La ripresa dell’attività dopo la pausa estiva ha portato interessanti novità nella vita della Corale “Jacob Arcadelt” di Chiusi, diretta dalla maestra Barbara Valdambrini.
In tutti e quattro i settori di cui si compone (soprani, contralti, tenori e bassi) sono stati infatti registrati nuovi arrivi: persone adulte ma anche i giovani, tanto che la formazione raggiunge ora le 25 unità.
Questa è la prova concreta che per cantare insieme basta desiderarlo e, in questo caso, presentarsi alle prove della domenica sera, dove si respira un clima piacevole e non mancano momenti distensivi.
Dal mese di settembre è iniziato lo studio di brani vecchi e nuovi del repertorio e da sabato 17 Novembre inizierà un calendario abbastanza fitto di impegni.
In quest’occasione la Corale si esibirà alle 21,15 al Teatro Mascagni di Chiusi nell’ambito delle iniziative per i 50 anni della manifestazione “Ragazzi in gamba”, insieme ad altre espressioni del volontariato culturale cittadino. Sabato 8 Dicembre nel pomeriggio è invece in programma un concerto nella Chiesa di Santa Maria della Pace, a Chiusi Scalo; sabato 22 Dicembre ancora il Teatro Mascagni ospiterà il concerto degli auguri offerto dalla Banca di Credito Cooperativo ai suoi soci, nel quale la Arcadelt si esibirà insieme alla Corale ed all’Orchestra Poliziane, sotto la direzione del maestro Luciano Garosi. L’indomani parteciperà, invece, ad una Rassegna pre-natalizia ad Allerona (Terni) e per Capodanno sarà ospite in Cattedrale nell’ambito del concerto tenuto dalla Banda cittadina, diretta dal maestro Roberto Fabietti.
* Presidente della Corale Jacob Arcadelt.
Al di là del legame affettivo che ho per questo gruppo, ho sempre apprezzato la qualità del repertorio che la Arcadelt propone, e l’esecuzione davvero eccellente che ne fa. L’abnegazione con cui questo gruppo di dilettanti lavora e si impegna, li porta a competere alla pari con corali molto più “rinomate”. Insomma, un’istituzione culturale a tutti gli effetti, capace di coniugare il rigore della preparazione con il divertimento di stare insieme. Se poi arrivano anche “i rinforzi” di nuove leve, si spera che il repertorio possa allargarsi ancora.