Consiglio su Palazzo delle logge: qualcosa deve essere successo

di Paolo Scattoni

Consiglieri al completo, il pubblico invece sparuto. Evidentemente lo show berlusconiano a Servizio pubblico ha indotto altri a partecipare. Sono andato perché incuriosito all’inizio dal punto quattro: “Piano delle alienazioni e valorizzazioni del patrimonio immobiliare comunale per l’anno 2013. Variante agli strumenti urbanistici”   e poi dal sesto punto “Piano di alienazione e valorizzazione del patrimonio immobiliare per l’anno 2013 appena 24 ore prima. Nessuna indicazione di variante.

E infatti la variante al piano non c’è più perché il punto viene ritirato. Nessuna motivazione, nessuna richiesta di chiarimento da parte dei consiglieri. Nella discussione del punto aggiunto all’ordine del giorno emerge qualche cosa. Il sindaco riferisce che non c’era alcuna intenzione di utilizzare il palazzo delle Logge per residenze. Stessa presa di posizione negli interventi dei consiglieri di maggioranza. E allora perché si voleva una variante al Piano Regolatore in questo senso? Nessuno lo spiega e nessuno lo chiede.

Si capisce però che il percorso non deve essere stato del tutto tranquillo. Infattioemerge che ci sono stati contatti con la Regione ancora in mattinata. Il capogruppo di maggioranza Brilli legge il suo intervento che appare chiaro essere stato il risultato di una mediazione non semplice.

L’assessore e consigliere SEL Micheletti sottolinea come questa decisione sia stata definita “nelle ultime ore” e la relazione Brilli è il risultato di Una mediazione “fra vari punti di vista“. E quindi il bando per la locazione del Palazzo (che secondo ilSindaco dovrebbe andare alla prima metà di febbraio) dovrà passare “per un passaggio politico nella nostra coalizione”.

La minoranza, come abbiamo detto, ha sorvolato sul ritiro del punto sulla variante. La critica rigiuarda la mancanza di un disegno unitario per le proprietà comunali e si opera per tenativi improvvisati. Assai ragionevole in questo senso l’osservazione del consigliere Barni della Primavera. In passato si è spesso parlato di iniziative per la ricerca e dell’alta formazione in collaborazione con  le università, soprattutto nel campo dell’archeologia. Quella ipotesi cade definitivamente se gli edifici di prestigio (ma forse il Palazzo delle logge rimane l’unico, NdA) vengono utilizzati per altre funzioni.

Alla fine la delibera è passata con nove voti favorevoli e quattro contrari.

Rimane da fare una valutazione sul metodo. C’è stato evidentemente un dibattito interno a  ciascuna delle forze di maggioranza e opposizione. Perché deve rimare chiuso nelle segrete stanze? Non sarebbe meglio portare questi temi fra la popolazione?

Che cosa è successo fra la delibera di giunta del 17 settembre e la decisione di adottare una variante al PRG e la marcia indietro proprio a ridosso del consiglio? Vogliamo fare un ragionamento sui risultati del famoso bando? Pochissimi giorni sotto le festività hanno come previsto determinato la partecipazione al bando. Salvo un’immobiliare del salernitano, il che ci fa ben sperare sulla dinamicità e attenzione delle imprese meridionali.

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