E’ di qualche ora fa il lancio dell’ANSA pubblicato sul giornale online gonews , che anticipa un articolo de L’Espresso dove verrebbe riportata una lettera del 2004 del coordinatore di Forza Italia Denis Verdini a Fabrizio Felici , a quel tempo membro della Deputazione del Monte dei Paschi di Siena in quota Forza Italia. Se il fatto dovesse rivelarsi vero sarebbe la prova ultima di un accordo “opaco” che prevedeva un sostanziale patto di non belligeranza fra le maggiori forze politiche senesi di maggioranza e opposizione. (P.S.)
Mps, L’Espresso pubblica una lettera di Verdini: “Dovrà essere il partito a decidere ogni questione sulla banca”
A differenza del presunto patto con Franco Ceccuzzi (Pd), la cui autenticità è disconosciuta da entrambi, la missiva a Fabrizio Felici, sarebbe firmata
21/02/2013 – 14:08
Già nel 2004 Denis Verdini, allora coordinatore toscano di Forza Italia, dettava “la strategia per accentrare su se stesso ogni potere di negoziazione con gli avversari politici che governano gli enti locali senesi, decidendo le sorti del Monte Paschi”.
Lo anticipa l’Espresso, nel numero di domani, che pubblica una lettera spedita da Verdini a Fabrizio Felici, allora nella Deputazione della Fondazione Mps, a cui chiede di lasciare il posto di consigliere.
“Chiederò a Berlusconi di indicare l’uomo di collegamento con Fondazione e Monte”, anche perché “dovrà essere il partito a decidere ogni questione sulla banca”.
A differenza del presunto patto di Verdini con Franco Ceccuzzi (Pd), la cui autenticità è disconosciuta da entrambi, ma sul quale i pm di Firenze e Siena stanno lavorando, la lettera a Felici, spiega L’Espresso, è firmata da Verdini.
L’allora coordinatore toscano di FI accusa Felici “di seguire una linea personalistica” e gli “ricorda che il posto l’ha ottenuto non per meriti personali ma grazie al partito e gli indica come unico comportamento possibile una totale collaborazione alla linea espressa da chi verrà indicato dai vertici nazionale come referente unico per la Fondazione e la Banca”.
Per spiegare come tutti dovranno muoversi, Verdini annuncia “una riunione a Siena con gli iscritti per chiarire bene chi, in Forza Italia, ha diritto di dire la sua”.
Per l’Espresso la lettera a Felici, uscito da FI, è stato il primo passo di una marcia di cui i magistrati che indagano sul Monte Paschi stanno ricostruendo altre tappe, a partire dalle riunioni con Giuseppe Mussari e Ceccuzzi.
Fonte: ANSA
Questo, Marco (Lorenzoni), potrebbe voler dire che certe forzature sono state imposte ad arte (anche) in maniera da smontare certi gradi di libertà del sistema Siena?
Mi pare che Verdini confermi (anche su repubblica di oggi) ciò che avevamo scritto su primapagina del 18 febbraio e sul sito di primapagina ieri a proposito della vicenda Felici-Fondazione Mps e dei presunti rapporti Pd-Pdl intorno alla banca…
Nel caso specifico Verdini provò a far fuori Felici, anche commissariandogli il partito a Siena, ma non ci riuscì e Felici, inviso a Verdini, ma non a Ceccuzzi e Mussari, rimase lui in Fondazione in rappresentanza dell’opposizione… La vicenda dimostra che intorno al Monte di consociativismo e operazioni trasversali ce ne sono state a iosa… (qualche volta anche operazioni contrarie alla volontà dei vertici regionali e nazionali dei partiti…)
Per Ceccuzzi è in arrivo un bel “passo indietro”……basta avere qualche giorno di pazienza.
Leggeremo l’articolo completo domani. Riconfermo la mia convinzione che la ricandidatura a sindaco di Siena di Ceccuzzi è stata un errore. Il PD dovrebbe considerare una figura diversa che sia capce di un’effettiva discontinuità.