Monte dei Paschi e politica: l’arroganza di un sistema

di Luca Scaramelli

Credo che tutti sappiano delle dimissioni del presidente dell’Abi Mussari a seguito dei nuovi sviluppi emersi riguardo la “disinvolta” gestione del Monte dei Paschi”, con ulteriori buchi di centinaia di milioni che si aprono nel bilancio della banca a seguito della scoperta di opeazioni in derivati con la banca giapponese Nomura.
A fronte di queste vicende il candidato sindaco ed ex sindaco di Siena Franco Ceccuzzi secondo quanto riporta un articolo sul sito di repubblica ha chiesto che il nuovo management della banca intraprenda un’azione di responsabilità contro la passata gestione, per  le “ipotesi di gravi irregolarità che stanno emergendo”.
Così ha detto invece il presidente della Provincia di Siena, Simone Bezzini: “Auspichiamo venga fatta chiarezza sulle vicende e sulle eventuali responsabilita,  oggi emerge con forza quanto lo scorso anno fosse urgente il rinnovamento”.
Mi chiedo, ma questi signori sono arrivati con una navicella da Marte la notte scorsa?
E l’ottantuno percento dei votanti del PD alle primarie che ha candidato di nuovo Ceccuzzi alla guida di Siena in che mondo vive, ma davvero possono questi signori avere l’arroganza di candidarsi a rappresentare una alternativa credibile?

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10 risposte a Monte dei Paschi e politica: l’arroganza di un sistema

  1. D’Alema? Strano: in tutte le trasmissione di Report su MPS non ne hanno mai fatto “minzione”…

  2. Dietro MPS e gli intrallazzi c’è D’Alema che non mi pare un pivello.
    Se poi la politica senese non riesce (o non vuole o non può) esprimere personaggi in grado di controllare l’operato dei manager, passi la mano. In ogni modo ora il problema è di tutti gli italiani. Consiglio la lettura dell’intervista di Camilla Conti a Pierluigi Piccini su Il Fatto odierno.

  3. Che nella vicenda MPS ci siano delle responsabilità politiche è fuori dubbio. Ma voi pensate davvero che i “politici” senesi, del calibro dei noti compagnucci, fossero a conoscenza e all’altezza di comprendere (tecnicamente) le operazioni del management che ne hanno determinato il declino a partire da Antonveneta…fino ai derivati tossici? Ma fatemi il piacere….

  4. carlo sacco scrive:

    Caro Luciano,il problema è sempre quello fondamentale dell”ingaggio dei servi che la politica del padrone produce e che pesa sul piano dei numeri.Questi di oggi nel bailame che hanno provocato e dove sguazzano liberamente hanno la faccia tosta di fare anche gli indifferenti.Ma è la stragrande maggioranza della gente che glielo permette quando è chiamata a decidere col sistema delle deleghe senza curarsi e capire cosa è stato e sarà prodotto.Il fondamento di tale mentalità è la linfa di cui abbisognano i veri padroni che hanno fatto del moderatismo e del trasformismo la loro battaglia non da adesso.E questo ha costituito il cemento politico dell’Italia e di come è fatto il popolo italiano. Fra il PD o Monti tanta differenza non c’è,proprio per natura di costituzione e di pensiero anche se a noi non si vergognano di farci vedere e sentire le dichiarazioni di presa di distanza di questo nei confronti dell’altro e per buttarci il fumo negli occhi che serve a loro.
    Un amico da sempre democristiano mi ha detto tempo fa una frase che chiarisce benissimo gli intenti ed i programmi di tale politica:ciò che incarna il PD è il sentimento profondo di come pensa l’80% del popolo italiano.Ne sfido molti a dargli torto.

  5. luciano fiorani scrive:

    Il signor Ceccuzzi che ora chiede sia fatta luce sulla gestione Mussari del Monte dei paschi è stato (racconta Ascheri) testimonio di nozze dell’ex gran capo.
    E Bersasni se ne esce con la battutina: Che c’entra il Pd con la banca?
    Un partito che ha combinato quello che è sotto gli occhi di tutti negli ultimi dieci anni a Siena e in Provincia dovrebbe essere cancellato da queste terre e invece continua a goverbare nella quasi totalità delle amministrazioni comunali, delle associazioni, delle società pubbliche e via discorrendo.
    Sono d’accordo con Carlo Sacco: il problema non è il Pd, Mussari o Ceccuzzi; sono gli abitanti di queste terre che si sono rivelati non cittadini, ma servi della gleba fedeli al detto “Francia o Spagna purchè se magna!”.
    Il guaio è che, come ricordava Tabucchi, quasi sempre i servi quando cade un padrone ne trovano subito un altro.

  6. In risposta all’ultima domanda dello Scaramelli…si’ questi signori possono avere l’arroganza di candidarsi…..La Politica, nel nostro Paese, è morta da un pezzo, le è succeduta quel che noi chiamiamo comunemente ‘mafia’, per cui, in questo contesto, l’arroganza la fà da padrone, è inutile continuare a parlare di ‘politica’, punto e basta.

  7. MPS è stato uno dei maggiori finanziatori delle imprese di Berlusconi, dalla STANDA a Milano2. Di che stiamo parlando, politicamente?

  8. carlo sacco scrive:

    Paolo,questo è un elastico in gomma che dove lo tiri arriva,proprio perchè le strutture del
    ‘sistema” si autoproteggono appoggiandosi sul sistema stesso che hanno creato.Tu dici che
    ”io ci faccio rientrare tutto”,ma di fronte a queste cose quando dico che la sola cosa che possa spazzar via tutto questo sia una Rivoluzione,non intendo tanto i forconi in piazza( anche quelli quando serve a cambiare andazzo)ma è il sistema dei partiti per così com’è che va interamente riformato.Ma se
    le riforme le fanno gli stessi che producono tutto questo probabilmente l’unica cosa che siamo destinati a vedere nel nostro futuro è l’immobilismo e quindi la recessione più pronda.Il sistema clientelare ha pervaso tutto ed marcio anche il popolo che vota !Fino a qualche anno fa credevo che il sistema politico non ostante le discrasie non comprendesse le negatività della gente e vedevo la gente stessa che non si meritasse i governi che aveva.Ora
    ho cambiato opinione: il sistema produce i vari Berluschini e Berlusconi, ma si determina questo perchè la gente è questa.E c’è chi l’ha capito da un pezzo ed ancora insiste (vedi Casini per esempio),ma il perchè lo si capisce bene.E’ sempre un fatto egemonico-culturale quello che tiene una società insieme,ma che può anche decretare la sua fine.

  9. pscattoni scrive:

    concordo con Luca (Scaramelli), siamo di fronte a alla resa dei conti di un inganno colossale che è durato sin troppo. Ho sentito bersani ed altri esponenti del PD dire che la colpa di tutto deve addebitarsi agli amministratori. Ci sono invece responsabilità politiche evidente. Qui abbiamo scritto del “groviglio armonioso” più volte. Nel groviglio la componente PD c’è ed è innegabile. Certi critici di ieri e di oggi, però, dovrebbero vedere se ne sono del tutto immuni. Renzi durante le primarie ha utilizzato l’arcomento MPS contro Bersani. Poi nelle parlamentarie il candidato renziano di Siena era uno che il groviglio, quando uscì il primo articolo del Fatto, diceva che lui il “groviglio” non lo percepiva. Ho l’impressione che il fenomeno e gli interessi erano molto più pervasivi di quanto si possa immaginare.

  10. carlo sacco scrive:

    Non è da credere più ormai da tempo alle parole che dicono,nessuno escluso ed i risultati si vedono.Vertici politici a parte, che meriterebbero se vivessero in altri luoghi ben altre destinazione degli scranni che ricoprono, una volta proprio sul Blog scrissi -riferito a coloro che li votano ed alla maggior parte della popolazione-che l’Italia è un grande paese che contiene in se ogni opera d’arte,ogni ingegno della mente umana e la storia come nessun paese al mondo ha avuto,ma il cemento che tiene insieme queste cose è l’ignoranza !E la spiegazione di questo non è che non ci sia: C’è !! Ed ormai l’avrete capito fino allo sfinimento come io la pensi sulla formazione delle menti e delle coscienze degli Italiani,e su quale sia la condizione che ha influito su tutto questo.A chi dice che parlo sempre di”massimi sistemi’ e che ci faccio rientrare tutto”dico che la strategia di chi ci ha condotto fino a questi punti è stata portata avanti giorno per giorno,con rimedi parziali e galleggiando.Se li hanno votati la responsabilità sarà anche di quest’ultimi che il voto glielo hanno dato,e che adesso lo chiedono un altra volta,o no? Anche se la politica talvolta è quell’arte dove uno più uno possa fare tre !Berlusconi il problema?Il problema sono gli Italiani altro che Berlusconi..

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