Un sindaco veramente anacronistico, fuori dalla storia, almeno da quella attuale, dei nostri giorni. Un sindaco che ha perso il senso della misura e che forse troppo preso da autovalutazione referenziale non sembra leggere, ascoltare e informarsi.
Il governo appena nato è un governo di pacificazione, di necessità, di condivisione, stimolato dal presidente Napolitano al quale tutti dovremmo esprimere il senso della riconoscenza per aver privilegiato il bene e l’interesse del paese a quello esclusivamente personale; un governo che non può e non deve fare a meno delle minoranze sia per il rispetto costituzionale sia per quello dovuto ai cittadini che hanno liberamente e democraticamente espresso un voto di scelta.
Un governo, come un Consiglio comunale, monco di una sua rappresentanza non avrebbe i presupposti giuridici e sociali per una gestione democratica, pur nella diversità delle idee e delle posizioni politiche.
Solo il sindaco Scaramelli dichiarando che “non sentiremo la mancanza delle opposizioni” (ma parla a titolo personale o di tutta la maggioranza? Il fatto sarebbe ancora più grave) sembra non rendersene conto, superando se stesso e qualsiasi principio istituzionale. Un sindaco oculato e stratega cerca di coinvolgere le opposizioni, non può essere contento e soddisfatto delle loro assenza pur giustificata; le opposizioni ,come lui ha decretato dall’alto della sua arroganza, non sono nè stanche nè annoiate per l’impegno in Consiglio comunale. Se lo fossero non parlerebbero come stanno facendo e sceglierebbero di “scomparire” definitivamente dalla scena.
Sono in verità preoccupata per un sistema che non può essere più accettato: quello della prevaricazione, dell’imperio con il quale si intende gestire la cosa pubblica, appunto pubblica non privata, quindi di tutti e non di uno solo.
Le liste di opposizione non hanno, checchè ne dica il sindaco, tradito il mandato elettorale anzi lo stanno rafforzando e stanno cercando di far comprendere a tutti i cittadini quanto sia impossibile svolgere con questa maggioranza un ruolo propositivo di proposte concrete e fattive, una maggioranza dove vige solo la regola dei numeri ma non delle idee.
Se le opposizioni fossero state ascoltate in vari momenti si sarebbero ottenuti probabilmente risultati migliori di quelli che sono frutto di un lavoro a senso unico: per esempio ritornando al Piano strutturale, parlando con persone che hanno esaminato dall’esterno, quindi senza interessi di parte, persone ovviamente che potremmo definire con un termine di attualità come “tecnici e saggi”, hanno esclamato: “che Dio ci aiuti!”
E non si riferivano ad una divertente fiction del momento ma esprimevano una considerazione profonda su un’impostazione assolutamente fuori tempo ,non realistica e non ancorata alle leggi di mercato.
In definitiva intendo ribadire che la scelta di far sentire la voce dell’opposizione con un atto forte, insolito per un comune come Chiusi, ma determinato e consapevole è una scelta dovuta nel rispetto di coloro che ci hanno votato e che evidentemente non sostenavano la politica di persone di cui già conoscevano l’operato, essendo stati consiglieri ed assessori nella maggioranza precedente del sindaco Ceccobao.
Ripeto, la Primavera è al momento fuori dal consiglio comunale anche per la disattesa mozione sul controllo delle aziende insalubri, mi sembra una posizione chiara anche su bioecologia e sulle questioni ambientali in genere.
La vicenda dell’impianto a Le Coste fu sollevata da primapagina alla fine del 2012… Già allora il sindaco si espose contrapponendosi al collega castiglionese Batino, aprendo una sorta di guerra diplomatica con i dirimpettai umbri… Dalle opposizioni allora non trapelò alcuna posizione… Ora, che monta la protesta e che si annunciano assemblee pubbliche da parte dei comitati è più facile prendere capello. Comunque ben venga l’opposizione della Primavera… Quanto ai latitanti, chiaro che il riferimento, non certo casuale, fosse alla politica in generale e in particolare ai partiti, Pd in primis che ormai non dicono nulla su nulla… Ma perché, ripeto, tutti contro l’impianto delle Coste e nessuno contro le esalazioni di Bioecologia? Eppure il primo non esiste ancora, le seconde sono già presenti, eccome!
Per Marco (Lorenzoni):
uno dei motivi della protesta delle opposizioni in Consiglio Comunale è proprio una mozione sul controllo delle aziende insalubri, votata all’unanimità e mai attuata.
Non più tardi di ieri, attrverso un’intervista sul corriere di siena, del suo capogruppo Cioncoloni, la Primavera ha affermato con chiarezza la sua contrariet riguado all’impianto a biogas delle Coste, e a propria disponibilità ad appoggiare qualsiasi iniziativa avversa alla costruzione di quell’impianto.
Noi stiamo dando il nostro contributo al dibattito politico anche su questioni legate a problemi che riguardano i cittadini, non mi sembra corretto mettere tutti nello stesso calderone, anche perchè ben diverse sono le responsabilità di chi mministra rispetto a chi ha il ruolo di controllo attraverso l’opposizione.
Se ci sono dei “latitanti”, nel panorama politico locale, non siamo certo noi ma i partiti ormai scomparsi dalla scena e un’amministrazione che corre solo verso la ricerca del facile consenso, impedendo qualsiasi forma di dibattito. Da tempo siamo ormai l’unico soggetto attivo, cosa non da poco tenuto conto anche delle nostre scarse risorse, non ultime quelle economiche (la politica costa per chi la fa per passione).
Se non smentisce, o rettifica le dichiarazioni rese alla Nazione, quello di Scaramelli è uno scivolone grave. La mancata presa di posizione del Pd, di Sel e della maggioranza nel suo complesso è ancora più grave. Ed è la riprova dell’assenza totale, latitanza verrebbe da dire, della politica, non solo dal Consiglio Comunale ma dal panorama chiusino… Ed è una pessima cosa.
Vale però la pena di notare che nel frattempo a Chiusi c’è gente che presenta denunce ai carabinieri e petizioni per le esalazioni del depuratore di Bioecologia, ci sono altre persone che si mobilitano contro l’impianto a biogas alle Coste… altre ancora che si stanno mobilitando per chiedere più sicurezza sulle strade (via Oslavia in particolare)… E c’è gente che, indignata e delusa, lascia il Pd… La politica anche di queste cose dovrebbe parlare, ma essendo latitante, non lo fa…
Grave quanto le dichiarazioni del sindaco è la mancata presa di distanza, da quelle dichiarazioni, dei consiglieri di maggioranza e dei partiti che sostengono la maggioranza stessa.
La scuola (politica) non mente.