persona corretta.Ci dirà lui se non era presente per dissenso su come si intendeva posizionarsi in Consiglio o per un brutto raffreddore.
Non facciamo apprezzamenti sul sospetto di assenza “diplomatica” nei confronti di Fulvio Barni perché il solo sospetto è altamente irriguardoso nei confronti dell’impegno da lui profuso in questi mesi di attività.
Chiediamo solo, prima di dare giudizi sommari, di leggere i documenti che abbiamo presentato in consiglio e che abbiamo inviato per la pubblicazione nel blog.
Noi consiglieri della Primavera abbiamo sempre accettato le critiche che ci sono state mosse, abbiamo cercato di dare spiegazioni quando non le abbiamo condivise ed abbiamo ammesso, quando condivisi, i nostri eventuali errori però vorremmo che un esame del nostro comportamento fosse fatto sulla base di un resoconto più fedele di quanto successo in consiglio comunale.
Non vogliamo accusare Luciano Fiorani di non aver scritto il vero, però lui è arrivato in consiglio nel pomeriggio, senza quindi aver ascoltato né la nostra dichiarazione preliminare né i commenti fatti sulle prime osservazioni che erano validi anche per quelle successive perché non era certo il caso di ripetere le stesse dichiarazioni per 170 volte, tante infatti erano le osservazioni oggetto di esame e di voto separato.
Quanto al nostro voto contrario, definirlo “minimo sindacale” mi sembra riduttivo perché è stato preceduto da una lunga ed articolata dichiarazione in cui erano contenute tutte le critiche, tecniche e politiche, che nell’articolo si dice non essere state presentate, comprese quelle contenute nell’osservazione che abbiamo presentato insieme ad altri cittadini e nei confronti della quale ci siamo limitati ad esprimere il nostro voto contrario al non accoglimento proprio perché la difesa sarebbe stata fatta in sede di dichiarazione finale.
x Giampaolo Tomassoni. Non è così.I due consiglieri della Primavera così come la consigliera Fiorini hanno espresso dubbi sui dati della risposta all’osservazione regionale.
E quindi avallare dati falsi è semplicemente una libera scelta?
Scusa Luca (scaramelli) a chi ti riferisci? Queste uscite mi sembrano quelle del sindaco che allude e non dice.
Rivendico assolutamente il fatto che l’azione dei tre consiglieri della primavera in questo anno e mezzo è stato encomiabile.
Sulla questione Piano strutturale, al di là del voto contrario, le valutazioni sulle singole osservazioni e il conseguente voto sono frutto di uno studio e di una libertà personale senza qualsiasi vincolo di mandato.
E’ facile adesso da parte di qualcuno sciacallare sulla questione, in particolare è facile per chi da qualche mese fa il professore da dietro la tastiera senza sporcarsi le mani. La Lista la Primavera di Chiusi non ha mai chiuso le sue porte a nessuno, anzi è gradito il contributo di tutti coloro i quali si sentono vicini alla nostra aggregazione, l’unico requisito richiesto è quello di aver voglia di uscire di casa e partecipare perché di militanti virtuali non c’è alcun bisogno.
x PMiccichè. Rivendico il merito di aver fatto in consiglio una vera opposizione dal 1994 al 1998, con l’aiuto prezioso di coloro che parteciparono alle commissioni.
L’ultima riunione della Primavera a cui ho partecipato fu l’Ultima proprio perchè in più d’uno fecero affermazioni in perfetta coerenza con quanto avvenuto ieri ovvero una criticità solo moderata sul Piano Strutturale. Infatti non sono per niente sorpreso dall’accaduto e credo che la non- scelta sull’identità e sulla prospettiva futura, non-fatta nel dopo elezioni sia stato e sia il vulnus strutturale che impedisce a questa Lista?Comitato?Partito?Movimento?…. una maggiore efficacia. Ma pare – così mi dicono alcuni chiusini senior – che a Chiusi i sentieri da battere debbano per forza essere quelli ipercollaudati da sempre…. e così una vera Opposizione, non essendoci mai stata, continuerà a non esserci. Non vorrei apparire in controtendenza ma l’azione di Cioncoloni, Bologni e Barni è stata ed è comunque importante considerato il deserto precedente…la responsabilità di questa situazione è di una platea molto più ampia che, se tanto mi da tanto, aspetterà poi sei mesi prima delle prossime elezioni per cercare di allestire un’alternativa…troppo tardi, come sempre.
@Anna. A me pare che, a questo punto, di cazzate fatte all’impronta della “collaborazione” con la maggioranza, La Primavera ne abbia fatte abbastanza…
Quello che è successo ieri, poi, è la goccia che fa traboccare il vaso: non si tratta più di collaborazione, ma di connivenza.
XTomassoni. Dall’inizio del mandato i consiglieri de La Primavera sono stati sempre presenti e hanno svolto in consiglio comunale una funzione che giudico molto positivamente.
Ieri no.
Il Piano era non solo un documento tecnico ma un passaggio politico fondamentale sulla nostra idea di città e di democrazia (per come è venuto maturando nei vari passaggi in tutti questi anni).
Secondo me non c’era altro da fare che respingerlo in maniera chiara e forte.
Il Piano è rimasto sostanzialmente quello di Ceccobao ed è anche per opporsi a quel modo di amministrare che è nata la Primavera.
Agli inizi del mandato de La Primavera, avevo detto che l’opposizione si doveva ancora provare.
A questo punto direi che si sono provati abbastanza: con un’opposizione così, chi ha bisogno della maggioranza?
Credo di essere stato, fra il pubblico, quello che ha seguito il dibattito più a lungo, quasi tutto. Anch’io sono rimasto sorpreso dall’attaggiamento dei consiglieri della Primavera, ma è comunque una questione loro e dell’organizzazione che li sostiene.
Due passaggi, però, mi hanno particolarmente amareggiato. Il voto sull’osservazione delle Ferrovie dello Stato. La richiesta era quella di sviluppare le aree intorno al dopolavoro e trasformare il vecchio dormitorio in residenze. Risposta: in questa sede non se ne parla, ma l’intervento è possibile se ne potrà riparlare con il Regolamento urbanistico. Voto favorevole del Centrosinistra e della Primavera. A voto avvenuto Bologni, dubbioso, ha chiesto alla maggioranza: ma il vostro programma non prevedeva un ostello? Risposta:vermanete era nel programma della Primavera. Ormai avete votato e il Piano Strutturale non prevede per quella UTOE un ostello. Sottinteso: ci dovevate pensare prima.
Il secondo passaggio è stato quello del voto sulle osservazioni del comitato dei cittadini. Respinte quasi tutte. E’ vero che questa volta i consiglieri primaveri non si sono accodati alla maggioranza. Non hanno però speso una parola su quella iniziativa che era costata mesi e mesi di lavoro da parte di molti cittadini. Forse un giudizio politico non avrebbe guastato.
Ma secondo voi cosa si dimostra da tutto questo? Che nulla è cambiato,che qualcuno che voleva un anno e mezzo fa smarcarsi (ma lo diceva lui) si è smarcato con gli aperitivi ed i contentini agli asili, dando agli allocchi l’idea dello smarcamento e che quello che è stato deciso aprioristicamente a loro, è legge ferrea con il tessuto di chi ha potere economico e per arrivare in fondo alla soluzione si sono inventati anche gli aumenti di popolazione(ha fatto bene Scattoni a verificare ciò che non corrisponde a quanto detto). Anche loro hanno dovuto pagare la cambiale,ma credo che dentro di loro se ne rendano conto che ci sono forze alle quali devono essere consenzienti. Ed allora i conti bisogna farli con se stessi. Allora cari lettori che segno ne ricavate da tutto questo ? Il mio povero zio prima di morire -ma l’ho detto altre volte e me ne scuso per la mia fissazione e ripetizione- ebbe a dirmi:”molti di questi che sembrano essere nel nostro terreno è perchè la vita ce li ha fatti trovare, altrimenti starebbero con la stessa indifferenza anche di là. Chi dice che oggi sia così perchè i tempi sono cambiati sà bene di dire una fesseria.