Villa Literno, in provincia di Caserta, si trova all’interno di un triangolo reso tristemente famoso per la presenza della camorra che recentemente ha subito una cocente sconfitta da parte delle forze dell’ordine.
E’ quindi contornata dalla malavita organizzata ma, essendo al centro, è come l’occhio del ciclone che gode di una certa immunità da ciò che la circonda.
Dirigente del Circolo Didattico “Don Milani” e della Scuola Primaria “Rodari” di questa città è il Dott. Pasquale Di Pasqua che ha la vocazione suprema dell’educatore. Da dieci anni la sua scuola partecipa, da vera protagonista, al Festival <Ragazzi in Gamba> e, dopo costanti e ben motivate richieste, da due anni è sede di rassegna interregionale. Con il compiacimento entusiasta e l’aiuto concreto dell’amministrazione comunale nella persona del giovane e brillante sindaco Nicola Tamburrino che, in occasione del cinquantennale, è giunto anche a Chiusi. In questo ambiente, nella palestra della scuola trasformata per l’occasione in auditorium, dal 17 al 19 aprile, si è svolta la rassegna interregionale di <Ragazzi in Gamba>.
Tre pomeriggi di spettacolo con 15 scuole, provenienti per lo più dalla stessa Villa Literno ma anche da Casal di Principe, Afragola, Giugliano, San Marcellino, Sessa Aurunca, Castelvolturno e Mondragone. Essendo in terra partenopea l’hanno fatta da padrone la musica ed il canto, seguite dalla danza e dal teatro, si è notevolmente affermata la <moda> con due spettacoli d’eccezione degli istituti superiori di Giugliano e Sessa Aurunca ed autorevoli sono stati i cortometraggi ed i lavori teatrali.
Ha trionfato la napoletanità nel gusto della festa, nell’entusiasmo con cui si vivono gli eventi, nella passionalità dei rapporti umani, nella pudica fantasia che fa scorgere la <nudità dell’imperatore> e rende tutto più simpatico e accattivante. Sono emerse le individualità come il piccolissimo Carmine della Scuola dell’ Infanzia <Maria Pia di Savoia> che ha l’innato carisma della danza moderna, lo stesso in cui eccelle il più grandicello Simone, autentica promessa dell’ I.C. <Europa Unita> di Afragola la cui esperta di tappeti a fiocchetto, la docente Simona, è improvvisamente salita in cattedra portando come esempio di educatore il pellicano che, in periodo di carestia, si ferisce il petto per nutrire i suoi piccoli con il proprio sangue.
Simpatici e originali i cortometraggi di San Marcellino e Castelvolturno, l’uno inneggiante a saper <riciclare> la vita l’altro teso ad opporsi alla malavita organizzata. La fantasia ha ispirato la parodia del viaggio dantesco tra gli scugnizzi napoletani nello spettacolo della Rodari mentre forma e contenuto si sono uniti negli spettacoli di moda degli istituti superiori di Giugliano e Sessa Aurunca che, come pochi, vivono il percorso bello-vero-buono proposto dalla Rassegna.
Lo stesso dicasi dello spettacolo fresco e vivace <Or son dieci … ma non li dimostriamo. Il meglio ed il peggio di noi>, quasi un revival di un decennio di Ragazzi in Gamba. Con religioso silenzio è stato ascoltato il proclama di quest’anno che indica e lascia intravedere albori di speranza nel grigiore della crisi dell’intera società.
E sono quegli albori che costituiscono l’originalità di <Ragazzi in Gamba> e quel porsi come <qualcosa di più di uno spettacolo> costituisce il segreto del permanere nel tempo di questa rassegna che ha evidenziato quell’oasi di speranza di Villa Literno, occhio del ciclone nel triangolo della camorra.