Una proposta per rilanciare il mercatino etrusco

di Stefano Marcantonini

Domenica, dopo un lauto pranzo pasquale in famiglia a base di qualsiasi cosa uno si possa immaginare, con mia moglie abbiamo pensato bene di fare due passi in paese.

Avevamo sentito di questa nuova edizione del mercatino etrusco con l’impegno diretto dei commercianti e quindi abbiamo unito l’utile (la passaggiata defaticante) al dilettevole.

Ora, se l’impegno profuso è lodevole il risultato mi è parso triste e scadente. Tre banchi tre lungo via Porsenna, un porchettaro e il Bruco con la musica (?) davanti al chioschetto. Partecipanti: zero.

E per di più in concomitanza con la fiera pasquale a Città della Pieve. Ma perchè non provare a inventarsi qualcosa di diverso visto che ‘sto benedetto mercatino non è mai riuscito a partire, fatte salve le primissime edizioni? Una proposta? Siamo in tempi di crisi e quali sono le attività che funzionano oggi? I riparatori e i riciclatori.

E allora organizziamo una FIERA DEL BARATTO O DELL’INUTILIZZATO. Privati cittadini che mettono in strada ciò che non utilizzano più e chi vi trova un interesse se lo prende. Ci sono mille formule da mettere in campo per un iniziativa del genere che può essere di sicuro richiamo al fine di favorire il commercio reale a Chiusi oltre che di stimolo per altre iniziative.

Chi ritiene interessante questa idea e volesse svilupparla risponda a questo post. Io e consorte siamo disponibili ad impegnarci in tal senso e magari potremmo indire un incontro per parlarne tutti insieme.

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5 risposte a Una proposta per rilanciare il mercatino etrusco

  1. luca scaramelli scrive:

    va bene la birretta… in compagnia però che bersani solo con quella birra metteva proprio tristezza.

  2. Cara Rettori. Ti ringrazio per l’invito ma sono appena rientrato dal lavoro (21:00) e devo cenare.
    Credo che si dovrebbe comunque provare a mettere in campo qualcosa anche se una cosa mi spaventa molto: a Chiusi se due persone discutono qualcosa alla fine si trovano in tre a litigare. Luca se ti va di parlarne aspettiamo qualche adesione e poi ci vediamo. Anche davanti ad una birretta in stile Bersani senza formalizzarsi troppo. Che dici?

  3. marco lorenzoni scrive:

    Anche la Fiera dei prodotti tipici a Città della Pieve non era granché (banchi pochi e tutti uguali), ma di gente ne è girata tanta nei due giorni… Lo stesso a Castiglione del Lago, dove non c’era nemmeno la fiera… e il cielo plumbeo non invitava certo a fare una gita sul lago… Allora il problema, al di là delle iniziative che si possono mettere in piedi, è quello di come entrare nei “circuiti”, come fare in modo che la ente venga a Chiusi a prescindere da quello che c’è… Forse anche la quantità e la qualità di bar, ristoranti, alberghi ecc. ha un suo peso, forse c’entra qualcosa la promozione, il battage mediatico… Della fiera pievese ho sentito parlare a Radio Capital… e non era pubblicità a pagamento…

  4. Luca Scaramelli scrive:

    Durante la festa dell’uva, lo scorso settembre, La Primavera ha messo in piedi, nel fine settimana, un’iniziativa come quella di cui parli.
    Fu, diciamo così, un numero zero per lanciare l’idea del baratto e del riciclo, per parlare anche di banca del tempo ed iniziative simili. Speravamo che l’idea lanciata in quei giorni potesse trovare un seguito, se ne può parlare.

  5. Caro marcantonini stasera alle 21.30 c’e’ la riunione dei lodevoli commercianti che hanno organizzato il mercatino….le tue idee e il tuo aiuto sono ben accetti ti aspetto…..stefania rettori presidente botteghe di porsenna…..p.s. la riunione e’ presso il bar centrale
    Grazie

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