Cittadinanza onoraria: quando la questione diviene politica

di Paolo Scattoni

Chi ha avuto la pazienza e la bontà di leggere i miei post e i miei commenti degli ultimmi due anni sui lavori del Consiglio comunale sa che non sono stato tenero con i consiglieri tutti, compresi quelli di minoranza.

In relazione a questi ultimi ho spesso lamentato la scarsa incisività con la quale hanno chiesto il rispetto della forma. A mio avviso la forma diviene sostanza quando al cittadino non è consentito leggere i contenuti e la natura di certe decisioni. Ultima in ordine di tempo è la decisione sulla questione del palazzo delle Logge dal primo bando, sino a quello conclusivo. Per non parlare poi del modo in cui è stata trattata la questione della privatizzazione dell’ex centro carni.

Un’altra questione che è rimasta aperta è quella del censimento del patrimonio edilizio inutilizzato, promesso, mai svolto (almeno per quanto riguarda il patrimonio residenziale) e assai poco sollecitato. Dopo l’approvazione del Piano Strutturale da parte del Consiglio nessuno sembra occuparsene con la dovuta attenzione.

Anche l’accesso online all’archivio storico di quanto pubblicato all’albo pretorio era stato promesso, ma poi mai attuato. Anche in questo caso le sollecitazioni sono state assai flebili e soprattutto non si è ritenuto di farne una battaglia politica. C’è poi il modo barbaro con il quale si rendono disponibili le registrazioni delle sedute del Consiglio comunale. Insomma le critiche erano per una “opposizione che non si oppone”.

Se sono stato critico in queste occasioni, debbo invece riconoscere che la posizioni presa sul conferimento della cittadinanza onoraria è stato deciso e coerente.

Il comunicato stampa di ieri è un primo passo che se condotto con coerenza potrebbe sollecitare un  cambio di marcia per quanto riguarda la trasparenza.

Sul merito della decisione già sono apparsi altri post e già si è dibattuto. Sul metodo, invece, occorre rimanere attenti. Una decisione presa, attuata, senza essere stata formalizzata è un passaggio assai grave. Rasenta addirittura il ridicolo la delibera di giunta del 25 marzo il cui si stabiliscono i dettagli della cerimonia di conferimento (luogo, pergamena, etc.) per poi procedere senza senza stabilire come a quella cerimonia si arrivi.

Con il comunicato stampa le opposizione rilanciano chiaramente la palla alla politica. Che cosa hanno da dire i partiti che sostengono la maggioranza su quanto è successo. Si sa che per ora il PD si è mosso chiedendo ragione di quanto avvenuto. C’è stata una risposta? Mi pare che una posizione ufficiale sia ora necessaria.

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13 risposte a Cittadinanza onoraria: quando la questione diviene politica

  1. pscattoni scrive:

    Di seguito il messaggio inviato al Sindaco dalla consigliera RITA FIORINI in relazione al conferimento della cittadinanza onoraria:

    in riferimento all’oggetto, facendo seguito a quanto gia’ dichiarato telefonicamente e non potendo partecipare alla riunione odierna , mi preme comunicare la mia indisponibilita’ oggettiva a dare un giudizio positivo alla richiesta di attribuire la cittadinanza onoraria a persona che non abbia concretamente contribuito all’interesse della citta’ di Chiusi, al suo sviluppo culturale, sociale, economico
    ritengo, infatti, che tale riconoscimento si possa attribuire a persona che, attraverso “il suo impegno , ufficialmente riconosciuto, nel campo delle scienze, delle arti, del sociale abbia , in qualche modo, giovato alla Citta’”
    ritengo inoltre che non ci possano essere, in questo caso, i tempi oggettivi per le procedure necessarie
    prego pertanto di rendere pubblica ,durante la riunione, tale mia dichiarazione, della quale mi assumo ovviamente tutte le mie responsabilita’

  2. daria lottarini scrive:

    Se la parola P2 a molti di noi che si partecipa a questa discussione fa drizzare i capelli in testa, così non è per i giovani rottamatori. Il giudizio politico su questo aspetto della vicenda è di grande critica, ma appertiene ahime alla storia. Aver puntato il dito sulla prevaricazione del consiglio comunale e lo scambio di favori, a mio avviso, mette bene in evidenza la gravità del comportamento degli amministratori.

  3. marco lorenzoni scrive:

    Caro Luca, nessuno nega che sia stata fatta una forzatura o una scorrettezza formale e politica circa il ruolo del Consiglio Comunale e i rapporti tra sindaco e consiglio. E che questa sia stata compiuta secondo la logica per cui “il fine giustifica i mezzi” non cambia i termini della questione. Però il merito della questione, cioè la figura a cui è stata conferita la cittadinanza onoraria, non è affatto cosa secondaria. Anzi, dal punto di vista politico, a mio avviso, è un bell’autogol che mette in difficoltà la stessa maggioranza… O no?

  4. marco lorenzoni scrive:

    Leggo ora la missiva della sig.ra Fiorini che nessuno, nonostante il suo invito, ha reso nota…
    Non essendo indovini,come potevamo conoscerla?
    Devo anche dire che il Cav. Valori, durante la cerimonia del 27 marzo ha più volte ringraziato il sindaco, il titolare della cattedrale don Azelio Mariani e anche i gruppi consiliari di maggioranza e opposizione… Neanche a lui era stato detto niente circa le posizioni delle minoranze?

  5. Luca Scaramelli scrive:

    Il conferimento della cittadinanza onoraria, in tutti i comuni, prevede l’approvazione del consiglio comunale, in genere nei comuni di grandi dimensioni è richiesta una maggioranza qualificata (2/3), nei piccoli comuni l’unanimità, e comunque il comune per questioni di questo tipo dovrebbe dotarsi di un regolamento. Il comune di Chiusi non ha questo regolamento, l’amministrazione ha pensato bene di non dotarsene e comunque di non fare, in assenza di regolamento, il passaggio in consiglio comunale, la gravità stà in questo. Il conferimento della cittadinanza onoraria riguarda TUTTA la cittadinanza e l’organo che rappresenta TUTTA la cittadinanza è il consiglio comunale. Quando si fa una scorrettezza come quella che ha fatto il nostro sindaco il personaggio a cui conferire l’onoreficenza passa assolutamente in secondo piano.
    Mi sembra assurdo che di fronte ad un comportamento così grave come quello messo in atto dai nostri amministratori si sprechino energie a fare le pulci all’opposizione.

  6. pscattoni scrive:

    Scusa Marco (Lorenzoni) ma ci sono anche problemi di buona creanza.Il sindaco ha proposto il nome, due capigruppo su tre hanno espresso perplessità e quindi si sono detti contrari. Della posizione di Brilli non so. La cosa doveva finire lì e il problema sarebbe stato chiuso definitivamente.
    Sulla opacità delle procedure in generale, su questo blog si è discusso molto, ma senza grandi risultati. Non sembra un tema che interessi più di tanto i nostri amministratori.

  7. marco lorenzoni scrive:

    Sì, ma dalla riunione dei capigruppo cosa è uscito fuori, pubblicamente? Nulla. Se non qualcosa a posteriori, dal comunicato della Primavera… Il no alla cittadinanza onoraria resta dunque un no aleatorio… che doveva emergere prima che questa fosse conferita… La scorrettezza del metodo, viene dopo… ed è naturalmente criticabile.
    Quando, prima delle cerimonia sono uscite le prime notizie di stampa (www.primapaginachiusi.it) sulla questione e sulla figura di Valori, nessuno della maggioranza o dell’opposizione ha detto una parola. Che anche nel Pd fossero emerse delle perplessità, si è saputo dopo…

  8. Per ulteriore chiarimento rendo pubblico il testo che ho inviato a suo tempo al capogruppo del centrosinistra Alessandro Brilli in merito alla cittadinanza onoraria a Giancarlo Elia Valori:
    “In riferimento all’oggetto, facendo seguito a quanto già dichiarato telefonicamente e non potendo partecipare alla riunione odierna , mi preme comunicare la mia indisponibilità oggettiva a dare un giudizio positivo alla richiesta di attribuire la cittadinanza onoraria a persona che non abbia concretamente contribuito all’interesse della città di Chiusi, al suo sviluppo culturale, sociale, economico. Ritengo, infatti, che tale riconoscimento si possa attribuire a persona che, attraverso . Ritengo inoltre che non ci possano essere, in questo caso, i tempi oggettivi per le procedure necessarie, prego pertanto di rendere pubblica, durante la riunione, tale mia dichiarazione, della quale mi assumo ovviamente tutte le mie responsabilità”.
    Rita Fiorini Vagnetti

  9. luciano fiorani scrive:

    Non sono d’accordo con Marco (Lorenzoni). Le opposizioni hanno detto no al conferimento della cittadinanza onoraria. E l’hanno fatto, ovviamente, non in base alle procedure (che ancora non erano state neppure avviate) ma entrando nel merito della questione. Così come , pare abbia fatto, qualche consigliere di maggioranza.
    Ma il fatto più grave è che in mancanza dell’unanimità in Consiglio il sindaco abbia voluto procedere ugualmente da solo.
    Sarebbe stato un fatto ugualmente molto grave anche se di sua iniziativa avesse conferito l’onorificienza a Gandhi o Beethoven invece che a un personaggio come Valori.

  10. pscattoni scrive:

    Non sono d’accordo. Come ha ben spiegato Luca Scaramelli in un commento al comunicato stampa, la gravità sta nell’aver violato in maniera clamorosa la norma. Ora si sa che c’era stata una riunione dei tre capigruppo in consiglio dove evidentemente sono state espresse riserve sull’opportunità della decisione. A quel punto la cittadinanza onoraria è stata concessa ugualmente attraverso una decisione del sindaco ma anche questa non formalizzata (perchè se ho esaminato bene l’albo pretorio della decisione del sindaco non c’è traccia). Se si fosse seguita una procedura corretta molto probilmente la cittadinanza non sarebbe stata concessa e tutte questi discorsi sul merito sarebbero stati evidentemente inutili.

  11. marco lorenzoni scrive:

    Ribadisco: il problema (e il nodo) è la procedura seguita dal sindaco o la cittadinanza onoraria ad una figura controversa come il cavalier Giancarlo Elia Valori?
    Su questo credo che dovrebbero pronunciarsi i partiti e movimenti di maggioranza e di opposizione.
    E’ vero che la forma è spesso sostanza, ma se si parla solo della forma e non della sostanza il nodo non emerge…
    Sul sito di primapagina si fa riferimento alle posizioni emerse all’interno del Pd e ai malumori presenti in quel partito, con nomi e cognomi… Così come all’interno (o intorno) alla Primavera: malumori sul merito, cioè sulla figura di Valori, e sull’opportunità di conferirgli la cittadinanza onoraria, più che sul metodo. E invece qui si continua a girare intorno al metodo… Mi pare poco costruttivo, fuorviante e alla fine anche poco utile…
    La domanda è semplice: era giusto e opportuno conferire la cittadinanza onoraria al cavalier Giancarlo Elia Valori, vista la sua storia e il suo curriculum? Il resto è contorno.

  12. carlo sacco scrive:

    Condividendo in parte ciò che dici Paolo,te lo dico forse con un tono sarcastico: Auguri …. e semmai ci ritorneremo su questo argomento o ci si ritornerà,credo che ”dopo i fuochi” si potrà vedere chi aveva ragione, anche su quanto ho scritto a proposito ” dell’elastico delle mutande” fenomeno tutto italiano a cui il tuo partito non è esente.Fai bene a tirarli per i capelli sopra le questioni ma credo che non serva.I giuochi stanno in altri luoghi mentre i peones eseguono anche se talvolta ” ob torto collo”.E sai quante volte- se si facesse il conto di tutto- gli è toccato ingollare i rospi….purtuttavia ancora una parte l’avverto come rancorosa mentre l’altra che si crede più ”fina” pensa a
    Renzi.ma in fondo sono tute e due dello stesso peso.Succede nelle cose anche più grandi chè in quelle piccole come questa, perchè è a tavolino -secondo me-che si sono impostate quelle più grandi,strumentalmente e con un modo di essere tipico che ricorda certi partiti.Ed oggi il raccolto è questo…e che ci vuoi fare?Come tu sei un fissato per le procedure(te l’hanno anche detto….ma detto da quelle bocche ti fà quasi merito ) io sono un fissato per come si formano le idee.Potrò sbagliare ma almeno lo dico.Questi ci girano intorno e contano sui dimenticatoi e sull’apparenza.

  13. luciano fiorani scrive:

    Il Pd, da quel che si sa, non era certo entusiasta di questa alzata d’ingegno del sindaco ma che arrivi una presa di posizione sulla questione mi pare assai improbabile.
    Tutt’al più ci si può aspettare un pronunciamento anodino perchè difendere l’operato del sindaco è impossibile ma prenderne le distanze sarebbe altrettanto imbarazzante.
    Nessun problema però, la “politica” (anche quella che poco tempo fa si definiva buona) sa come cavarsi d’impaccio da situazioni del genere.
    Il parlar chiaro, da un bel pezzo, non è più il linguaggio dei partiti.

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