Pole un blogghe esse’ paro a tanti blogghe?

di Giampaolo Tomassoni

Recentemente, l‘imminenza del disastro ha visto protagonista il nostro amato ChiusiBlog™. Illuminatamente guidato da due noti Prìncipi dei Princìpi, il blog ha infatti di poco sfiorato lo smaltimento per mancanza di risorse umane. Una: il FIorani, detentore dell’80% della forza lavoro, che se n’era cavato.

Le motivazioni dell’autosospensione dall’attività e ciò che ne è seguito paiono riaffermare due o tre verità:

a) “non esiste un formalismo in grado di formalizzare tutto il formalizzabile” (http://it.wikipedia.org/wiki/Teoremi_di_incompletezza_di_G%C3%B6del), che potrebbe vagamente essere tradotto in: non c’è modo di descrivere univocamente ed esaustivamente un princìpio dettato da una sensibilità articolata come quella collettiva;

b) “uno è poco ma due sono troppi”, affermazione sperimentalmente verificabile e verificata da qualsivoglia single che si sia “evoluto/a” in coppia, e che potrebbe essere vagamente tradotta in: l’avete voluta la riproduzione sessuale? Ve l’avevo detto che era meglio quella dei batteri!;

c) “la pubblicità è l’anima del commercio“, frase che oggigiorno non ha bisogno di spiegazioni.

 

É facile, infatti, che ciò che è chiaro per uno non lo sia affatto per un altro, fino a raggiungere uno scontro che genera eccezioni che sublimano immancabilmente in interpretazioni, commi, articoli, leggi, testi unici, costituzioni. Per la gioia di giuristi e avvocati, ovviamente. Non certo per raggiungere il grado di esaustiva completezza nella descrizione di quel “principio condiviso” che vanamente si tenta di formalizzare con la prosa, “quando financo il poetar ne cessa”.

Ma per superare l’impasse non mi pare perseguibile neppure la strada della “parcellizzazione”, indicata (a mio parere senza troppa convinzione) dallo Scattoni, il quale tenta di ridurre la portata di questa avventura ad una sorta di “apripista” per nuove e più numerose realtà. Uno dei punti di forza di questo blog mi pare proprio la sua indipendenza: i due prìncipi hanno sempre cercato di preservarla sacrificando persino potenziali ritorni pubblicitari, non ospitata infatti dal blog. Sembra una bestemmia per i tempi che corrono, ma l’equazione è semplice: meno dipendo da terzi, meno sono ricattabile, più sono libero di dar voce a chiunque.

Quanti neo-blog potranno mai vantare un posizione così invidiabile? E poi, anche ammesso che due o tre “bestemmiatori” raccolgano l’eredità di questo blog ognuno mettendo su il proprio, non sarà comunque peggio di prima? ChiusiBlog è diventato un appuntamento quasi quotidiano per un bel numero di chiusini (e passa) anche perché con un “click” si viene edotti sugli argomento locali più caldi. E magari a leggere i commenti ti ci scappano pure quattro risate. Se invece ogni giorno ci dovessimo smazzare tra due o tre blog, magari addirittura paragonando l’articolo di uno (coi suoi commenti) a quello di un altro (anche quello coi suoi commenti), magari ponderandoli pure in base alla particolare sfumatura di moderna blasfemia che questo o quel blog incarna… Bona Ugo! Addio informazione/confronto/divertimento.

Insomma, un riscaldamento centralizzato progettato e realizzato bene è in genere più efficiente della somma di quelli autonomi equivalenti. In più, ha l’indubbio vantaggio di fornire ai sui utenti una maggior forza contratturale nei confronti del fornitore del gas. Che con l’inverno alle porte non è un vantaggio da buttar via…

Quindi, rispondendo al titolo:“S’apre il dibattito. No. Si chiude il dibattito.”

Allora? Occomesipoffa’? Mah, magari avessi la soluzione definitiva. Mi piace però pensare che questo blog sia un po’ lo specchio dei suoi creatori, con i loro pregi e, ovviamente, anche i loro difetti. Sì, è vero: è a volte un po’ scontroso, un po’ ‘ncazzereccio, un po’ poco chiaro, perfino autoritario. Ma è anche rispettoso della diversità, indipendente, autorevole.

La mia personalissima opinione è: continuate ad esistere perché i vostri successori potrebbero non essere così efficaci. Se proprio non ne potete fare a meno, cambiate quel che ritenete vada cambiato nelle regole, ma per favore valutatene bene le implicazioni. Anzi, fosse per me le lascerei come sono, le regole: le eccezioni ed i distinguo tendono a rappresentare un pericoloso pertugio all’arbitrarietà.

Grazie, testine calde che non siete altro!

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2 risposte a Pole un blogghe esse’ paro a tanti blogghe?

  1. Carlo Giulietti scrive:

    Alle menti più dotate del mondo venne posta la seguente domanda:
    Quanto fa 2 x 2 ?
    L’ingegnere tirò fuori il suo regolo calcolatore, lo fece scorrere avanti e indietro per un po’, poi annunciò: 3.99.
    Il fisico consultò alcuni manuali tecnici, impostò la domanda sul suo computer, poi annunciò: – E’ compreso fra 3.98 e 4.02.
    Il matematico ci pensò su per un po’, ignaro del resto del mondo, poi annunciò: – Non so qual è la risposta, ma posso dire che esiste.
    Il filosofo rispose subito: – Ma, cosa intendete con 2 x 2 ?
    Il logico rispose: – Per favore, definite 2 x 2 con maggiore precisione.
    Il contabile chiuse tutte le porte e le finestre, si guardò intorno con molta attenzione poi chiese, a bassa voce: – Quanto volete che faccia?
    Lo hacker irruppe clandestinamente in un super computer della NASA e diede la risposta.
    (Dave Horsfall, Alcatel-STC Australia)
    Questo è un esempio di quello che può accadere se ci si arrovella troppo il cervello alla ricerca di strade nascoste, quando quella giusta è invece evidente.
    Giampaolo ,penso, abbia, in maniera simpaticissima, esposto quello che è il pensiero di molti “fans” del blog e dei due mitici conduttori.

  2. pscattoni scrive:

    Molto divertente. Grazie. Nonostante lo stile 🙂 il messaggio per me è chiaro.

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