Non ci sono più i sondaggi elettorali, o meglio ci sono ma debbono rimanere segreti.
Ci dobbiamo allora accontentare delle quotazioni dei bookmakers inglesi che ti permettono di scommettere su qualsiasi cosa. Allora se volete scommettere un euro su un futuro governo Bersani, in caso l’evento si avverasse il bookmaker vi restituisce il vostro euro e ci aggiunge 13 miseri centesimi. Se invece volete mettere il vostro euro sulla vittoria di Berlusconi il vostro euro ve ne farà avere altri 7. La vittoria di Grillo invece vi farebbe incassare ben 50 euro.
Insomma la vittoria del centrosinistra viene data per sicura. Se poi questa vittoria si trasformerà in una maggioranza anche al senato i bookmakers non ci dicono niente.
Non ci dicono ovviamente niente sui risultati a Siena e provincia. A me però che sono molto restio a scommettere (neppure al totocalcio) mi piacerebbe puntare un euro su un rovescio elettorale del PD nella città di Siena. Le monetine su Mussari sono in gran parte un sentimento che si rovescia anche sul partito e sarà difficile far ripartire la macchina politica locale in vista delle elezioni amministrative.
Vedremo se è stata una buona idea insistere sulla ricandidatura di Ceccuzzi in una situazione come questa. Mi sentirei invece di puntare un euro sulla vittoria del PD in gran parte della provincia (quella più lontana da Siena). Sarà un risultato dovuto all’inerzia. Se si escludono i volantinaggi al mercato e un paio di iniziative del PD, qui da noi, non c’è stata campagna elettorale.
Recuperare in questi ultimi tre giorni è praticamente impossibile. Sarebbe però suicida pensare che si possa differire ancora il confronto anche dopo le elezioni. Di fronte al vuoto pneumatico che caratterizza l’iniziativa locale dei partiti sarà il caso di cominciare a rovesciare la tendenza. Nel PD si dovrà capire se gli “equilibri” usciti dal congresso di mezza estate 2011 siano ancora gli stessi o se dopo le primarie è avvenuto un cambiamento di fatto anche se formalmente tutto appare come prima.
Sulle altre forze è difficile dire perché appaiono incapaci di proposta politica per le nostre zone.
In riferimento al prmo articolo di risposta a questo post faccio notare che: ….allora io scelgo il menu e gli altri il ristorante….. Suvvia 50 euro non sono poi tanti per una cena per due…..Al di là di tutte le battute questo significa soprattutto due cose: che i politici anche quelli di lungo corso hanno sempre di meno il polso della situazione di quanto passa dentro la società civile compressa dalla crsi mentre la società politica è sempre più rinserragliata nella propria gabbia e guarda ai salvagente che scarseggiano quando la barca affonda nel mare della tempesta che essa stessa ha provocato. Ciononostante da quanto emerge dalle TV ancora si cerca di attaccare chi protesta e chi si oppone a governissimi di inciucio e che si sà che non produrranno l’uscita dalla crisi.Eppure hanno il coraggio di pensare in nome della ”Governabilità”(la loro )a continuare sui terreni già battuti. Io auspico non un governo di larghe intese come i vertici dei principali partiti stannno paventando, ma un riconoscimento dei loro errori, la pulizia dei vertici, e tenere conto del nuovo che imprime sempre più una risoluzione dei problemi di chi protesta per una giustizia sociale da ricostruire rapidamente.Le intese vanno fatte con tale parte politica non con i satrapi che hanno fatto il loro tempo e che hanno consegnato il paese nelle mano per troppi anni di un imbonitore.Anche chi l’ha consegnato in tali mani porta le sue profonde responsabilità. Il contrario esatto di ciò che si è fatto fin’ora!
Enzo, é una bella trovata! Peccato che in Italia verificano direttamente i conti correnti…
Scusate, “presunto reato”.
La notizia è su
http://internacional.elpais.com/internacional/2013/02/22/actualidad/1361544774_695900.html
Intanto in Portogallo è partita una protesta strepitosa: intestano le fatture di acquisto al primo ministro Passos Coelho che rischierà di essere indagato per un presito reato di patrimonio non dichiarato. La protesta si chiama “disobbedienza civile ironica” ma può comportare effetti devastanti.
E se la facessimo anche noi verso il prof. Monti?
Sai come si divertirebbe! In fondo è solo ironia.
x Luciano (Fiorani) Ho controllato. Si Raffaella Mariani non è stata ricandidata. Me ne dispiace, ma aveva già fatto tre legislature. Peccato davvero.
XScattoni. La volta scorsa (con le preferenze) avresti potuto votarla ma stavolta non c’è. Evidentemente o si è ritirata o non hanno apprezzato il suo notevole contributo.
Lanciare accuse di antidemocratico a Grillo nella situazione italiana è semplicemente ridicolo.
XGherardi. Le verità gridate o sussurrate restano verità. I nostri politici guadagnano cifre inaccettabili in qualsiasi paese civile, ce ne sono che siedono in parlamento da decenni, il parlamento è pieno di impresentabili, i partiti non esistono più ma sono solo dei comitati d’affari, la democrazia è ridotta a parvenza, l’informazione è tutta schierata…
Non so se il 5Stelle riuscirà a invertire questa tendenza disastrosa, certo non si può dar fiducia (almeno io) a chi a contribuito a creare questo stato di cose.
” Beppe ha capito che se spara cannonate prende voti. Non ha inventato lui questo metodo, lui lo sfrutta a volte con abilità, a volte meccanicamente e superficialità….Pensiamo che più gridiamo, più diciamo la verità. Non è così: non è così la vera indignazione è calma e dolorosa, non esibita.[Stefano Benni, oggi sulla Stampa]
xLuciano (Fiorani) Della prima lista conosco soltanto alcuni nomi (ma non posso conoscere tutti i nomi dei deputati ;-)). Conosco bene le iniziative di Raffaella Mariani. E’ geologa, credo di Lucca. Ho studiato in dettaglio la sua ottima proposta di legge di riforma urbanistica. Con la riforma del titolo quinto della Costituzione del 2001, l’urbanistica è divenuta materia concorrente quindi necessita di uan legge quadro. Raffaella Mariani è stata fra i pochi in parlamento ad adoperarsi per la riforma. Se si fosse votato con le preferenze l’avrei votata e ancora più volentieri si fosse presentata in un eventuale collegio uninominale.
PAOLO FONTANELLI, ANTONELLO GIACOMELLI, DONELLA MATTESINI, ALBERTO FLUVI, LIDO SCARPETTI,
ANDREA LULLI, ANDREA RIGONI, RAFFAELLA MARIANI, LUCA SANI, SILVIA VELO, ROSA DE PASQUALE, MARIA GRAZIA GATTI, ROLANDO NANNICINI.
Sfido chiunque a stabilire quali siano i migliori da mandare in parlamento tra la prima lista e quella che segue.
CARROZZA MARIA CHIARA, SIMONI ELISA, DONATI MARCO, LOTTI LUCA, Nardella DARIO, ROCCHI MARIA GRAZIA, BINI CATERINA, BIFFONI MATTEO, PARRINI DARIO, GIACOMELLI ANTONELLO, SANI LUCA, RIGONI ANDREA, FONTANELLI PAOLO, BOSCHI MARIA ELENA.
Ma di cosa si ragiona?
Io non voto per uno che si sottrae alle domande. Grillo dice che lui vince e se non vince vincerà perché ci saranno nuove elezioni nell’arcio di sei mesi. Ben vedremo che cosa diranno gli eletti nei sei mesi. Io vedo un movimento di uno solo, non ho mai sentito né sulla rete né sulle piazze gli atri candidati. Io sono per rinnovare il negozio, magari dopo una seria indagone dei nas.
La politica è molto più semplice di quello che si vuol far credere. E’ una attività della vita.
Se non ci sono interessi inconfessabili uno che ha provato una certa bottega che vende roba avariata si serva da un’altra parte. Se chiamiamo un idraulico e ci combina dei guai invece che riparare il guasto non lo chiamiamo più.
Invece in politica tutto fa brodo per non confrontarsi con la dura realtà dei fatti.
Per essere chiari non credo che il Pd che ha governato questo paese per dieci anni alternandosi con Berlusconi sia la soluzione ma è una parte del problema.
Dopo decenni di “compagni che sbagliano” ne ho le tasche piene e voto Grillo con convinzione perchè il salto nel buio è ridare fiducia a chi ha ridotto questo paese nello stato che vediamo.
Per chi ancora pensa che non l’abbiano spolpato abbastanza di alternative ce ne sono e collaudate: Pd e Pdl.
Quello che si avverte nel dibattito del blog è un “rumore di sottofondo” che appartiene a quello sciacallaggio politico di destra e populista o a volte a quella sinistra paradossalmente “deresponsabilizzata” che crede nella distruzione di tutto per una sorta di una nuova palingenesi politica e sociale. Personalmente non credo di appartenere a quella sinistra utopica caratterizzata da astratti modelli ideali… bensì a qualcosa di molto più semplice che, nel piccolo, si accosta a un certo livello di responsabilità in relazione alla vita sociale e politica che, quando non è piena di “banalità” sembra avvitarsi su idealismi parossistici e velleitari…Che la “ggente” affolli una piazza importante, come quella di Milano, per osannare Grillo, anziché le svariate occasioni di dibattito organizzate dai partiti, è qualcosa di preoccupante per il quale è meglio che un giornale serio come Repubblica dia il giusto peso alla notizia senza essere “immerso in quella realtà dei fatti….”
Domani (al massimo dopo) sulle prime pagine dei quotidiani nazionali ed internazionali:
“Fonti autorevoli confermano che, entro la giornata di sabato, nella casella di posta degli elettori italiani verrà recapitata una scarpa Sinistra con allegato un biglietto: Se vuoi anche la Destra… votaci!
Sempre Tuo, amorevole Silvio”.
Una volta acclarato che la Repubblica non è più embedded di altri e che c’è anche un giornale embedded anche nel campo cinque stelle, direi che le argomentazioni debbano essere quelle di un normale dibattito elettorale. Chi si è rinnovato di più? Chi è riuscito a coinvolgere per la scelta di candidato premier e per i candidati per il Parlamento? Chi offre maggiori garanzie per la realizzazione del programma elettorale? Chi dà più garanzie per la lotta alla corruzione? Chi ci dà maggiori garanzie per la riforma elettorale? e così via.
Parliamone.
I giornali, come le televisioni (pubbliche e private) sono parte in causa. In queste elezioni, più che mai.
Due scorrettezze non si bilanciano ma aggravano il problema.
Il fenomeno Grillo è il frutto di una democrazia fasulla, fondata su partiti che non esistono più, su una stampa militarizzata e sull’assalto alla diligenza.
Secondo me, prima ci liberiamo di questa massa di inetti e porofittatori e meglio sarà per tutti.
Ora che fa comodo anche Vendola è diventato moderato e ragionevole.
Ragioniamo di cose serie, se si vuol ragionare. Non di populismo, che quello ce lo hanno ammannito per decenni Repubblica e compagnia cantando.
x Luciano (Fiorani). Figurati se voglio polemizzare. Vediamo allora di ragionare con calma. Non so se tutti i giornali abbiano messo in prima pagina il comizio di Grillo. Io ne leggo soltanto due: Repubblica e Il fatto quotidiano.
Vediamo quindi quali sono i “più emebdded”. Domenica c’è stato a Milano un comizio di Ambrosoli, Vendola e Bersani. Partecipazione a sorpresa di Romano Prodi. Alcune decine di migliaia di persone. Repubblica pubblica in prima pagina. Il Fatto no. Solo un articolo molto in fondo in seconda pagina (circa un quinto di pagina).
Ieri comizio di Grillo. Decine di migliaia di persone. Il Fatto pubblica in prima pagina. Repubblica no, ma pubblica due intere pagine sull’iniziativa. Nessuna polemica. Ad essere embedded evidentemente sono in molti.
XScattoni. Se vuoi fare una polemica delle tue non ci sto.
Dimmi solo se secondo te la notizia di piazza duomo, piena per ascolatre Grillo meritava la ptrima pagina.
Ti segnalo che tra i grandi giornali solo Repubblica non l’aveva in prima pagina.
Una dimenticanza?
Per un cittadino comune se vince Bersani o Berlusconi cambia poco o niente, per Repubblica cambia molto. Ne convieni?
E allora l’obiettività tanto sbandierata, in certi casi, è più dannosa che utile.
Bei tempi quando ci facevamo beffe della Pravda. Ora che lo fanno i “nostri” si usano i distinguo.
Se a voi sta bene così continuate pure, siamo all’ovest qui si può fare.
Io con quest’andazzo mi sono bello e divertito e sarò soddisfatto solo quando di certe congreghe se ne sarà persa memoria.
Beh non esageriamo. Repubblica di oggi dedica due intere pagine (la sei e la sette) all’iniziativa e all’endorsement di Celentano. Dipende comunque cosa si intenda per embedded. Leggo ogni giorno il Fatto e mi sembra controbilanciare piuttosto bene con un una discreta giunta 🙂
I partiti sono da tempo solo comitatti d’affari. Qui come a Roma. Solo la televisione e certa stampa fa finta di non accorgersene.
Oggi la prima pagina de La Repubblica, per anni il giornale progressista per antonomasia ormai ridotto a foglio da stampa embedded, non riporta nemmeno la notizia dell’ennesimo pienone di folla che a Milano ha accolto Beppe Grillo in piazza Duomo.
Non era una notizia da prima pagina? Quelli di Repubblica non sanno più fare il loro mestiere?
No, semplicemente stanno avvelenando i pozzi come si sul dire, ma dalle urne rischiano di saltar fuori più di una sorpresa.
E già si sentono i grilli che si avvicinano al parlamento. Sarà un vero piacere vedere tanti yes man doversi cercare un’altra occupazione. Possibilmente non a spese nostre.
Forse danno tutti quei soldi perché Grillo NON è candidato Premier. In ogni caso queste sono elezioni veramente interessanti.
Ma se le liste sono bloccate e si sa già chi andrà in Parlamento, chi è che dovrebbe fare la campagna elettorale? Quelli che hanno il posticino sicuro non ne hanno bisogno, quelli che non ce l’hanno, hanno pochissime chances e quindi che la fanno a fare? I partiti poi più parlano e più perdono voti… A me Grillo non piace, ma il suo appello ai partiti è geniale: “Arrendetevi, non vi sarà fatto del male!”
Massimo (Mercanti) grazie per la segnalazione. parte della mia ricerca riguarda proprio questo tipo di esperienze. A dire il vero per il Piano Strutturale di Grosseto (2000-2006) ne abbiamo sperimentate anche di più avanzate. Per il Piano Strutturale di Chiusi ho proposto inutilmente di sperimentarle in forma volontaria. Purtroppo nessuno è profeta in patria 🙂
A proposito di scommesse sulla trasparenza e partecipazione (vincenti in altri Comuni….)
http://93.187.25.146/rassegna/pdf/2013-02-20/SIJ3203.PDF
è solo fumo?
Sai Paolo, i tempi che corrono in Italia ci potrebbero far pensare che ogni cosa sia possibile.Io non darei tutto per scontato.E se come è successo qualche volta ultimamente che le previsioni hanno fatto fiasco ,tutto questo potrebbe farci anche andare a cena e farla pagare al bookmaker : una cena per due senza stramangiare potrebbe aggirarsi sui 50 euro. Comunque credo che diversi nella nostra provincia sarebbero anche lieti di aggiungerci dei loro al conto di 50 euro dell’oste dopo quanto è successo a Siena. Chi vivrà vedrà.