Ai signori del Comune: la pubblica amministrazione è un’altra cosa

di Paolo Scattoni

Prima di tutto le mie scuse a Romano Romanini. Lo avevo invitato ad essere con me oggi in Comune per studiare la variante al PRG per il potenziamento dell’impianto di depurazione Bioecologia spa, collocato nell’area dell’ex centro carni. La variante è stata adottata giovedi scorso e la relativa delibera può essere letta nel sito dell’albo pretorio on line del Comune. Per fortuna Romano non ha sprecato un giorno di ferie, infatti gli elaborati di quella variante non me li hanno fatti vedere.

E pensare che mi ero preparato. Ero andato sabato a chiedere presso l’ufficio urbanistica del Comune. La responsabile architetto Viti, con la gentilezza di sempre, mi aveva detto che la cosa non poneva problemi, ma lei non era disponibile a darmi udienza perché impegnata in un sopralluogo per il Piano Strutturale. Mi invitava pertanto a rivolgermi al garante per l’informazione dott. Mazzini. Vado, ma l’ufficio è chiuso. Busso allora alla stanza accanto, quella di una funzionaria addetta all’ufficio del sindaco. Le rivolgo la richiesta. Mi chiede di aspettare, va a consultarsi e mi riferisce che avrei dovuto formulare una domanda scritta.

Ovviamente la necessità della richiesta era dubbia. La delibera di adozione è all’albo pretorio, gli allegati, gli elaborati della variante, sono parte integrante della variante stessa e quindi accessibili a tutti, proprio a tutti, di chi passa, come se fossero appesi nell’atrio del Comune. Comunque la funzionaria addetta è molto gentile, non mi sembra opportuno insistere e scrivo la domanda che consegno al protocollo.

Ieri telefono al vicesegretario e chiedo se l’accesso agli atti è possibile e mi dice che lo è da subito.

Così questa mattina nell’orario di apertura degli uffici mi reco dal vicesegretario. Era fuori stanza, vado di nuovo dalla signora addetta all’ufficio del sindaco che mi riceve con la usuale gentilezza. Mi conferma che sono autorizzato a visionare la documentazione. Cosa che mi accingo a fare immediatamente. Dopo un po’ la signora riceve una telefonata che lei poi mi riferisce. Verranno il vicensindaco (di cui non mi ricordo il nome) e l’assessore Juri Bettollini per comunicarmi che non posso esaminare gli atti. La vedo molto contrariata e quindi interrompo. Arrivano i due che mi comunicano che non posso esaminare la documentazione in quanto non avrei seguito la procedura corretta (un modulom specifico previsto dal regolamento sull’accesso agli atti). Faccio loro presente che non hanno alcun diritto di intromettersi perché la responsabilità dell’albo pretorio e degli archivi in genere, è del segretario comunale e non dei politici membri di giunta. Insistono nella loro posizione. Non mi resta che andarmene. Segnalo la vicenda in forma scritta alla locale stazione dei carabinieri.

E’ di qualche utilità aggiungere un commento sulla vicenda? Io penso di si. Posso capire che essere catapultati improvvisamente dalle battute di caccia al cinghiale a un assessorato può creare qualche scompenso. Forse però cercando bene un simil Bignami di diritto amministrativo da qualche parte lo trovano. Studino perché se continuano così è probabile che qualche boccatone procedurale o politico prima o poi lo trovano.

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18 risposte a Ai signori del Comune: la pubblica amministrazione è un’altra cosa

  1. Bentornata a Cecilia Lucenti con la quale sono perfettamente in sintonia. Facciamoci sentire!!!
    Gisella Zazzaretta

  2. Tiziana Marroni scrive:

    Concordo perfettamente con Gisella Zazzaretta:é indispensabile che l’informazione sia continua e capillare.
    Res Publica per questo era nata ed ora, ad elezioni avvenute, deve riprendere la sua funzione di controllo ,confronto e divulgazione. Circa la nuova amministrazione, per quello che ho potuto vedere,c’è tanta disorganizzazione ed inconpetenza.Si parla per slogan, ma la concretezza per ora non appare.

  3. clucenti scrive:

    Certo, infatti i programmi elettorali sarebbe meglio rileggerli dopo le elezioni per chiedere conto ai partiti di quanto hanno promesso. Mi aspetto quindi che l’assessore Micheletti si comporti di conseguenza e, se questi punti programmatici verranno disattesi, ne tragga le conseguenza politiche. Comunque, propongo quanto prima una ri-lettura pubblica dei programmi elettorali per chiedere conto ai partiti – esistono ancora? – di quello che hanno promesso in modo così solenne a quelli che prima erano gli elettori ma che ora sono i cittadini.

  4. lucianofiorani scrive:

    Tutto vero quello che riporta Cecilia Lucenti, però ormai le elezioni sono passate e i buoni propositi sappiamo benissimo che fine fanno.
    Tanto più se l’assessorato è stato assicurato.

  5. clucenti scrive:

    “Trasparenza degli atti amministrativi, anagrafe degli eletti, Question time ed Assemblee Pubbliche ad intervalli regolari, Albo pretorio aperto sino a sera. Riprese video e registrazioni delle sedute del
    Consiglio Comunale. Utilizzo Chiusi Informa con spazi lasciati alle diverse forze politiche. Commissioni consiliari e Consulte aperte ai cittadini, alla società civile ed alle associazioni per temi e controllo dei servizi.”
    Quanto sopra si trova all’inizio – come giusta premessa – del programma elettorale di SEL. http://www.programmaperchiusi.it

  6. I cittadini hanno il diritto di essere informati su ciò che avviene in amministrazione comunale, hanno il diritto di essere ascoltati e di mettersi a confronto. A mio parere, da come si sono svolti i fatti in questo primo mese abbiamo um’amministrazione comunale che ha paura dell’ascolto, del confronto e dell’informazione e che non si metterà mai al servizio dei cittadini, come tanto sbandierato in campagna elettorale. Dobbiamo quindi attivare nuovamente il comitato RES PUBLICA perchè diventi “la voce dei cittadini”. Ci stanno continuando ad imbrogliare e pertanto dobbiamo diventare, usando le parole do Gigi Fosci, tanti gatti atttaccati ai cog……..
    GISELLA ZAZZARETTA

  7. pscattoni scrive:

    x Giampaolo (Tomassoni) Ovviamente non sono così ingenui da negare l’accesso in assoluto. Quello che dicono è: fai domanda in apposito modulo e poi vedrai il tutto entro trenta giorni. E’ però altrettanto evidente che se ti fanno arrivare dopo trenta giorni mettono in forse un eventuale ricorso al TAR che deve essere presentato entro sessanta giorni dalla pubblicazione all’albo pretorio. Quello che però in questo caso non si considera è che se la documentazione è all’albo pretorio deve essere disponibile IN FORMA COMPLETA.
    C’è poi da dire che se l’addetta ha già messo a disposizione vuol dire che la cosa è possibile. Il ritardo fino a trenta giorni è giustificabile soltanto per motivi organizzativi: gli impiegati hanno altre priorità.
    Questo ci induce a dare un giudizio politico: la trasparenza non fa piacere a chi è al governo nel nostro Comune.


  8. Carlo Giulietti:

    Oltretutto il gesto è stato compiuto nei confronti di un persona, attento, ma assolutamente privo di interessi personali, se non quelli che dovremmo condividere tutti noi chiusini […]

    Non si potrebbe negare l’accesso a quegli atti nemmeno se la persona avesse degli “interessi personali” nella materia. Anzi, a maggior ragione dovrebbe potervi accedere.

    L’amministrazione non può fare dei distinguo tra “buoni” e “cattivi”: non gli compete ed è lì appunto per garantire che l’attività pubblica sia trasparente ed accessibile a tutti.

  9. Carlo Giulietti scrive:

    Arrivo tardi , ma non posso non solidarizzare con Paolo(Scattoni) per l’accaduto.
    ….la necessità della richiesta era dubbia. La delibera di adozione è all’albo pretorio, gli allegati, gli elaborati della variante, sono parte integrante della variante stessa e quindi accessibili a tutti, proprio a tutti, di chi passa, come se fossero appesi nell’atrio del Comune…..

    Se effettivamente le cose stanno così e mi parrebbe anche ovvio, pur senza sapere quasi niente di questo tipo di atti (ma mi pare di essere in buona compagnia) e se la sequenza della vicenda è quella descritta e non vedo come mettere in dubbio la parola di Paolo,

    …chiedo se l’accesso agli atti è possibile e mi dice che lo è da subito…..Mi conferma che sono autorizzato a visionare la documentazione……

    mi permetto quantomeno di pretendere, che qualcuno dei diretti interessati dia una giustificazione all’episodio. Non a me, ma tutti i cittadini che questa amministrazione rappresenta, dal momento che, della trasparenza e della partecipazione ha fatto la propria bandiera elettorale.
    Oltretutto il gesto è stato compiuto nei confronti di un persona, attento, ma assolutamente privo di interessi personali, se non quelli che dovremmo condividere tutti noi chiusini, e delle cui competenze ed esperienze, io amministratore, pagherei per servirmi.

  10. pscattoni scrive:

    Luciano (Fiorani) a me pare evidente. Leggendo la delibera (anche senza gli allegati) si capisce che dietro ci sono suggerimenti sapienti. Vogliono far passare la cosa come opera pubblica. Ma pubblica di che? la società bioecologia è una SPA posseduta al 100% da Sienambiente la quale però è una società mista (c’è dietro anche capitale bancario). Così Chiusi “ospita” un impianto (loro dicono opera pubblica) che tratta merda proveniente da tutta Italia e i proventi poi vanno ai soci di Sienambiente. Chiusi che ci guadagna? Nada de nada. Il tutto cucinato con una procedura di dubbia legittimità senza Valutazione Ambientale Strategica e soprattutto senza la partecipazione dei cittadini. Questo emerge sempre più chiaramente dalle nebbie artificiali costruite intorno a questo procedimento “amministrativo”. Allora facendo 2+2 si spiega quello che mi è accaduto ieri. Comunque sto studiando e spero di inviare un articolo sul blog con qualche ulteriore considerazione.
    Ma i consiglieri di maggioranza e di opposizione avranno capito quello che hanno votato?

  11. X Fiorani.

    Ah, quello senz’altro: lo dicano pure queli…

    Si legga pagina 7 del verbale del Consiglio (http://www.mapweb.it/chiusi/albo/getDoc.php?f=documenti/allegato1309173119.pdf):

    “Il Consigliere di maggioranza Annulli Gianluca dice che […] C’è consapevolezza che si tratta di attività che presenta dei pericoli, ma considerato che molti enti intervengono a tutela dei vari interessi che sono in ballo, dà un minimo di sicurezza. […]”

    Non s’è capito bene se gli interventi degli enti sono a tutela degli interessi o della salute, ma tant’è…

  12. lucianofiorani scrive:

    Secondo me sulla questione Bioecologia c’è anche dell’altro, non solo arroganza e inesperienza. Ho la sensazione che sulla vicenda si siano spesi ambienti non del nostro comune.
    Insomma credo che bisognerà guardare con più attenzione anche verso Siena.

  13. marco lorenzoni scrive:

    Ribadisco: se continuano così come hanno cominciato (perchè hanno appena cominciato) andranno davvero poco lontano. A Fulvio Barni & C.: Attrezzatevi amici della Primavera perchè se il buongiorno si vede dal mattino, nel primo pomeriggio si rivota…

  14. marco lorenzoni scrive:

    C’è stato un altro sindaco in passato che al sottoscritto (“in particolare al sottoscritto”, mi fu riferito dalla gentile funzionaria, perchè ero “persona indesiderata” nelle stanze del Comune) non consentiva l’accesso agli atti neanche dietro presentazone di appposita domanda… Così aveva deciso il capataz, e anche io, come Paolo, mi rivolsi un giorno ai Carabinieri, la funzionaria contrariata si mise pure a piangere… Gli atti quella vola li ottenni, ma in seguito è sempre stata la stessa cosa… Vedo che la storia si ripete. Ma i Bettollini & C. non erano quelli nuovi, giovani, aperti… Dov’è la novità?

  15. Non posso che porre di nuovo la domanda chr faccio da tempo, l’ultima volta è stata quando hanno impedito di parlare con il progettista del piano strutturale: MA CHE HANNO DA NASCONDERE?
    Un tale impegno lascia intendere che sotto ci siano cose grosse!

  16. La prossima volta ci andrei in compagnia di qualcuno, Paolo: loro erano in due apposta…

    Già che ci sei, datti una sfoltita alla barba ché cosí rischi di sollericar loro l’istinto venatorio. 🙂

  17. fulvio barni scrive:

    Dalla campagna elettorale secondo Stefano Scaramelli

    Lettera ai concittadini:

    Cari concittadini,
    la fase storica che stiamo vivendo è complessa e richiede efficienza, (però ‘un si pò avé’ sempre lo Scattoni Paolo tra piedi, noi ci s’ha da lavorà’ èh,) novità e concretezza (la novità e la concretezza sta nell’avé’ cacciato lo Scattoni Paolo dal Comune). In questo contesto la mia candidatura è un segnale di rinnovamento della classe dirigente (Lo Scattoni Paolo mica l’aveva mai cacciato nessuno dal Comune, c’è voluto un bel rinnovamento pe’ fallo), una sfida volta a definire un’azione amministrativa aperta al confronto democratico, ( meno che co’ lo Scattoni Paolo, però, èh, che vòle mette sempre becco dappertutto) trasparente ( trasparenza va bene, ma lo Scattoni Paolo vòle vedé tutt’i fogli che ci so’ ‘n Comune!), serena, finalizzata a creare un legame sincero e corretto con una città (escluso lo Scattoni Paolo che viene sempre in Comune a rompe’ i co…) alla quale sono legato per amore e senso di appartenenza (lo Scattoni Paolo, no, quello ‘un m’appartiene. Tenetevelo voi).

  18. lucianofiorani scrive:

    Questa vicenda ha tutte le caratteristiche per passare alla storia come l’impronta della nuova amministrazione rispetto al tanto sbandierato nuovo corso su trasparenza e partecipazione. Forse invece, avendo vinto le elezioni, pensano di essere diventati i padroni della città.
    Nello specifico c’è da aggiungere che sono stati sfortunati perchè Paolo Scattoni su questioni del genere non solo è preparatissimo ma è anche assai tenace e non molla l’osso facilmente.
    Tanti anni fa quando (Paolo Scattoni) entrò in Consiglio comunale il commento di un vecchio comunista, il compianto Gigi Fosci, fu: “Hanno fatto la loro, ora per cinque anni avranno un gatto attaccato ai cog…..”

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