Domenica mattina presto, come al solito, mi sono recato al bar per un caffè e mentre sorseggiavo la bevanda ho dato un’occhiata al giornale (La Nazione 28/4/2013). Prima alla cronaca nazionale, poi a quella provinciale.
Con mio grande stupore ho letto un articoletto dove era riportato un virgolettato attribuito dal redattore al Sindaco di Chiusi, Stefano Scaramelli, contro le minoranze Consiliari. Un breve scritto che a definirlo offensivo equivarrebbe a voler dire essere buoni a tutti costi. Ecco il testo (cronaca di Siena pag. 13):
“Se le opposizioni non si presenteranno più in consiglio comunale, tanto meglio, visto che non stanno producendo nessun elemento positivo per la città. Rappresentano solo due esperienze politiche fallimentari, che hanno tradito il mandato conferito dai cittadini. Fosse per loro, non avremmo un piano strutturale, non ci sarebbero strategie sul fronte occupazionale, non avremmo potuto dare sostegno alle famiglie in difficoltà. Non sentiremo la loro mancanza”.
Non voglio crederci! Spero tanto che il computer su cui è stato composto il servizio, in quel momento si sia messo a fare i capricci ed abbia mescolato notizie diverse e che a pronunciare quelle frasi sia stato il Sindaco di un’altro comune. Io ho molto rispetto del primo cittadino della mia città, in quanto istituzione, e, potrei aggiungere, sarà anche “il mio sindaco” fino alla fine della legislatura, mio malgrado. Ma se, al contrario, fosse tutto vero, allora mi sentirei autorizzato a fare qualche considerazione su quanto affermato.
Perché quei circa duemila cittadini di Chiusi che hanno votato per le opposizioni non meriterebbero tanto disprezzo. La Democrazia stessa, nel senso più ampio ed alto del suo significato, non meriterebbe tanto spregio. Come si potrebbe affermare, senza sentirsi antidemocratici, “Se le opposizioni non si presenteranno più in consiglio comunale, tanto meglio” ? Fin da ragazzo mi è stato insegnato che un governo senza opposizione equivale ad una dittatura. Ed ancora, “Rappresentano solo due esperienze politiche fallimentari, che hanno tradito il mandato conferito dai cittadini”.
Cosa significa? Non mi sembra che in parlamento, e altrove, il partito a cui appartiene il capo dell’Amministrazione Comunale abbia rispettato il mandato degli elettori ed in quanto a fallimenti e spettacolo poi …… sorvoliamo. Il piano strutturale: è esatto affermare soltanto che non ci sarebbe stato quello approvato, bensì un altro, forse meglio, non so, avrebbero dovuto giudicarlo i cittadini.
Sarò ingenuo e anche di poco comprendonio, ma di quelle grandi strategie sul fronte occupazionale di cui si parla non ne ho trovato traccia. Se non quei pochi spiccioli concessi a chi apre una nuova attività commerciale. Anche perché se così fosse potrebbero essere benissimo suggerite al governo nazionale, nato appena pochi giorni fa, che ne ha tanto bisogno. Per quanto riguarda le famiglie in difficoltà, nessun consigliere di minoranza si è mai sognato, non solo di votare contro alcun provvedimento in tal senso, tantomeno di ostacolare minimamente il sostegno in loro favore. Concludo dicendo che se le frasi lette sul giornale risulteranno non attribuibili al Sindaco, come spero in cuor mio sia, o addirittura smentite dallo stesso, quel giorno sarà un bel momento per la democrazia.
Anche il mio pensiero è quello che le dirigenze abbiano guardato a coloro che si sono fatti con merito di spinte politiche le loro danarose carriere,spessissimo leccando chi era più in alto di loro e passando sopra alle loro stesse convinzioni politiche e relegandole dietro la loro schiena.Questo per una quantità di ragioni e senz’altro perchè le loro convinzioni- sempre- chè le avessero avute-erano deboli ed erano più forti quelle dei soldi e della carriera. A quella hanno sacrificato molte cose,anche e spesso la famiglia.Non viviamo a Roma ma a Chiusi e lo possiamo vedere tutti.Poi è chiaro che nel mezzo ci sta tutto come dici tu Paolo e la frase del comico mi trova ovviamente d’accordo,chi non lo sarebbe?Ma il confine di queste cose è molto SOTTILE talvolta,ma oggi al punto in cui siamo in Italia non mi dirai che questo aspetto meno o più pronunciato non ne coinvolga parecchi.Chi non ne è coinvolto è un animale raro,sempre più raro,e questi pagano un alto prezzo anche esistenziale.E se ci pensi bene non potrebbe essere diversamente.Il sistema così impostato ha bisogno maggior- mente di questa che a Napoli chiamano” frit- tura”.E sono proprio questi che hanno una visione del mondo,accortissimi a non espri- merla quasi mai,perchè la adattano sempre alle loro esigenze legittimando le loro carriere, tramando,cercando in maniera ossessiva di prevedere e parare i colpi di altri,spesso come loro.
x Marco Lorenzoni. Per celebrare un comico famoso scomparso ieri:
Meglio uno intelligente che diventa dirigente per merito proveniendo da un’umile famiglia che un coglione di famiglia ricca che non ha compicciato niente nella vita.
Ovviamente nel mezzo ci stanno tante possibili combinazioni.
Il problema numero uno, caro paolo è che il Pd – e anche te – pensa da anni solo e sempre ai “dirigenti di banca”… Il Pd è stato ed è il partito delle banche e non dei lavorarori, degli artigiani, dei pensionati ai quali però ha sempre chiesto il voto…
Se avesse guardato in altre direzioni, forse, oggi non si troverebbe in questa situazione. Ma questa è solo una mia personalissima opinione
Mi ricordo benissimo quell’episodio perchè ero presente all’assemblea.
Allora parlai di doppie parti in commedia.
Siamo alle solite?
x Fulvio Barni. Non è la prima volta. In questo l’archivio di chiusinews ci viene in soccorso. Siamo alla fine di maggio del 2010. Un gruppo di cittadini si stava muovendo per bloccare l’intenzione di utilizzare l’attuale campo sportivo per l’edificazione. Il tutto viene riportato in un mio articolo.
Viene organizzata un’iniziativa cittadina alla sala Eden dalle 21.30 alle 23,30 (nel mio articolo citato ho scritto erroneamente 9,30-11,30) . Arriva l’allora ssessore Scaramelli che interviene con un apprezzamento per l’iniziativa anche se si dichiara non del tutto d’accordo. Poche ore dopo su La Nazione dichiarazioni di fuoco sul comitato dei cittadini. Il lupo può anche perdere il pelo, ma il vizio è duro a scomparire.
Il problema per il PD di Chiusi consiste nella difficoltà di aprire un dibattito su quello che è successo nel partito da tre anni a questa parte.
Molti di coloro che nel partito avevano visto in Stefano Scaramelli il rassicurante continuatore dei 9 anni di governo Ceccobao oggi sono delusi.
Consiglio di rinfrescare la memoria di ripercorrere quanto si è dibattuto su Chiusnews nei mesi di gennaio, febbraio e marzo. E’ un ripasso istruttivo. per quanto mi riguarda rinvio alla mia posizione di quel periodo. Secondo me si poteva sfruttare la disponibilità di una persona di prestigio nella sua funzione di prestigioso dirigente di banca in pensione e disponibile per una figura di sindaco transizione che avrebbe posto le basi per far crescere una nuova generazione della politica e per il governo locale. Quella proposta non fu accolta. Poi ci furono i dissidenti. Alcuni se ne andarano altri furono presi per il naso perché non riuscirono neppure a piazzare un consigliere.
Oggi, secondo me, alcuni dei registi di quella operazione (di Scaramelli come sindacorassicurante per l’establishment) sono coscienti di avere toppato di brutto. Le tradizioni della politica locale non prevedono, però, autocritica. E allora si rimane silenziosi anche di fronte a posizioni assurde.
“contrordine compagni” avrebbero eslamato una volta nel vecchio P. C. I.”. Ed è anche l’ordine che deve aver ricevuto, o dato, il Sindaco, perché nell’articolo della Nazione di domenica dichiarava: “Se le opposizioni non si presenteranno più in consiglio comunale, tanto meglio ….. non ne sentiremo la mancanza”. Ieri, invece, sul Corriere di Siena, a proposito dell’approvazione da parte del Consiglio Comunale del Centro Commerciale Naturale di Chiusi città ha detto: “sono dispiaciuto che le opposizioni abbiano disertato l’aula”. Mi viene in mente l’esclamazione di un vecchio chiusino che per qualsiasi cosa gli accadesse, contornata anche da qualche moccolo, diceva: ” io boh! un lavoro come quest’anno ‘un s’era mai visto! ….Mah!….
Sospetti che l’arroganza sia trasmissibile per via aerea? In effetti, il nostro sindaco è stato molto a contatto con Ceccochi…
Molti giovani e motivati amministratori somigliano a certi giocatori di calcio, che imbroccano una stagione esaltante, fanno qualche gol, ma a guardarli giocare ti accorgi che non sanno stoppare la palla… Insomma giocatori, magari ben pagati, ma che non hanno i fondamentali del pallone…
Certi amministratori non solo di Chiusi, sono cresciuti in un’epoca in cui hanno fatto credere che i fondamentali non servano, che sia tempo perso, imparare a stoppare la palla.. La democrazia, le sue regole, il rispetto per l’avversario, sono “i fondamentali” che molti vivono come i lacci e lacciuoli dell’economia… Meno regole, meno vincoli, meno confronto e tutto fila più liscio. Come quando c’erano i podestà e i treni arrivavano in orario… Può darsi che nel caso specifico (articolo La Nazione) il cronista, nella foga di incensare il sindaco, abbia un pochino esagerato… ma il sindaco non ha preso le distanze. A quanto pare nemmeno il capogruppo Brilli… Dovrebbero farlo, chiedendo scusa. Anche perché, pure dalla loro parti, c’è qualcuno che si è scocciato. Il capogruppo in Provincia Nasorri, che è di Chiusi ed è stato segretario Pd, dice addio al partito: “Io sono di sinistra e questo Pd non è più casa mia”. Se lo dice lui…
Qui non è più in ballo la “statura politica” di un individuo, ma la valenza intrinseca come persona. Credo che non sarei per nulla orgoglioso di avere un figlio, o semplicemente un collegaa di lavoro che si esprimesse in simil itermini. In genere spero sempre di non incontrare persone del genere e, quando purtroppo mi capita, evito persino di respirarne la stessa aria.
Siamo di fronte a un personaggio con capacità politiche che sfiorano lo zero, ma con una presunzione enorme che lo rende convinto di essere un grande sindaco solo perché viviamo nell’epoca del “clic su mi piace” e perchè tra il gruppo di maggioranza non c’è una sola persona in grado di cantare minimamente fuori dal coro, non parliamo poi del partito che sostiene questa amministrazione che è ormai scomparso da un pezzo.
C’ero anch’io fra il pubblico in Consiglio, ma do un’interpretazione diversa da quella di Luciano (Fiorani) su quanto è stato discusso. Secondo me quando qualcuno fra i consiglieri ha letto la dichiarazione pubblicata dalla Nazione ha capito che il sindaco l’aveva fatta di nuovo fuori dal vaso e ha cercato di rimediare. Solo che l’aver messo in relazione, se pur vagamente, quanto accadutoa Chiusi con il ferimento dei carabinieri a Roma è stato un rimedio peggiore del male. E così anche Brilli e gli altri intervenuti l’hanno fatta anche loro fuori dal vaso.
Ieri sera, in apertura del Consiglio comunale, il “corrazziere Brilli”, leggendo una mozione del centrosinistra, ha ripetutamente affermato che bisogna abbassare i toni.
Avevo pensato che si riferisse alle opposizioni consiliari che disertano l’aula in attesa di chiarimenti che non arrivano.
Invece, se son vere le parole citate da Fulvio (Barni), bisogna supprre che ce l’avesse col sindaco che da tempo è preda di un inspiegabile nervosismo.