Scaramelli nuovo “Podestà”. La protesta delle minoranze continua

Riceviamo dai consiglieri di minoranza il comunicato che di seguito pubblichiamo:

Il sindaco Scaramelli, novello “Podestà” del Comune di Chiusi, ha convocato un nuovo Consiglio Comunale senza aver dato alcuna risposta alle argomentazioni che erano alla base del nostro abbandono della seduta del 15 aprile. E’ la seconda riunione che viene convocata senza nessun chiarimento.

Una nuova provocazione alla quale risponderemo ancora una volta disertando i banchi del Consiglio poiché è chiara la volontà di non voler rispondere di atti così palesemente colpevoli da cui scaturisce poi il tentativo di procedere facendo a meno del nostro ruolo di controllo, a totale disprezzo delle istituzioni democratiche, di cui il sindaco dovrebbe essere il garante e verso le quali dimostra invece la massima insensibilità preferendo, al confronto diretto, le esternazioni che regolarmente pubblica su facebook a favore dei suoi ammiratori, in modo da ricevere solo consensi, oppure le offese gratuite sull’impegno delle opposizioni, per giunta pronunciate in assenza degli interessati, in quella sede istituzionale che ormai considera come una sua proprietà.

Molto singolare è poi la complicità del gruppo di maggioranza che ci accusa di mancanza di rispetto delle istituzioni quando invece siamo solo noi a difenderle. Siamo noi infatti che stiamo protestando proprio perché il sindaco ha preso la decisione di concedere la cittadinanza onoraria al Cav. Valori senza discuterla in consiglio comunale. Siamo noi che stiamo protestando perché molte mozioni, approvate all’unanimità in questi due anni, non hanno ancora trovato attuazione in quanto sgradite al sindaco. I consiglieri di maggioranza, se volessero dare una dignità al mandato conferito loro dai cittadini, invece di criticarci dovrebbero unirsi alla nostra protesta.

Invece si limitano a vantarsi di risultati che niente hanno a che vedere con la capacità amministrativa o politica dal momento che un avanzo di bilancio, causato dalla gestione dei residui, è solo il frutto di un’operazione tecnica contabile, così come il pagamento dei debiti delle aziende è solo il frutto di una legge che ha modificato le norme del patto di stabilità. Quando non si ha niente di meglio da comunicare ci si appropria di meriti di altri al solo scopo di vedere il proprio nome sui giornali, cosa che sembra essere l’attività prevalente di questa amministrazione. Noi non saremo mai a favore di un bilancio che prevede l’utilizzo di risorse pubbliche per gestire un ufficio stampa il cui principale compito non è quello di informare i cittadini ma quello di propagandare il nome e l’immagine del sindaco e dell’assessore di turno.

 

“La Primavera di Chiusi”

“Lista Civica Fiorini Fagnetti I Cittadini per Chiusi”

 

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13 risposte a Scaramelli nuovo “Podestà”. La protesta delle minoranze continua

  1. pscattoni scrive:

    x Giampaolo Tomassoni. Del decreto avevamo già discusso. L’obbligo c’è e il comune doveva ottemperare. Forse per questo oggi il sindaco non si vanta di aver reso accessibile lo storico dell’albo pretorio. Diciamo però che se la cosa non fosse stata chiesta chissà per quanto ancora si sarebbe aspettato.

  2. No, penso proprio di no….diciamo che qui c’è stata l’auto-investitura di chi pensa di essere “dotato qualificato e meritevole”….fatto è che, anche se molti cittadini di Chiusi non se ne rendono conto, l’aria si fa pesante come nel ventennio…

  3. Vorrei far notare che all’opposizione il potestà la piglia pure in giro: non é stata probabilmente la loro mozione a far attivare lo storici degli atti pubblici del nostro comune, ma piuttosto direi la necessaria attuazione di alcuni punti del “decreto trasparenza” (Dl. 44/2013)…

  4. marco lorenzoni scrive:

    Caro Orsini, la storia, spesso si ripete…
    Anche senza che i “ripetitors” (termine inventato, ma che rende l’idea, credo) se ne rendano conto… O no?

  5. Questa definizione del podestà mi sta appassionando….è proprio vero che il male degli italiani e la memoria corta….
    – Esaminare la legge sull’istituzione dei podestà, è importante per capire un aspetto dell’approdo del fascismo al totalitarismo, che più che essere una degenerazione del movimento è una sua logica conseguenza. La riforma, nelle aspettative del regime, è animata dalla prospettiva di far progredire i comuni rurali (cioè l’80% dei comuni italiani) verso la modernità, di eliminare per sempre le lotte tra modesti uomini politici del luogo in favore di un uomo sopra le parti e consentire, perciò, «ai più dotati e qualificati (e politicamente sicuri) di essere nominati a quelle cariche che i loro talenti meritano» ; inoltre la nomina dall’alto del podestà «avrebbe per sempre eliminato le battaglie elettorali, motivo di distrazione e di personalismi» che innalzano i mediocri, gli intrallazzatori e i demagoghi.

    P. Morgan, I primi podestà fascisti: 1926-1932, in “Storia contemporanea”, anno IX, n.3, Bologna, Il Mulino, 1978, p. 407 –

  6. Paolo Scattoni scrive:

    Che vuol dire le chiacchiere stanno a zero? E’ evidente che è stato commessa un’irregolarità e inferto un evidente vulnus al diritto. Sulla questione credo di aver scritto per primo o fra i primi. Punto.
    Poi c’è la gestione politica della questione. Ho una qualche esperienza di opposizione in consiglio comunale a Chiusi, forse la più lunga fra quelli che discutono in questo blog.
    Ognuno può gestire la crisi come vuole, la gestione è politica. Io ad esempio farei un esposto al difensore civico ed un altro, calibrato diversamente, al prefetto.
    Poi ci sono altre inziative che potrebbero essere prese. Ognuno gestisce politicamente la faccenda come meglio crede. Anche provocare la decadenza dalla carica per assenza ingiustificata può essere una strada. La cosa mi incuriosisce.

  7. luciano fiorani scrive:

    Le chiacchiere stanno a zero. Il sindaco esibisca l’atto con cui ha conferito la cittadinanza onoraria a Giancarlo Elia Valori e spieghi perchè quanto approvato da tutti i gruppi consiliari non ha avuto applicazione (ad eccezione dell’albo pretorio on line che, anche se alla mutina, è finalmente operativo).
    Fino ad allora le opposizioni hanno tutto il diritto di protestare nelle forme che riterranno più opportune.
    Questa situazione è figlia delle pochezza poltica di chi governa e nulla lascia supporre che ci sarà un’inversione di tendenza perchè il buon governo e il riaspetto delle istituzioni sono cose ben diverse dalla ricerca del consenso a tutti i costi.

  8. Ma l’aria dentro il pallone, di chi é?

    Sa’ togliela?

  9. marco lorenzoni scrive:

    Se esiste il rischio della “decadenza”, per ripetute assenze, credo che la Primavera e la sig.ra Fiorini debbano escogitare altre forme di protesta. L’opposizione in consiglio è utile (anche se non esaustiva dell’azione politica di un gruppo) e alla lunga può risultare controproducente far mancare la presenza in aula, lasciando alla maggioranza campo libero…Le aule consiliari si possono disertare, oppure “okkupare”, si possono riempire di cartelli e striscioni ad uso delle tv e dei giornali… Si possono convocare conferenze stampa, indire convegni, organizzare cortei… La politica è terreno e teatro di confronto, scontro, mediazione tra idee e posizioni diverse… A Roma è una marmellata un po’ puzzolente che vede i poteri forti e i partiti forti coalizzati a difesa dei loro privilegi… A Chiusi sembra un campetto di periferia dove qualcuno fa notare, con una certa supponenza, che il pallone è suo e si gioca come dice lui… e gli altri, a quel punto se ne vanno, smettendo di giocare…
    Negli anni ’60 e ’70 tra i ragazzi della Fornace, delle Biffe o del Mar Nero era tute le sere così…

  10. pscattoni scrive:

    I due gruppi consiliari di opposizione stanno difendendo la dignità del Consiglio. Sinora hanno ottenuto poco. Finalmente oggi c’è, dopo due anni, lo storico dell’Albo pretorio. Questo è avvenuto grazie all’azione di chi in Consiglio dà importanza alla trasparenza. In un’occasione il sindaco affermò che sebbene decisa all’unanimità quella misura era soltanto il frutto della fissa di uno. Bene un piccolo risultato, ma ne va dato atto.
    Oggi c’è qualcosa di più in ballo: il rispetto della procedura. Il sindaco ha concesso motu proprio una cittadinanza onoraria senza una decisione formale del Consiglio, né della Giunta e né dello stesso sindaco. Ora che lo storico dell’Albo pretorio è online tutti possono controllare.
    Ritirarsi sull’Aventino, però, potrebbe non essere, alla lunga, consigliabile perché si potrebbe configurare un’azione di decadenza degli stessi consiglieri di opposizione. Insomma trovare altre forme, anche clamorose, di protesta.

  11. marco lorenzoni scrive:

    Su Primapagina e su http://www.primapaginachiusi.it mi nson permesso di invitare i sindaco, la giunta, la maggioranza e le opposizoni a chiarirsi e a trovare uno spiraglio di dialogo, sfruttando l’occasione del 25 aprile e il prologo alle celebrazioni con il percorso della memoria. Il 25 aprile è la data fondante della ns democrazia, e mi pare , che la diatriba opposizioni-sindaco sia proprio una questione che attiene alla democrazia, al ruolo di certe istituzioni… L’occasione non è stata colta. In compenso Scaramelli continua a convocare consigli comunali, sapendo già che le minoranze non ci andranno (perché i chiarimenti richiesti non li ha forniti) e le minoranze continuano a protestare, esponendosi però all’accusa (giusta o gratuita, poco importa) di sottrarsi al confronto e al proprio ruolo. I partiti tacciono.
    Sembra una piece teatrale pirandelliana. Kafka no. Troppo complicato…

  12. pscattoni scrive:

    Io penso che la protesta non potrà andare avanti con questa modalità. La convocazione a raffica di consigli comunali potrebbe avere come obiettivo quello di mettere in mora i consiglieri della minoranza e far così scattare la decadenza dalla carica per assenza ingiustificata. Ma sicuramente i quattro consiglieri si saranno già adeguatamente attezzati.

  13. Comincia a ripiacermi, ‘sta Primavera…

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