Rifiuti, approfondire per affrontare la nuova fase e imporre controlli

di Paolo Scattoni

Recentemente sono statio pubblicati alcuni articoli e numerosi commenti sul terma della raccolta dei rifiuti e quella del porta a porta in particolare.

Abbiamo dibattuto senza dati. L’unico elemento che ci è stato offerto è che Chiusi si posizione primo comune della provincia nella raccolta della differenziata che super ail 60%. la valutazione dei dati è importante anche perché la gestione del servizio sarà probabilmente riorganizzato a seguito della costituzione dell’ ATO rifiuti per la Toscana meridionale che comprende le province di Siena, Arezzo e Grosseto.

Per la gestione di questo nuovo ampio ambito è stata fatta una gara che è stata vinta dalla società Progetto6. la nuova società è partecipata dai partecipanti alle vecchie società provinciali come Sienambiente e COSECA e partecipanti vari come istituti bancari.In questo passaggio di cui molto poco sappiamo è importante conoscere i risultati del servizio di raccolta.

I dati di Sienambiente possono essere tratti dal suo sito ufficiale. Comune per comune vengono pubblicati i dati dal 2007 al 2012 (per Chiusi e alteri comuni ci si ferma al 2011). Per favorire il nostro dibattito è possibile sul blog trovare la situazione di Chiusi dal 2007 al 2011.Il primo dato che salta agli occhi è l’aumento della raccolta differenziata con il porta a porta. Dal

Percentuale della differeniata sul totale rifiuti

38% nel 2010 al 59% del 2011.

C’è anche stata una diminuzione complessiva dei rifiuti nel 2011, ma questo potrebbe anche essere dovuto non tanto a un’accresciuta responsabilità degli utenti, quanto piuttosto alla crisi economica che ha ridotto i consumi e quindi probabilmente anche i rifiuti.

Che cosa succederà con il nuovo ATO rifiuti? E’ difficile da dire, ma su questo dobbiamo confriontarci con la normativa regionale che penalizza pesantemente i comuni inadempienti e dare incentivi ai più virtuosi.  Per capire di quanto nell’un caso o nell’altro occorre studiare la normativa. Approfondimenti che dobbiamo fare anche nel blog.

Rimane però il problema fondamentale del controllo. Gaetano Rispoli ha posto il problema e fornito indicaioni normative che questo controllo consentono. E’ importante che la fase di messa a punto e approvazione da parte dei soci (quindi anche dei comuni) veda l‘inserimentio di meccanismi di partecipazione e controllo.

 

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5 risposte a Rifiuti, approfondire per affrontare la nuova fase e imporre controlli

  1. gaetano scrive:

    Ci sono delle differenze sostanziali,
    come ho detto in altre occasioni il sistema a cassonetti solitamente non supera il 40% mentre il porta a porta raramente scende sotto il 60%.
    Questa è la prima differenza.
    Poi si apre tutta un’altra partita sulla qualità della raccolta, che possiamo tutti immaginare che con il porta a porta è migliore e consente dei risparmi nella lavorazione dei rifiuti negli impianti post-raccolta.
    Poi c’è la sensibilizzazione che non ha prezzo, avere in casa una calendarizzazione per il conferimento delle tipologie di rifuito, è una cosa educativa e quindi utile.
    Quindi una valutazione solo monetaria è un po’ riduttiva.

  2. pscattoni scrive:

    Mi riferivo alle argomentazioni di Giampaolo (Tomassoni) in altri articoli sul porta a porta. Giampaolo in sostanza ha argomentato (se non ho capito male) che la raccolta tramite cassonetti, se ben fatta, dà gli stessi risultati del porta a porta. La domanda rigurdava se i risultati conseguiti con il porta a porta giustificano l’investimento.

  3. gaetano scrive:

    Scusa Paolo,
    puoi riformulare la domanda, non l’ho capita.

  4. pscattoni scrive:

    Gaetano, posso preparare una lettera per Fabrizio Vigni in cui posso citare anche tutto il dibattito avvenuto in Chiusiblog e il lavoro svolto da Legambiente.
    Spero anche che i dati su Chiusi messi a disposizione possano servire a rilanciare la discussione. Giampaolo (Tomassoni) metteva ad esempio in dubbio la opportunità del porta a porta. Gli aumenti conseguiti sono una risposta?

  5. gaetano scrive:

    Grazie Paolo per essere ritornato di nuovo su questo importantissimo argomento. Come ho detto precedentemente l’applicazione del comma 461 dell’articolo 2 della legge 244 del 2007 (Finanziaria Bersani), consente di intraprendere un percorso di partecipazione e controllo.
    Basta che qualcuno si prenda l’impegno di seguire questo percorso ed avere il benestare della società ad intraprenderlo.
    Ma chi li può contattare? Sembrano così lontani.

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