Timidamente, quasi in punta di piedi, sabato 17 e domenica 18 si è svolta la prima edizione del Festival nazionale della bellezza e dell’arte, organizzato dall’ Associazione <Ragazzi in Gamba> per concludere la 50^ edizione ed inaugurare una nuovo modo d’ intendere la rassegna.
L’ obiettivo principale è stato raggiunto perché nello Spettacolo delle eccellenze di sabato pomeriggio, grazie alle quattro migliori compagnie che hanno partecipato alla rassegna 2012, è apparsa la bellezza finemente coniugata con l’umanità e l’educazione. Ha iniziato l’ I.T.I.S Pacinotti di Taranto con <Aggiungi un posto in aula>, disinvolta, simpatica, accattivante commedia, inventata di sana pianta da ragazzi e professori, che ha lanciato il messaggio dell’accoglienza del diverso, considerato sempre come una risorsa, con il linguaggio fresco ed ironico di quella goliardia di una volta che oggi sembra non andare più di moda. Dal fare ironia e dal saper sorridere sui limiti e sulle caratteristiche degli studenti e degli insegnanti, è emersa quella comunità educante che il Preside Gennaro Esposito riesce magistralmente a creare in tutte le scuole che dirige.
E’ stata poi la volta degli alunni della scuola primaria dell’ I.C. di Brembate Sotto (Bg) che hanno presentato il lavoro teatrale <Ulisse … noi> da un’idea di Pierluigi Castelli e per la regia di Samuele Farina. Ed è apparso quel personaggio straordinario della letteratura mondiale che è Ulisse, prima quello eclettico di Omero, poi quello impavido alla ricerca della virtù e della conoscenza di Dante, nel cui naufragio si intravede, con l’ottica di Joyce, il naufragio della società contemporanea. Ed infine un Ulisse la cui massima avventura è l’uscita da se stesso per naufragare nel mare dolce dell’ amore. Come possono bambini di dieci anni rappresentare tutto questo? A questa meraviglia artistica ed educativa ci ha ormai abituati da ben 38 anni il regista e pedagogo Pierluigi Castelli, tra l’altro vice presidente nazionale dell’ Associazione, che sa far parlare come pochi il linguaggio del corpo, dei simboli, della musica, dei gesti, di parole studiate che si compenetrano in una catarsi di semplicità da tutti facilmente rappresentabile e fruibile.
Dal teatro alla musica con il concerto <Sud – Orff> della Prof.ssa Eliana Danzì e i suoi alunni della Scuola Media Vittorio Emanuele III di Palermo, straordinaria scoperta di questa 50^ edizione. Gli alunni sono 40, gli strumenti sono tutti percussioni, sia quelli classici che della strumentazione orff, le musiche sono per lo più originali arrangiamenti e invenzioni che esaltano i ritmi tipici della musica mediterranea e quella siciliana in particolare. Tutto, in questa originale esperienza, può diventare strumento musicale, anche le sedie e i banchi di scuola, se vecchi e rovinati ancora meglio, per arrivare fino al corpo, come i ragazzi hanno dimostrato nell’ ultimo, esaltante brano <Body – percussion>. Oltre all’aspetto musicale ha colpito quella che potremo definire perfetta <compenetrazione di anime> tra i ragazzi e la loro insegnante durante l’esecuzione. Fulgido esempio di come la musica possa riuscire non solo a dare vita alle cose inanimate ma a fondere le persone in unità e bellezza.
Il curriculum di questo gruppo è prestigioso: ha vinto molte volte il primo premio <Santuccio Percacciolo> di Mirto, anima musicalmente ogni anno la cerimonia palermitana in onore di Falcone e Borsellino, ha suonato al Politeama di Palermo, al Quirinale e per due volte in diretta su Rai1.
A completare questo mirabile mosaico è giunta la poesia dolce e soffusa del lavoro teatrale <Cenerentola> dell’ Associazione Famiglie Disabili di Castrovillari, per la regia di Dario De Luca. Conosciamo questa esperienza da tre anni e ne abbiamo apprezzato lo straordinario spessore artistico ed educativo. Non è una scuola ma un’ associazione che ha unito famiglie con persone disabili, è guidata da Tina Uva Grisolia, personaggio carismatico, ricco di passione, cultura ed umanità, che ha individuato nell’arte lo strumento principe per la valorizzazione della disabilità e l’esaltazione del disabile ed ha trovato nel regista Dario De Luca un’ adeguato interprete di questa avventura che si incastona ad arte nel contesto di Ragazzi in Gamba. Con un sapiente gioco di luci ed ombre, con la scelta di appropriati brani musicali, accentuando con intelligenza il contrasto tra la tracotanza sprezzante delle sorellastre e l’ingenua semplicità di Cenerentola, inventando il rito della spoliazione e della vestizione, Dario De Luca è riuscito a creare un clima sovrabbondante di pathos, a trasformare le diversità in ricchezza e ad esaltare la virtù somma dell’umiltà.
L’ assessore alla cultura di Brembate Sotto Sig.ra Ferrari, con tanto di fascia tricolore, e la Dott.ssa Giovanna Rossi, presidente della Fondazione Orizzonti d’arte hanno presenziato alla consegna delle targhe di <eccellenza artistica> alle quattro compagnie. All’inizio dello spettacolo ha fatto la sua significativa comparsa la redazione del TG dei ragazzi dell’ I.C. Graziano da Chiusi che ha intervistato i protagonisti e ripreso le fasi salienti dell’evento.
Dopo lo spettacolo organizzatori e artisti ospiti si sono ritrovati al Centro Parrocchiale dove quattro cuoche volontarie, che rispondono al nome di Giuliana, Simonetta, Donatella e Stella, avevano preparato una cena con piatti tipici della nostra terra, addolcita nel finale da un gentile omaggio delle <signore> della Corale Arcadelt. E dopo appena due ore il sipario del Mascagni si è aperto nuovamente sullo spettacolo <Chiusi Città d’arte>, ovvero un mosaico delle realtà artistiche di Chiusi. Per il canto corale in programma l’ormai affermata e prestigiosa Corale Arcadelt che ha presentato con la consueta maestria un ben articolato programma tra sacro e profano mentre la brillante ed originale SetteOttavi ha offerto un repertorio di accattivanti motivi tratti dalla canzonettistica internazionale e dalle colonne sonore di celebri film.
Per il teatro Semidarte ha presentato un significativo spaccato del suo ultimo lavoro <Bianco, rosso e nero> che ha riscosso un notevole successo mentre Francesca, Claudia e Mascia del gruppo Le coche e Virginia e Dante del Teatro d’improvvisazione hanno raccontato le loro esperienze artistiche. Tra una performance e l’altra è giunta la leggerezza della danza con l’ormai consolidata bravura delle allieve della Scuola di danza e balletto classico di Maria Janina Szatanik, dirette da Sonia Franceschini. La mattina di domenica le compagnie si sono ritrovate in Duomo dove la Scuola d’organo della Cattedrale di Massimiliano Grassi ha offerto un momento musicale organistico in cui tre ragazzi e tre ragazze di un’età compresa tra 11 e 12 anni hanno dato vita ad un programma breve ma suggestivo di musica sacra e profana che ha costituito un preludio musicale alla S. Messa dell’ artista che è seguita. Nella celebrazione il presidente Don Azelio Mariani, salutando i ragazzi in gamba, ha citato Sant’ Agostino per ricordare come la ricerca e la manifestazione della bellezza si collega con la ricerca di Dio. I momenti liturgici dell’ offertorio e della preghiera dei fedeli sono stati animati dalla partecipazione significativa dei rappresentanti delle quattro compagnie. Nel momento della distribuzione dell’ Eucaristia l’ attore e pedagogo del teatro franco – statunitense Francis Pardeillan ha eseguito un antico canto sacro di Abelardo.
Tutti poi in Piazza Duomo dove tamburini e sbandieratori delle Contrade e dei Terzieri e la Compagnia d’armi <Santaccio da Chiusi> hanno offerto uno spettacolo breve, piacevole e molto apprezzato dai presenti. Il Festival si è concluso subito dopo quando si è alzata verso il cielo la mongolfiera della speranza con il suo messaggio di bellezza. In conclusione molti sono stati gli aspetti positivi come la partecipazione di dieci associazioni artistiche locali, la cena comunitaria e soprattutto il fatto che i pochi chiusini presenti allo spettacolo di sabato pomeriggio hanno notevolmente apprezzato, Francesco Storelli in prima fila, il livello artistico degli spettacoli di <Ragazzi in Gamba> e d’altra parte le compagnie provenienti da fuori, nella cena, nello spettacolo della sera e nelle manifestazioni della mattina hanno visto, forse per la prima volta, una Chiusi viva e presente. La mancanza del pubblico locale ed una sorta di diffusa indifferenza verso questa iniziativa costituiscono l’aspetto negativo di questa novità d’autunno. Molte le cose da rivedere e da correggere ma rimane la bontà dell’ idea di valorizzare, nel periodo autunnale, il festival nazionale insieme alle realtà artistiche locali. Concludo questa lunga cronaca con il messaggio che, domenica mattina, abbiamo lanciato in cielo da Piazza Duomo.
E’ un testo di Nicolas Kasabilas, teologo bizantino del XIV secolo, che è stato il proclama del 2010 e costituisce un’ardita e suggestiva riflessione sulla bellezza: “Uomini che hanno in se’ un desiderio così possente che supera la loro natura e bramano e desiderano più di quanto all’uomo sia consono aspirare, questi uomini sono stati colpiti da un raggio ardente della bellezza. L’ampiezza della ferita rivela già quale sia lo strale e l’intensità del desiderio lascia intuire Chi sia colui che ha scoccato il dardo. La bellezza ferisce ma proprio così richiama l’uomo al suo destino ultimo”.
Tutti coloro che hanno partecipato a questa prima edizione del festival della bellezza, sia locali che provenienti da fuori, hanno in comune il fatto di essere stati colpiti, in un tempo remoto o recente e in situazioni molto diverse, da questo raggio ardente della bellezza. In questo tempo di crisi è doveroso intravedere uno spiraglio di salvezza. E alla luce dell’ affermazione di Kabasilas si può meglio comprendere e giustificare anche l’altra pretenziosa di Dostojevskij quando proclama, appunto, che “la bellezza salverà il mondo”.
Un altro esempio delle tante eccellenze di Chiusi, a tutti i livelli………..eppur Chiusi non decolla. Mah!
il link per vedere il video del TGR speciale festival della bellezza e dell’arte
http://youtu.be/E2mxsMbhMHQ