Sono stata in comune a verificare la verbalizzazione e con mia grande sorpresa e vorrei dire forte malessere, mi e’ stato riferito dal segretario che la verbalizzazione e’ solo una sintesi del voto finale.
Ovviamente ho vivamente protestato, affermando che, personalmente, non approvero’ mai il verbale se non verra’ integrato con una mia dichiarazione che ho intenzione di inviare quanto prima, essenziale alla comprensione delle motivazioni che hanno portato alla decisione proprio del voto finale.
Ritengo che le motivazioni siano importanti per giustificare certe prese di posizioni e consentire, eventualmente, nel futuro, rettifiche, cambiamenti in linea con nuove circostanze.
Mi confermo, pero’, nell’idea di una, per il momento, impossibilita’ di dialogare in modo non solo democratico ma soprattutto efficace per la comprensione e la correttezza dei fatti e delle idee espresse.
Non so se sara’ opportuno (o si potra’) introdurre un altro sistema di verbalizzazione ma imparando e prendendo spunto da precedenti forme poste in essere da “consiglieri sicuramente piu’ esperti e preparati della scrivente”, da ora in poi, dettero’ quanto dovra’ essere riferito dei miei eventuali interventi.
Mi spiace ma, in questo caso, non abbiamo iniziato bene e se il buon giorno si vede dal mattino …
Il problema é che il confine tra legalità ed abuso é in questo caso troppo labile per essere chiaro (almeno per me). Quindi secondo me dobbiamo esporci al rischio di un po’ di cirrosi epatica perché sia chiaro che l’atteggiamento mostrato dalla maggioranza é perlomeno poco sostenibile politicamente e che c’é una componente della cittadinanza che auspica un modus amministrativo diametralmente opposto.
Se poi si vorrà passare a forme dirette di protesta, saranno piú chiari i motivi.
potrei dire che concordo con alcuni degli interventi ma servirebbe a poco, se le nefandezze che stà compiendo la maggioranza sono legali allora si tratta di mettere in azione tutte le forme di protesta politica che possiamo pensare (io sarei per atteggiamenti molto concreti tipo un bel gruppo di cittadini che manifesta il proprio schifo al prossimo consiglio comunale in maniera sonora), se gli atti sono illegali c’è una sola via che è quella delle denunce, “ci sarà pure un giudice a Berlino!” Il resto sono tutte chiacchiere da alcolisti anonimi che a me personalmente logorano solo il fegato.
Perfettamente d’accordo con Romano (Romanini). Io estenderei l’invito anche ai consiglieri di maggioranza 🙂
Come pure inviterei tutti i consiglieri a pensare a una interrogazione sulla vicenda che mi riguarda. Non è un problema soltanto mio. Tutti debbono avere accesso alle delibere COMPLETE pubblicate all’albo pretorio perché possano essere subito esaminate.
Le condizioni per l’accesso all’archivio sono altra cosa e comunque l’eventuale rinvio di trenta giorni dovrebbe essere ben motivato.
Propongo che i consiglieri di minoranza presentino un odg per l’istituzione della ripresa televisiva libera e la sua altrettanto libera divulgazione. Se non dovesse essere approvata allora si passerà ad un’ istanza popolare con sottoscrizione, così sarà possibile soddisfare anche la funzione esponenziale di 1.5^n dove n è dato dal numero delle firme raccolte. Scongiurate le iterazioni di brigantaggio e garantito il rispetto delle regole democratiche (a meno che non si vogliano considerare briganti i cittadini che firmano….) sono sicuro che la spunteremo!!!!!
Male non fare paura non avere. Ma poi, che faranno? ispezioni corporali a consiglieri e pubblico per capire se qualcuno nasconde un ipod nelle mutande?
L’URSS mi dicono sia finita. Che fanno una rappresentazione storica per ricordarne i fasti e i metodi?
No, Paolo. Così si entra in un circolo vizioso, perché per te queli sono i briganti, per queli sei te. Quindi a un brigante l’altro risponde con 1.5 briganti, ai quali i primi rispondono con 2.25 briganti, quindi con 3.375 briganti… E così via, con funzione esponenziale di 1.5^n, dove n è il numero di iterazioni di brigantaggio.
Nòe. Non concordo. Rispetto per la forma ci vuole. L’hai detto tu, ricordi?
A me che sono di formazione cattolica hanno insegnato che non sempre l’obbedienza è una virtù. Di fronte a queste assurde resistenze ed evidenti violazioni di legge
sulla trasparenza si può anche pensare a una riproduzione pirata. Come diceva Pertini: a brigante, brigante e mezzo.
Il problema non è quale mezzo usare – io per esempio registro spesso l’audio utilizzando la videocamera – ma togliere il vincolo procedurale che non permette alle sedute di essere registrate. Bisogna concentrarsi su questo aspetto e rimuovere quanto prima questo divieto.
Una volta permesso – magari in un primo momento- solo ai Consiglieri comunali di poter registrare le sedute, essi utilizzeranno poi il dispositivo tecnico a loro più idoneo per questo tipo di documentazione.
Ero presente all’ ultimo consiglio comunale. Posso assicurare che per chi segue la politica non si è trattato di uno stanco rito. Si sono potute toccare con mano diverse culture politiche. Le stesse questioni trattate erano di grande interesse. Credo ci siano gli elementi per fare delle sedute consiliari di Chiusi un “evento”. Chi si intende di comunicazione e di media dovrebbe metterci sopra gli occhi! Secondo me si tratta di un “prodotto televisivo” che tira e che, opportunamente confezionato e valorizzato si può vendere molto bene.
Tanti anni fa per la mia tesi di dottorato ho dovuto consultare verbali di consiglio degli anni ’60. La verbalizzazione era perfetta. Sembrava di esserci stati in quei consigli. Quasi per caso ho avuto modo di conoscere il verbalizzante. Si chiamava, se non ricordo male, Dell’Agnello. Una persona molto esile che per contrasto gli era stato dato il soprannome di “Quintale”. Gli dissi che avevo molto apprezzato il modo in cui aveva steso il testo dei verbali. Lui mi disse con grande naturalezza che così si debbono fare.
In anni recenti è stato stabilito, credo per legge, cla verbalizzazione debba essere una sintesi di larga massima. Questo ovviamente richiede attenzione da parte dei consiglieri che credo possano far allegare integrazioni in sede di approvazione nella seduta successiva.
Io però direi che cambia anche la prospettiva. Non ci si può più permettere votazioni, come in questo caso, lasciando le sfumature ai verbali. Anche per questo ho criticato la votazione di astensione su Bioecologia del gruppo Primavera.
Per quanto riguarda la ripresa mi chiedo: non si potrebbe in attesa di una decisione registrare con un semplice IPod e mettere la registrazione sonora a disposizione. Anche in questo sito.
In effetti un verbale non puó rendere il quadro della situazione in cui si è presa una certa decisione, nè dei toni che vengono usati. Credo che bisognerebbe dare la possibilità di assistere al consiglio ad un maggior numero di cittadini possibile. Bisogna far pressione sull’amministrazione per la messa online delle riprese dei consigli, cosa fattibilissima a costi modesti e, tra l’altro, fortemente sbandierata in csmpagna elettorale. a meno che….. Finita la campagna elettorale…. La tanto proclamata partecipazione non sia tornata ad essere un fastidio. Da questo punto di vista le disavventure di Paolo Scattoni sono un sintomo preoccupante.
Credo che il sistema migliore per non perdere neanche una battuta degli interventi sia la videoregistrazione e successiva immissione on line dello svolgimento del consiglio comunale, in modo che anche i cittadini possano rendersi del comportamento dei consiglieri e degli assessori. Come del resto era previsto nel programma elettorale della Primavera di Chiusi.