L’intelligenza perduta

di Paolo Scattoni

Forse è soltanto una mia opinione, ma a me pare che di fronte a una crisi davvero drammatica c’è un vuoto assoluto di proposta. La politica è assente. In questi giorni abbiamo visto espressioni di arroganza che non si capisce a cosa mirino. Soltanto a costruire qualche carriera politica di qualche giovane rampante? Speriamo che siano soltanto il frutto di inesperienza. Un po’ meno desolante, ma certamente non incoraggiante.

Sembra quasi che dentro il PD si vogliano costruire correnti che non sono neppure in grado di confrontarsi. Intanto sul fronte dell’Amministrazione Comunale si assiste a situazioni la cui gravità non pare essere percepita. Come si fa a concedere una cittadinanza onoraria in assenza di un atto che la formalizzi? La cosa contraddice qualche secolo di prassi e di dottrina.

Eppure nel tessuto sociale ed economico del nostro comune qualcosa c’è. Ci sono imprese, poche ma ci sono, che si sono velocemente riprese dalla crisi perché ad alta tecnologia e i cui prodotti sono soprattutto per l’esportazione.

C’è poi la scuola, quella superiore, che può essere valorizzata. Può la scuola trovare un collegamento con quella realtà produttiva dinamica di cui abbiamo detto? Possono le attrezzature di quelle scuole (p.e. i laboratori) essere utilizzati per qualificare o riqualificaqre la forza lavoro?

C’è poi l’intelligenza inutilizzata? Quei tanti giovani diplomati o laureati che oggi non trovano lavoro debbono rimanere con le mani in mano? Spesso arrivano molti miei ex studenti che mi chiedono ” professore conosce qualche realtà dove posso fare un po’ di pratica, magari anche non pagato? Sento che le mie conoscenze progressivamente evaporano perché non aggiornate”. Devo rispondere che non posso aiutarli. Possibile che non ci sia una via d’uscita? Qui a Chiusi quanta conoscenza sta andando perduta?

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