Sabato 27 ottobre alle ore 16,00 presso l’auditorium del Chiostro di San Francesco a Chiusi città, si terrà la presentazione del libro: Basco ed etrusco. Due lingue sottoposte all’influsso indoeuropeo.
Il volume, frutto delle ricerche di Massimiliano Canuti, vuol essere un contributo alla “vexata quaestio” circa l’origine dell’antico popolo etrusco. L’approccio è linguistico. Si vuole dimostrare che la struttura così caratteristica dell’etrusco è dovuta a secoli di contatti con lingue che avevano una diversa origine. Queste lingue appartenevano alla famiglia indoeuropea, come ad es. il latino ed il greco. Famiglia che nel tempo ha progressivamente modificato la grammatica etrusca. Per dimostrare questa tesi, basandosi sull’attuale conoscenza della lingua etrusca, l’autore ha preso a paragone una lingua con una storia e una struttura simile all’etrusco e che ha subìto le stesse pressioni da parte delle confinanti lingue indoeuropee. Ideale pietra di paragone è risultato il basco. Idioma conosciuto e parlato ai nostri giorni, che presenta delle mutazioni che ricordano quello che può essere accaduto all’etrusco che negli anni è andato sempre più regredendo, fino ad essere assorbito dal latino.
Lo spunto linguistico richiama tutta una serie di problematiche socio politiche di bruciante attualità, quale la situazione nei Paesi baschi – tra autonomia, tutela delle minoranze e loro integrazione nel rispetto delle differenze – ma offre anche spunti di riflessione per l’economia locale. Spesso si parla delle immense risorse culturali che il nostro territorio ha ricevuto in eredità dal passato. Una di queste è la fama che in tutto il mondo accompagna l’epopea degli Etruschi. Sottolineare l’importanza di Chiusi nell’ambito del mondo etrusco può essere un validissimo richiamo per il turismo culturale: fenomeno più che mai degno di attenzione. E che può far diventare Chiusi mèta di visitatori per i suoi musei, tombe e catacombe. Da sola o – meglio ancora – in sinergia con i paesi vicini. Per l’intero anno.
L’autore del volume, Massimiliano Canuti, ha conseguito il dottorato di ricerca in filologia romanza e linguistica generale presso l’università di Perugia nell’a.a. 2005-2006, ed attualmente è cultore di Glottologia e Linguistica presso l’Università di Siena. Recentemente ha pubblicato “Sull’origine di Osenna, antico toponimo di San Quirico d’Orcia” e “Sull’origine del toponimo Seggiano”, ambedue in Eleiva Oleum Olio per l’Editrice DonChisciotte. Il volume che viene presentato gode del patrocinio dei Dipartimenti di Archeologia e Filologia dell’Università di Siena, del Comune di Chiusi, del Gruppo Archeologico e della Libera associazione di documentazione storica, sempre di Chiusi.
*Libera associazione di documentazione storica