La discussione sulla variante a favore di Bioecologia ha fatto passare in secondo piano quello che è stato un grave atto di arroganza politica perpetrato nei confronti dei cittadini di Chiusi e dei loro rappresentanti in Consiglio comunale.
I consiglieri de ”la Primavera di Chiusi” avevano rilevato una discordanza tra il regolamento per il Consiglio comunale, che prevede tre giorni di anticipo per la convocazione e la messa a disposizione degli atti, e lo Statuto comunale, che ne prevede cinque. Di conseguenza avevano presentato una richiesta di variazione del regolamento in modo da adeguarlo allo Statuto e dare così modo a tutti i consiglieri, di maggioranza e di minoranza, di avere più tempo a disposizione per consultare gli atti e dare un contributo più costruttivo alle discussioni.
La maggioranza, prima ha chiesto il ritiro della proposta e poi, di fronte al rifiuto della minoranza, ha votato contro la proposta stessa che così è stata respinta anche con il voto della signora Fiorini che si è accodata alla maggioranza, evidentemente non ritenendo necessario avere più tempo a disposizione per la consultazione degli atti.
Un simile atto di disprezzo verso lo Statuto, che è l’ordinamento sovrano della legislazione comunale, non può passare sotto silenzio. I consiglieri de “la Primavera di Chiusi” ricorreranno a tutti gli organi amministrativi superiori, fino al TAR, se sarà necessario, pur di far rispettare lo Statuto comunale, infangato a proprio uso e consumo da una maggioranza insensibile persino ai propri propositi elettorali. Tutti coloro che leggono il blog devono però sentirsi in dovere di diffondere tra i cittadini la notizia di quanto accaduto in modo che si sappia quale è il livello di democrazia dei rappresentanti eletti in maggioranza.
“E’ indispensabile ragionare come un’azione di governo rinnovata possa far crescere un maggior coinvolgimento, un livello di protagonismo plurale delle tante risorse presenti a Chiusi. Dobbiamo mostrare la capacità di accogliere ogni contributo”.
“Andranno adottati metodi di maturazione delle scelte più aperti ed inclusivi, in grado di stimolare e coinvolgere le tante energie associative ed individuali della città. E’ così che si creano i presupposti per un’azione corale ed unitaria tra il governo del paese ed il resto della società”.
Questi sono due paragrafi estratti dalla relazione programmatica della coalizione di centro sinistra approvata nel primo Consiglio comunale. I casi sono due: o il sindaco ed i consiglieri di maggioranza non l’hanno letta oppure i consiglieri di minoranza, nonostante i consensi ottenuti, non rientrano né tra le risorse presenti a Chiusi né tra le energie individuali della città.
In ogni caso è un atto gravissimo che umilia l’intero Consiglio comunale e tutti quei cittadini che hanno votato, sia per la maggioranza che per l’opposizione, perché desideravano un rinnovamento concreto dei metodi di fare politica e non le solite promesse elettorali che mai sono state né mai saranno mantenute.
Tanto per cominciare si potrebbe segnalare la cosa al Prefetto… Male non farà…
Che lo statuto prevalga sul regolamento è cosa ovvia. Meno ovvio è capire le azioni da intraprendere per iportare il tutto alla legalità in assenza di una volontà della maggioranza. Forse per questo una consulenza non è da scartare.
Senza scomodare professori e cattedratici, è abbastanza evidente che essendo lo Statuto la “carta fondamentale” (o costituzione) del Comune, tutti i regolamenti debbano essere ad esso conformi. Altrimenti sono – come dire – “incostituzionali”. La maggioranza consiliare ha fatt dunque una forzatura, sulla quale forse dovrà fare qualche passo indietro. Lo ha fatto per arroganza? Sicuramente sì. Per scarsa conoscenza dello Statuto stesso? probabile.
Per scarsa abitudine al confronto e quindi a ragionare su proposte altrui? Sicuro, perchè in 8 anni in Consiglio Comunale Scaramelli non si è mai trovato a dover discutere alcunché e quindi è probabile che pensi che quella era la prassi… Gli altri non c’erano in consiglio comunale e non sanno ancora come funziona… Approssimazione, dilettantismo, scarsa conoscenza delle cose e arroganza politica: una miscela velenosa come e forse più dei liquami che vengono trattati nel depuratore di Bioecologia alle Biffe.
Nello scrivere l’articolo non mi ero ricordato di un particolare che invece è molto significativo su come la nuova maggioranza intende procedere. Il 2 giugno, in occasione del concerto a Chiusi Scalo, il sindaco regalò una costituzione ad una bambina, che poi era sua figlia, come simbolo di trasmissione dei valori in essa contenuti. Il fatto è stato strombazzato su tutti i media che ne hanno parlato come indice di una nuova politica. Alla prima occasione si è dimostrato poi che lo statuto, che è la costituzione del comune di Chiusi, si può tranquillamente disattendere. Una nuova politica quindi ma basata sul nulla, sull’apparenza, sull’immagine. In pratica la stessa politica degli ultimi otto anni, fatta di foto, di inaugurazioni, di comunicati stampa fuorvianti e di proclami ad effetto ma una politica senza sostanza che ha ridotto Chiusi nelle attuali situazioni critiche.
Un mio amico, professore di diritto amministrativo, mi dice che la situazione denunciata dai “primaveri” DEVE essere corretta modificando il regolamento in conformità con quanto previsto dallo statuto.
Sarebbe meglio che il sindaco acquistasse in fretta un biglietto per Canossa, ora che è low cost, più si insisterà in una posizione insostenibile e più costerà.