di Paolo Scattoni
Sabato 27 ottobre in tutta Italia si è svolto il Linux day. E’ una manifestazione organizzata dai LUG (Linus User Group), si tratta di gruppi di appassionati del sistema operativo Linux, gratuito e frutto del lavoro di migliaia di informatici che vi collaborano gratuitamente. Il LUG più vicino a noi è quello di Orvieto, dove il Linux Day è arrivato alla sua ottava edizione. Ci vado sempre molto volentieri perché a mio avviso mostra la potenzialità troppo spesso trascurate di giovani, professionisti informatici e interessati, studenti e non solo.
Le comunicazioni sono state più di una, ma quella che più mi ha interessato è stata quella del Dott. Massimiliano Pippi su Python, un linguaggio di programmazione aperto. A Orvieto si sono quindi incontrati due gruppi spontani il locale Linux Group di Orvieto e il Python User Group di Perugia.
Ma non è finita qui, perché nella sua esposizione Pippi ha introdotto un’altra interessante innovazione: il microprocessore Arduino. Di Arduino abbiamo avuto modo di parlare in un altro post. Si tratta di un microprocessore di progettazione italiana, una piccola rivoluzione che permette con poche decine di euro (quando fino a qualche anno fa ne servivano migliaia) di crearsi un laboratorio domestico e permette di immaginare tante applicazioni attraverso procedure relativamente semplici. Un’innovazione che si sta diffondendo in tutto il mondo. Massimiliano Pippi è riuscito a coinvolgere la platea inventandosi un’applicazione in aula.
Alla fine gli ho chiesto se fosse disponibile a venire a Chiusi per una esercitazione simili, mi ha dato la sua disponibilità. Potrebbe essere il primo passo per creare in LUG anche dalle nostre parti.
Chissà, forse ci riusciamo.