Anche quest’anno si avvicina la scadenza delle iscrizioni alle scuole per il prossimo anno scolastico, il 28 febbraio è l’ultimo giorno utile.
Oltre alle difficoltà consuete nell’individuare, insieme a loro, la scuola giusta per i propri figli, in questa occasione le famiglie che hanno ragazzi in età da scuole superiori, così come gli altri, si sono trovate di fronte anche la complicazione dell’iscrizione on line.
Ovviamente, per chi è in grado di utilizzare bene il computer, può essere una semplificazione, visto che si può fare anche da casa, ma ho saputo di alcuni, che sono ricorsi addirittura all’aiuto del commercialista.
Ancora, comunque, in molti devono ancora effettuarla per cui approfitto per ricordare, se ci fosse tra i lettori del blog qualcuno interessato, che le scuole ed in particolare il Valdichiana di Chiusi, offrono un servizio di aiuto e mettono a disposizione i mezzi ed il personale amministrativo per superare eventuali difficoltà.
Rispondendo poi alla richiesta che Paolo (Scattoni) mi rivolse tempo indietro, riassumo sinteticamente gli indirizzi che la scuola superiore di Chiusi offre a chi volesse cimentarsi con l’interessante percorso dell’Istruzione Tecnica e Professionale. Per dirla con le parole usate dal Ministero, scuole da rivalutare, senza credere alle favole che raccontano questo tipo di istruzione diretta soprattutto ad una utenza maschile o come adatte a chi si accontenta di una formazione di serie b.
Presso la sede di Chiusi degli istituti Einaudi e Marconi, per l’Istruzione Tecnica si può scegliere tra due settori, Tecnologico ed Economico e all’interno di questi tra le articolazioni di “ELETTROTECNICA”, “ENERGIA” (indirizzi che derivano, sostituendolo dall’ex Istituto Tecnico Industriale) e “COSTRUZIONI-AMBIENTE e TERRITORIO” (indirizzo che sostituisce Geometri) appartenenti al Tecnologico, infine “AMMINISTRAZIONE-FINANZA e MARKETING” appartenente all’Economico.
Per l’Istruzione Professionale viene offerta l’opportunità di iscriversi a “MANUTENZIONE ed ASSISTENZA TECNICA” del settore Industria ed Artigianato.
Per questo particolare indirizzo va aggiunto che al momento dell’iscrizione c’è anche la possibilità di optare per il conseguimento di una qualifica regionale, al terzo anno, rispettivamente di Operatore Elettrico e di Operatore Meccanico.
Questi indirizzi, una volta conseguito il diploma, oltre a consentire la possibile iscrizione a qualunque corso universitario, di Formazione Superiore e di Istruzione Tecnica Superiore, permettono di avere le maggiori opportunità di impiego, qualora si scelga l’ingresso nel mondo del lavoro. Lo confermano statistiche di ogni genere, fatte da enti, organizzazioni, Camere di Commercio, Ministeri, quotidiani, economici e non, per non parlare di semplici artigiani ed industriali e così via dicendo (vedi tabella a fine articolo).
Io potrei dire, per l’esperienza derivante dalla mia attività, che da anni mi porta a contattare aziende del territorio per l’organizzazione di stage, che pure nelle nostre zone c’è la necessità di personale che oltre ad un bagaglio di conoscenze indispensabili, abbia anche competenze tecnichee la voglia di mettersi in gioco, magari “sporcandosi le mani”, se necessario.
Dobbiamo renderci conto che sono finiti i tempi di “mamma Monte e sorelle”e dei vari enti pubblici, che assumevano oltre necessità, oggi chi si vuole trovare un lavoro o se lo vuole creare, deve anche scegliersi la scuola che può dargli una formazione adeguata, forse meno esclusiva, ma di sicuro estremamente costruttiva.
Tutto questo, ovviamente, senza mortificare chi ha aspirazioni e attitudini umanistiche.
Le scuole di Chiusi sono un patrimonio, non solo per i Chiusini, ma per tutta la zona che va da Sinalunga a Fabro e sarebbe un peccato se almeno ora non ci si rendesse conto del loro valore per l’occupazione, per il sostegno all’economia locale, per i nostri giovani.
Carlo (Giulietti) grazie per le informazioni. Mi sto sempre più convincendo che le scelte dei ragazzi siano ancora molto condizionate dalla famiglia. Troppo spesso, come scrivi, ci sono dei pregiudizi nei confronti delle scuole tecniche e professionali.
Forse l’istituto dovrebbe curare un po’ più l’informazione, che però non dovrebbe essere confinata alla “pubblicità” a ridosso dell’iscrizione. Perché non organizzare una iniziativa durante tutto l’arco dell’anno? Un “diario” degli studenti con i loro risultati (bella l’inziativa sul giardino dei Forti), ma anche delle loro difficoltà sarebbe il miglior biglietto da visita.