Il silenzio del PD e la voce inconsistente dei consiglieri di centrosinistra

di Luciano Fiorani

E’ vero che il Pd è in pieno marasma e ha altro a cui pensare ma due righe sui motivi della protesta delle opposizioni (abbandono delle sedute del Consiglio comunale) poteva anche scriverle.

Lo ha fatto in compenso il gruppo consiliare del centrosinistra (il comunicato è apparso sul Corriere di Siena di ieri).

Un episodio grave e una mancanza di rispetto nei confronti delle istituzioni e della città di Chiusi”. Ci vanno giù subito duri quelli del centrosinistra ma di rispondere a uno dei punti che le opposizioni hanno sollevato neanche a parlarne.

La coalizione di centrosinistra nel riconoscere e ribadire il Consiglio comunale come luogo fondamentale di discussione politica…”. Ma davvero? E allora sono matti quelli delle opposizioni che costantemente sono costretti a richiamare sindaco e giunta al rispetto delle prerogative del Consiglio? E’ vero o no che molte decisioni prese all’unanimità da tutti i gruppi consiliari sono rimaste lettera morta? A che punto è il censimento delle case vuote che si è volutamente procrastinato ad arte fin dopo l’approvazione del Piano strutturale? Che ne è dei controlli nelle aziende insalubri? Che ne è della questione delle tariffe applicate da Nuove Acque? Che ne è dell’albo pretorio on line?

Com’è che per conferire la cittadinanza onoraria ai figli di immigrati nati a Chiusi si è passati dal consiglio comunale e invece quella a un personaggio chiacchierato come Giancarlo Elia Valori il sindaco ha proceduto “motu proprio”? Chiusi presenta la domanda per essere inserito tra i siti mondiali dell’Unesco e il consiglio comunale (e la città) non ne discute, non ne deve saper nulla?

Si potrebbe continuare a volontà ma credo che ci siamo capiti.

arebbe il caso che le persone si assumessero le proprie responsabilità invece di nascondersi sempre dietro sigle ormai non più rassicuranti. Ma dall’ambiente che ha pugnalato alle spalle una figura come Prodi cosa ci si può attendere?

Li incontri per strada (quelli della maggioranza) e ti parlano di posizioni diverse di distinguo di decisioni subite e poi si nascondono unanimi dietro comunicati insignificanti. Ti dicono che non va bene che appaiano sui giornali e sui siti internet i comunicati del comune non firmati, ma tutto continua come prima. E’ proprio vero, a Chiusi e a Roma stessa musica.

Lo sanno loro, gli è stato detto mille volte, e lo sanno i cittadini e associazioni che hanno partecipato (tra cui anche iscritti al Pd) alla fase delle osservazioni al Piano strutturale che la Primavera e la Lista civica Fiorini hanno fatto confluire le loro osservazioni nel documento sottoscritto pubblicamente alla saletta del teatro da diverse persone. Sanno che sono state interessati Regione (nella persona dell’assessore Marson) e Provincia dalle opposizioni. Ma loro niente. Come un disco rotto continuano a ripetere che le opposizioni non hanno presentato osservazioni. Ci sono o ci fanno? Solo questo ormai è da stabilire.

Gli parli di trasparenza e partecipazione e sono tutti d’accordo e diponibili (a chiacchiere) poi, se cerchi un documento ci vuole il cane da caccia, come ti avvicini al comune pare che gli entri in casa senza chiedere permesso.

E questi sono i nuovi modi di amministrare? Il sindaco comunica (oltre che con i comunicati stampa non firmati) solo con facebook dove però ci trovi solo “ho fatto questo e ho fatto quello” e giù i mi piace dalla solita claque. A sentir loro pare che tra un aperitivo e un’inaugurazione il paese viva felice e prospero. Ma un incontro pubblico non c’è verso di farlo. Vanno come la madonna pellegrina nelle frazioni per discutere del collaudato “che te serve a Fra’”.

E se ci sono ancora persone che protestano e non ci stanno a questo abbrutimento della politica sono dei benemeriti. I cittadini stanno con il sindaco? Può darsi ma va fatto comunque ciò che è giusto, non quello che conviene e comunque si ricordino i giovani apprendisti stregoni che solo qualche anno fa questo paese votava in massa (quasi l’80%) per un personaggio che oggi è politicamente finito.

La storia insegna ma se nessuno studia…

Questa voce è stata pubblicata in Senza categoria. Contrassegna il permalink.

6 risposte a Il silenzio del PD e la voce inconsistente dei consiglieri di centrosinistra

  1. Luca Scaramelli scrive:

    Quando ancora esisteva la politica, come minimo, il partito o i partiti che sostengono la maggioranza, avrebbero richiesto un incontro con le opposizioni per discutere la grave crisi istituzionale che stà vivendo il nostro comune. Dato che i partiti che ancora esistono, se esistono qui a Chiusi, non sanno più che cosa sia la politica, lasciano fare al novello podestà. E la cosa buffa è che due anni fa durante la campagna elettole accusavano la Primavera di essere l’antipolitica, se non fosse una cosa così grave ci sarebbe da mettersi a ridere a crepapelle.

  2. Vogliono far vedere che senza opposizioni si va meglio.

    Una posizione molto alla Deng Xiaoping…

  3. daria lottarini scrive:

    Siccome la maggioranza ha un gran rispetto delle istituzioni ha pensato bene di utilizzare il Consiglio comunale come arma per intraprendere una guerra con le opposizioni, infatti è stato convocato il terzo consiglio comunale nel giro di 20 giorni (martedì 30 aprile) dopo che le minoranze hanno deciso di abbandonare i lavori.Non è chiaro quali siano le reali intenzioni degli amministratori, non avrebbe guastato a mio avviso un minimo di correttezza che andasse verso un tentativo di dialogo con le opposizioni. Purtroppo la volonta di dialogo si è persa in questi atti di forza: non vieni più al consiglio comunale, bene ti faccio vedere io chi è più forte, ne convoco tre al mese. Tiè!!!

  4. luca scaramelli scrive:

    Sulla vicenda dell’abbandono del consiglio comunale da parte delle opposizioni questa mattina, durante le celebrazioni del 25 Aprile, il Sindaco ha voluto approfittare della circostanza istituzionale, nascondendo nel suo discorso celebrativo, ad appena un giorno di distanza dalle dichiarazioni rilasciate al corrierino, una dichiarazione polemica sul mancato rispetto delle istituzioni a partire dal consiglio comunale. Una piccola vigliaccata che dà la misura del personaggio. Del resto da chi si vanta di aver approvato il bilancio all’unanimità, tacendo la circostanza che al voto sul bilancio era presente solo la maggioranza, cosa c’è da aspettarsi. E comunque tutti questi segnali se delineano la bassa statura del politico, sono a mio avviso allarmanti sulla deriva provocata dalla ricerca del consenso a tutti i costi.

  5. luca scaramelli scrive:

    La distinzione fra partito e amministratori non c’è più perché, per lo meno a chiusi, il pd non c’è, e di fatto ad esso si sostituisce ormai da tempo l’amministrazione che dovrebbe invece fare un altro lavoro. La vicenda sull’abbandono del consiglio comunale è veramenete bizzarra, per mesi l’opposizione ha urlato che così come funzionava il consiglio comunale non valeva niente, adesso, dopo che i consiglieri comunali sono stati costretti ad un gesto forte per farsi sentire, il nostro sindaco scienziato non perde occasione per ricordare l’importanza del consiglio comunale. mi sembra che si sia svegliato un po’ tardi.

  6. pscattoni scrive:

    Ho sempre pensato che ci debba essere una sana distinzione fra amministratori e partiti che li esprimono. Non c’è da vergognarsi, quando non si è d’accordo, a esprimere dissenso e critica rispetto alle decisioni prese.
    Personalmente ho sollecitato più volte gli organi del mio partito (PD) ad esprimersi su passaggi quantomeno controversi del governo del Comune. Non sono stato ascoltato. Domani sera spero di essere presente all’iniziativa del PD con il segretario provinciale Guicciardini. Ripeterò gli stessi concetti.
    Questo blog esiste da due anni. Ricordo che agli inizi di aprile di due anni fa uno dei dirigenti locali (amico e persona che stimo) affermò che su chiusiblog non si doveva scrivere. Cercai di obiettare, senza molto successo, che qui si può scrivere tranquillamente perché non c’è censura. Non sono stato ascoltato. Io penso che si può invitare a non scrivere, a condizione però che vi siano canali alternativi dove ci si possa esprimere. Questi canali non sono stati creati. Salvo poi accorgersi che Grillo si è affermato anche perché aveva un blog.

I commenti sono chiusi.