COSÌ FAN TUTTI….(?)

di Carlo Giulietti

Dice il cavaliere e quindi guai a mettere i bastoni tra le ruote a chi paga tangenti, milionarie o meno, per vendere qualcosa o per fare qualche lavoro, perché questa è l’economia…..

Che lezione di moralità e quel che è peggio, ne sono convinto, in molti lo avranno approvato!

Magari domani, prima che venga pubblicato il mio articolo, smentirà di averlo detto, ormai ci siamo abituati, ma ciò non toglie la gravità dell’affermazione. Questa è la classe politica che ci meritiamo?

Lo diranno i risultati elettorali, anche se, comunque vada, chi ci da la certezza che altri siano meglio?

Ci rimane solo la speranza (non voglio citare il proverbio collegato a speranza, tanto lo conosciamo tutti) a farci compagnia, l’alternativa potrebbe essere l’indifferenza, ma secondo me è ancora peggio.

Una piccola cosa però possiamo farla, così, tanto per provarci, era anche sulla stampa quotidiana nei giorni scorsi:

 

– Libera ha lanciato una petizione “firmiamo per ottenere trasparenza e impegno contro la corruzione”, riporto testualmente “È il momento di chiedere che la trasparenza diventi una condizione e non una concessione, esercitando il nostro diritto di conoscere.

Per questo domandiamo adesso, a tutti i candidati, indipendentemente dal colore politico, di sottoscrivere 5 impegni stringenti contro la corruzione. Serviranno per potenziare la legge anticorruzione nei primi cento giorni di legislatura e per rendere trasparenti le candidature.

  1. Inserire nella propria campagna elettorale la promessa di continuare il rafforzamento della legge anticorruzione iniziato con la riforma del novembre 2012. Concretamente, chiediamo sia modificata la norma sullo scambio elettorale politico-mafioso (416 ter) entro i primi cento giorni di attività parlamentare, con l’aggiunta della voce “altra utilità”
  2. Pubblicare il proprio Curriculum Vitae con indicati tutti gli incarichi professionali ricoperti
  3. Dichiarare la propria situazione giudiziaria e quindi eventuali procedimenti penali e civili in corso e/o passati in giudicato
  4. Pubblicare la propria condizione patrimoniale e reddituale
  5. Dichiarare potenziali conflitti di interesse personali e mediati, ovvero riguardanti congiunti e familiari

Grazie alla sottoscrizione di questi impegni si potrà sapere davvero quali candidati saranno disposti a lottare in Parlamento contro la corruzione.
Più siamo a firmare questa petizione, più i candidati dovranno ascoltare le nostre richieste.
Firma adesso per un futuro senza corruzione. –

 

Nel sito (si può accedere anche dal link sopra o da questo) si possono trovare i nomi dei candidati sottoscrittori degli impegni, non moltissimi purtroppo e volendo, si può aderire alla petizione. Purtroppo mancano pochi giorni, forse se l’iniziativa fosse stata diffusa prima dalla stampa avremmo avuto un po’ più chiaro chi scegliere, ma qualche indicazione, è possibile trarla anche così.

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14 risposte a COSÌ FAN TUTTI….(?)

  1. Dal punto di vista che sottolinei tu, la questione Finmeccanica non mi pare molto diversa da quella MPS: anche lì *pare* che una parte dei soldi investiti per l’acquisto di Antonveneta sono stati incanalati di nuovo verso l’Italia (dal venditore in questo caso).

    La differenza sostanziale è che mentre quella di MPS è una transazione di acquisto (e il venditore non si sogna certo di restituire i soldi), quella di Finmeccanica è di vendita e l’acquirente ha già bell’e bloccato i pagamenti e l’intera commessa probabilmente salterà. Manco si sa se i due elicotteri già consegnati verrano restituiti… Finmeccanica inoltre rischia di entrare nella blacklist indiana (e non so in quale altra), con conseguente senz’altro nefande per quel gruppo.

    Ma non è che la faccenda è anche più complessa, vista la rapidità della reazione indiana? Magari la volontà dell’India era pregressa. I due marò sono forse stati un mezzo per assicurarsi l’intervento italiano.

    Ma anche in questo caso, l’Italia non avrebbe potuto evitare di fare tutto ‘sto scangeo che danneggia sicuramente Finmeccanica? Perché si è invece fatto scoppiare il bubbone a ridosso delle elezioni? Non è che per uccidere Sansone (la Lega) qualche coglione ha pensato bene che tutti noi filistei siamo sacrificabili?

  2. pscattoni scrive:

    Giampaolo (Tomassoni) la questione Finmeccanica è diversa. Di solito si incarica qualcuno del paese che sottoscrive un contratto di una quota consistente (p.e. il 5%) per costi di intermediazione. Quel fiducuario pensa a remunerare secondo gli usi del luogo. Penso che ci siamo capiti. Il problema sorge quando una parte di quel 5% ritorna in Italia. Penso che anche su questo è facile intendersi. I magistrati contestano quel ritorno. A me pare più che opportuno.

  3. Ma, Giulietti, non é che mi può paragonare falsità oggettive con le sfumature di grigio che ci sono tra l’intermediatore ed il corruttore…

    L’altro ieri (mi pare) c’é stato Bersani a “porta a porta” e, guarda caso, Vespa ha tirato in ballo proprio la faccenda Finmeccanica. Viene fuori che la Francia se n’é sempre guardata bene dal rompere del proprie uova. Stessa cosa la Germania. In inghilterra la magistratura s’era attivata su un che Blair ha ritenuto bene di “abbuiare” apponendo il sigillo dell’interesse nazionale. Gli americani si staranno senz’altro chiedendo se gli italiani sono cretini, mentre i cinesi ne sono convinti…

    Quindi, ripeto, concordo con lei che un mondo senza tangenti sarebbe senz’altro migliore, ma trovo del tutto controproducente perseguire questa strada unilateralmente. Mi accontenterei di eliminarle a casa mia…

    A proposito, ma la storia del coinvolgimento della Lega é tanto per far pari con la vicenda di PD ed MPS? Bersani é sospettosamente passato da una all’altra…

  4. carlo sacco scrive:

    Concordo molto Carlo Giulietti sul provarci, anche perchè il ”provarci” è il segno di possibilità che debbano essere sempre espresse ed il progresso umano sia nella scienza che nella politica spesso si muove con momenti anche dirompenti che nei period precedenti erano stati sapientemente e volutamente compressi al fine di non far fornire i loro frutti. E’ la condizione umana che è così e quindi non bisogna perdere le speranze ma riuscire a spingere in avanti le condizioni per cercare un equilibrio che non sia frutto della recessione bensì di uno sviluppo. Estremizzando i concetti un sistema economico che produce ricchezza ed impostato sul profitto individuale lesina possibilità ad altri di esprimere le loro potenzialità. Quando la maggioranza delle persone avranno capito questo forse sarà un nuovo traguardo,ma per capirlo la condizione umana è quella che la maggioranza degli abitanti del pianeta passi dalla parte della Rivoluzione(intendendo non la rivolta di piazza ma un nuovo modo di vedere il mondo e di viverci). Tutto deve essere perfettibile, ma se continuiamo su questa strada imboccata a cambiare il capitalismo non potranno che essere le sue vittime, poichè nella storia nessun sistema sociale ha mai cambiato se stesso.Ai beneficiari del capitalismo non interessa che tale sistema possa cambiare, anzi fanno di tutto perchè non cambi,fino arrivare a dire cambiare tutto per non cambiare nulla, od ad arrivare alle guerre….

  5. carlo giulietti scrive:

    C’è chi difende la pena di morte, c’è chi dice che l’uomo è superiore alla donna, i bianchi ai neri, i neri ai bianchi,…., adesso che la corruzione è necessaria, secondo me, dare spazio anche solo a certe condizioni a queste affermazioni, comunque la mettiamo, serve solo a dargli forza, a far si che si diffonda il virus che sta già dilagando (nel caso della corruzione), perché è il principio che conta.
    Poi, che la lotta abbia poche speranze, come ci ricorda sempre Carlo Sacco, sarebbe da utopisti negarlo, ma anche andare sulla luna sarebbe stato impossibile senza provarci

  6. @ Scattoni. Mah, insomma: anche nell’occidentale Italia c’è chi guarda con ammirazione al corruttore, considerandolo uno in grado di eliminare i propri ostacoli. C’è quindi senz’altro una discreta variabilità nel mondo su come questi modi vengono interpretati.

    Ricorda forse un po’ la figura del finanziatore: finché presta soldi ad un tasso accettabile, è un soggetto legittimo. Quando supera quel tasso, è un usuraio. Il tasso “soglia” non credo che sia uguale in ogni stato del mondo…

    Dovremmo quindi fare affari solo all’interno di un circuito omogeneo in quando a regole? É un po’ limitante, no?

    Il problema è che responsabile di sconfessare e combattere la corruzione deve essere il popolo di una nazione, perché la corruzione comporta scelte non ottimali i costi delle quali alla fine ricadono sul popolo stesso. Ma allora serve che quella nazione adotti qualche forma di controllo democratico, che potrebbe essere ben diverso da quello attuale (non mi riferisco ovviamente all’India, che è già una democrazia).

    Quindi, alla fin fine, per combattere la corruzione a livello mondiale l’unica strada diventa “ingerire” nelle faccende interne di tutte le nazioni del mondo. Si vole fa’? Famolo.

    Nel frattempo, autolimitandoci come sta avvenendo con Finmeccanica si fa il gioco dei nostri avversari…

    http://rassegnastampa.difesa.it/130213/1S7QL4.pdf
    http://www.grnet.it/giustizia/4607-vicenda-finmeccanica-scambio-tra-i-maro-e-le-tangenti-indiane

  7. carlo sacco scrive:

    Ma davvero pensate tutti che lo stato moderno ed anche occidentale che è il massimo della funzionalità capitalista applichi dentro se stesso quel freno alla produzione interna per il quale la domanda di beni e servizi possa essere ridotta in base alla giustizia ed all’etica liberale della meritorietà,sacrificando il profitto ad ogni costo sull’altare dello SCAMBIO EUGUALE di quello che veramente serve alle popolazioni? Il freno alle corruttele è solo un buon proposito poiche se si potesse osservare con trasparenza il sistema delle tangenti,anche storicamente, potremmo affermare che di tutto questo se n’è avvalso lo ”Stato Democratico” per espandere il proprio controllo
    verso altri Stati e corrompendo le”loro borghesie nazionali”.Si veda in proposito nella penisola dell’arabia saudita e negli sati produttori di petrolio chi sia che tiene saldamente nelle proprie mani i rubinetti.Se qualcuno si ribella al giogo (Venezuela di Chavez)rischia di fare la fine di Mossadeq in Iran.Ed ancora si crede e ci si sforza sempre di propagandare la favoletta della faccia pulita dello ”Stato Liberale e Democratico”.Una cosa sono le parole,un altra i fatti! Domandatevi che ne pensa di questo contrariamente a prima la sinistra oggi…

  8. pscattoni scrive:

    Scrive Giampaolo (Tomassoni): “Non é che tentare di ridurre la corruzione altrove, alla fin fine coincide con l’imporre il modello occidentale in paesi altrimenti “indipendenti”?”
    Ci sono valori universalmente accettati e quello della condanna della corruzione è uno di questi. La corruzione è forse la causa principale del sottosviluppo di gran parte del mondo e non credo si possa accettare che ci debba essere la miseria di tanti per il privilegio di pochi.

  9. Carlo Giulietti scrive:

    Il grosso dei movimenti corruttivi che ci riguardano più direttamente hanno origini nei paesi occidentali o comunque maggiormente industrializzati, tra questi la maggior parte hanno già aderito alla costituzione di un organo di controllo, allo scopo, che si chiama “G.R.E.C.O.”( me ne avevano portato a conoscenza in occasione dei recenti scandali sul finanziamento ai partititi, perché si dovrebbe essere occupato anche di questo. Adesso non ho tempo di rileggerlo, se vuoi su Wikipedia lo trovi) Anche questo, se venisse fatto funzionare a dovere, visto che(come al solito a parole) trova consenso forse potrebbe contribuire a ridurre di molto questa piaga. Almeno a non farla ritenere prassi e senza interferire nella libera organizzazione di stati che non volessero aderire all’organismo occidentale.

  10. Giulietti, il paragone con le mafie non regge perché dove operano le nostre lo stato italiano é (teoricamente) sovrano, quindi ha senz’altro il dovere di combattere le tangenti.

    Per quanto riguarda la realizzazione di uno scudo planetario antitangenti, posso pure essere daccordo in linea di massima. Ma perché sono occidentale, dove corruzione e concussione sono reati morali prima che additati da una legge.

    Non é che tentare di ridurre la corruzione altrove, alla fin fine coincide con l’imporre il modello occidentale in paesi altrimenti “indipendenti”?

  11. Carlo Giulietti scrive:

    Sia pure come dici, ma ricordati Giampaolo che con questo metro si dovrebbero giustificare anche altre situazioni simili del tipo pagare tangenti alle mafie, lì dove manca il senso della legalità e la giustizia non riesce a fare il suo dovere. Anche in questo caso “pagare una tangente può essere una situazione di necessità”
    Sarebbe molto meglio se una persona che si candida a governare l’Italia dicesse invece che il sistema delle tangenti va combattuto ovunque ed in ogni modo e che si debbano cercare azioni e comportamenti, condivisi su scala internazionale, contro la corruzione in qualsiasi forma, che non può non essere considerata una piaga per l’economia.
    Secondo me, un leader di governo o presunto tale, non può permettersi neppure di pensare a giustificare un’illegalità evidente, qualunque forma assuma.

  12. Mah, chissà: magari qualcuno a casa nostra ha visto bene di volgere a proprio vantaggio una situazione critica sul piano internazionale.

    Mi lascia tuttavia basito la rapidità con la quale l’India ha annunciato di voler interrompere i pagamenti e far uso della documentazione che verrà raccolta dalla nostra…

  13. pscattoni scrive:

    Giampaolo (Tomassoni), l’ipotesi degli investigatori è un po’ più complessa: una parte di quelle tangenti (eufemisticamente chimate compensi per intermediazioni) sia tornata in Italia nelle casse di un partito, quello che accusa “Roma ladrona”.
    Alcuni paesi affidato queste “intermediazioni” ai servizi segreti. Forse èp peggio, ma qualcosa si dovrà pure studiare.

  14. Ho ovviamente firmato (online).

    Ma il discorso di Berlusconi, al quale si fa riferimento nell’articolo, riguardava la faccenda Finmeccanica. L’eventuale tangente é stata quindi data a qualche pezzo grosso indiano.

    In molte nazioni (purtroppo, Italia compresa) gli appalti governativi funzionano cosí, tanto che se Finmeccanica non avesse mazzettato l’indiano di turno, ci avrebbe pensato qualche altra azienda vincendo l’appalto.

    Trovo assurdo che l’Italia debba perseguire i vertici di Finmeccanica per questo. Anzi, si potrebbe paradossalmente dire che la magistratura stia operando un’ingerenza negli affari di un paese stranier per questo…

    A medno che, ovviamente, tutto lo scangeo non faccia parte dei segretissimi accordi per il rilascio dei due marò… 😉

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