Banche e Politica

di Roberto Donatelli

1) Da che mondo è mondo ci sono sempre stati coloro che sono al potere, e coloro che aspirano a prenderne il posto.


2) Da che mondo è mondo ci sono sempre stati ‘ tiranni buoni ‘ e ‘ tiranni cattivi’, cioè coloro che pensano ai loro interessi, ma  con un occhio di riguardo anche per gli altri, e coloro che pensano esclusivamente ai loro interessi e non gliene può importare meno degli altri.


3)  Le banche comandano il mondo, coloro che comandano una banca comandano una parte del mondo.


4)  Qual’è la Banca che ha più di 40 filiali nella più povera regione del nostro Paese?


5) Chi sarà al comando di quella Banca?

Questi cinque punti per dire che, secondo me, nel nostro Paese si sta svolgendo una battaglia per comandare una parte del mondo e, per dire anche, che la Politica centra poco o niente cosi come i personaggi. I personaggi diventerebbero importanti se si sapesse da che parte stanno, cioè dalla parte dei ‘tiranni buoni’ o da quella dei ‘ cattivi’.

Credo sia difficile se non impossibile decidere. La mia speranza è che i ‘buoni’ vincano ed è anche una mia speranza che i ‘cattivi’, riescano a capire che, forse, cercando di pensare anche un pò al benessere altrui non è cosi’ una cattiva idea.
Credo anche che continuare a parlare di Politica e di questo o quel personaggio sia il non voler riconoscere la realtà delle cose che sono state e saranno sempre cosi’. Una nota finale. Oggi alla televisione ho visto l’inaugurazione di una qualcosa che aveva a che fare con la Magistratura (avevo il ‘muto’). In prima fila, accanto al capo dello stato, ho visto un famoso cardinale (non ricordo il nome), che ci faceva li’? Ora, probabilmente, verrò scomunicato, beh mi prenderò la rivincita nel giorno della resurrezione.

Questa voce è stata pubblicata in Senza categoria. Contrassegna il permalink.

3 risposte a Banche e Politica

  1. carlo sacco scrive:

    Donatelli, noi non riscriviamo la storia e le epoche passate ci insegnano che ”i poveri”hanno pesato la maggior parte delle volte nel piatto della bilancia nel quale il ”potere” voleva che pesassero. Noi non siamo al di fuori da tale prassi. Solo poche volte ma veramente poche i poveri poichè compressi fino all’ossesso si sono ribellati ed hanno fatto piazza pulita, salvo poi ricadere negli stessi sistemi che avevano combattuto.Non sono solo ”poveri” perchè oggi non hanno risorse ma anche perchè non hanno la conoscenza.Chi dirige il nostro emisfero occidentale fa di tutto perchè questo non accada e si sforza-almeno a sentire la voce del padrone- di lenire le contraddizioni scaricandole su altri poveri all’infuori dell’occidente(esportando guerre, sanzioni,interventi e condizionamento dei governi per mezzo dell’economia).
    Finchè i cosiddetti”poveri” non impareranno che questo è un sistema che li fotte nulla cambierà,ma se vengono usati gli strumenti che il sistema pone loro a disposizione, probabilmente è difficile che la musica cambi.( Una breve fatto semplicemente per rendere l’idea di quanto voglio esprimere viene riportato nel prossimo intervento per motivi di spazio… )

  2. Anche io cerco di fare come il Fiorani……è sempre più difficile ‘svegliare’ la gente, per di più quando, per lo meno io non sono certo il Principe Azzurro!

  3. luciano fiorani scrive:

    Concordo pienamente con il punto numero 3.
    Per il resto continuo a sperare (e a fare quel che posso) perchè i poveracci, che sono la stragrande maggioranza nel mondo, si sveglino e tolgano un po’ di potere a quei pochi che in ogni epoca, con qualsiasi regime e in ogni parte del mondo fanno i loro porci comodi in nome del popolo.

I commenti sono chiusi.