di Luciano Fiorani
In questi giorni sono circolate due notizie riguardanti la questione dei rifiuti. Una ha avuto grande enfatizzazione, l’altra è rimasta pressochè limitata agli addetti ai lavori.
Quello che ci hanno voluto far sapere è che Chiusi è tra i comuni della zona che vanta la più alta percentuale di raccolta differenziata. I dati apparsi non sono concordi ma siamo intorno al 60%. Certamente un buon risultato ottenuto malgrado l’ostinata assenza del comune e di Sienambiente nel promuovere informazione e pratiche virtuose.
Cosa abbia il sindaco da rallegrarsi, visto il totale disimpegno della sua amministrazione dalla faccenda, è difficile da comprendere. Si ricorda solo un’assemblea nei locali dell’Auser di Chiusi scalo, in periodo pre elettorale, tenuta dall’allora sindaco Bardini, per il passaggio al “porta a porta”.
Certo se per politica dei rifiuti si vuol far passare la lettera che Scaramelli ha inviato ai titolari di attività commerciali perchè si dotino (senza acquistarli!?) di contenitori per carta e multimateriale, allora siamo a posto.
Nell’informazione circolata su vari siti e sulla solita stampa si parla anche di bollette più leggere per gli abitanti di Chiusi, grazie a questo brillante risultato, rispetto a quelle pagate nei comuni limitrofi. Che si vuole di più? I cittadini con maggior senso civico pagano di meno! E tutti vissero felici e contenti.
La favoletta però manca di alcuni dettagli.
Quanto paghiamo di meno? Non è dato sapere. Il conferimento in discarica o all’inceneritore di Poggibonsi viene pagato in base alla quantità di rifiuti consegnati o ha anche incidenza il trasporto? Nessuno lo dice.
Perchè tanta ritrosia nel far conoscere i costi di un sistema antieconomico e per niente rispettoso dell’ambiente?
Forse leggendo la seconda notizia, un’idea si può cominciare ad abbozzarla.
“L’Ato Toscana Sud ha comunicato l’aggiudicazione provvisoria a Progetto6 della gara per l’affidamento del servizio di gestione dei rifiuti urbani ad un gestore unico. Progetto 6 è l’aggregazione natadalle aziende che gestiscono i rifiuti nelle province di Arezzo, Siena e Grosseto (Aisa, Casentino Servizi, Csa, Csai, Sienambiente, Coseca), in partnership con altri soggetti industriali privati (STA, Cooplat, i soci costruttori Unieco e La Castelnuovese, oltre a Revet, Ecolat, CRCM). L’Autorità d’ambito per la gestione dei rifiuti Toscana Sud – rappresentativo dei 103 comuni delle province di Arezzo, Grosseto e Siena – è dunque il primo degli ambiti regionali a terminare il percorso per l’individuazione del gestore unico del territorio”.
Cosa significa? Che nei prossimi vent’anni la raccolta dei rifiuti nelle due provincie Siena-Grosseto e Arezzo è affidata a questo consozio di imprese che ha in programma, naturalmente, non solo la raccolta dei rifiuti urbani ma “avrà il compito di realizzare i nuovi impianti”.
Di ridurre i rifiuti neanche a parlarne, perchè ovviamente la mission del consorzio è il “trattamento” dei rifiuti. Se per ipotesi, come fanno a Capannori, si arrivasse a rifuti zero la baracca non avrebbe più alcun senso. E volete che questi signori incentivino una riduzione che metterebbe in discussione il loro business?
Due notazioni finali:
Come per l’acqua anche per i rifiuti siamo i primi a varcare la frontiera per avventurarci nella joint venture pubblico-privato. Se va a finire come con Nuove Acque che il pubblico, con il 51% l’unica cosa che riesce a portare a casa è qualche poltrona per i soliti politici, c’è proprio da rallegrarsi.
E il coordinatore di Progetto6 chi è? Provate a indovinare.
Recentemente si è spostata in questo ATO L’ASIU (Azienda Servizi di Igiene Urbana) di Piombino e Val di Cornia, che già dispone di una discarica e di cui fa parte la TAP, un’azienda che lavora i prodotti industriali, per ora quelli delle Acciaierie Lucchini -Selverstal. Una curiosità: i prodotti ottenuti dalla TAP saranno utilizzati come fondo stradale per l’autostrada tirrenica.
A proposito, signor Luciano. Sa che lei è un omonimo di un passato amministratore di questo blog? 😉
Bentornato!
Ma non sarà che, come già ho avuto modo di paventare su questo blog, la questione rifiuti è solo:
a) una discreta opportunità per i mastri di chiave;
b) una discreta opportunità per i comuni di abbattere costi (i cassonetti) riducendo il servizio (i cassonetti).
Insomma, a + b = una discreta fregatura e basta per l’utente…
x Roberto (Donatelli). Il problema non è Fabrizio Vigni o un altro. Sto preparando un post un po’ articolato sull’argomenmto. Secondo me queste società possono funzionare correttamente se c’è un azionariato popolare che controlla. Ma ne potremo riparlare con un po’ di dati di fatto.
Quello che dice Luciano è vero, non si parla mai di riduzione dei rifiuti, eppure è la cosa più importante e urgente da fare, però proviamo anche a fare qualcosa di concreto, facciamoci venire in mente qualcosa sulla riduzione.
XScattoni (mi esprimo meglio in Inglese). I fail to see why mr. Fabrizio Vigni should be considered an excellent political figure, given that he is the head of Siena Ambiente. Also, considering the doings of said Siena Ambiente.
Bentornato Luciano!!!
Chi è? Fabriizio Vigni, attualmente presidente di Sienambinete. Conosco Fabrizio da moltio anni, lo considero un politico eccellente. Mi dispiace che in questa congiuntura non venga giocato dal PD per le primarie per la carica a sindaco. In un momento di grande crisi ci sarebbe veramente bisogno di un politico con le sue qualità.