All’affollatissima assemblea di Villastrada, indetta dal comitao del “No alla centrale a biogas” che dovrebbe nascere a Le Coste (a un tiro di schioppo dal lago, dalle torri e dal centro abitato di Chiusi scalo) erano presenti, oltre a tanti abitanti della frazione castiglionese, anche cittadini dei comuni limitrofi.
Di chiusini ce n’erano un bella rappresentanza, ma soprattutto spiccavano, tra le prime file, nelle sedie con tanto di cartellino “riservato”, i nostri amministratori.
Erano infatti presenti il sindaco Scaramelli, il vice Sonnini, il capogruppo Brilli e gli assessori Bettollini e Micheletti. In rappresentanza dell’amministrazione comunale nella Pro-Loco c’era pure Simone Agostinelli che è intervenuto tra i primi, dopo le relazioni introduttive, per dichiarare il suo no al progetto.
Anche il nostro sindaco ha preso la parola, dopo Batino (sindaco di Castiglion del Lago). Il confronto è stato impietoso per il primo cittadino castiglionese che, balbettando tra un “vedremo” e l’altro, passando per “sentiamo cosa dicono i tecnici”, non ha voluto dichiarare la sua personale posizione sull’impianto rimandando tutto alla conferenza dei servizi con gli enti territoriali interessati (comuni limitrofi, province, Asl…).
Stefano Scaramelli, invece, ha detto senza peli sulla lingua che quell’impianto non lo vuole e che il suo collega di Castiglion del lago prendesse pure nota fin da ora che il suo voto, anche nella conferenza dei servizi, sarà contrario all’impianto. Applausi a scena aperta.
Ma il nostro sindaco si è spinto oltre, in vena di consigli ha suggerito a Batino di addossare tranquillamente a lui il fallimento dell’operazione. In modo che la patata bollente che il sindaco di Castiglion del Lago si è trovata tra le mani possa passare tranquillamente in quelle del primo cittadino di Chiusi che è pronto a tener botta perchè il no all’impianto è già deciso, senza se e senza ma. E giù, di nuovo, scroscianti applausi.
Non per spirito campanilistico, ma per personale convinzione sottolineo che oltre a quelli di Scaramelli e Agostinelli altri interventi, sempre di chiusini (che hanno praticamente egemonizzato la serata), hanno posto l’attenzione su altri aspetti della questione.
Paolo Scattoni ha spiegato all’attenta platea, e ricordato al sindaco Batino, che la decisione di costruire o meno la centrale a biogas “è politica”; perchè, sentiti tutti i parei tecnici sul progetto, sarà comunque l’amministrazione comunale a dover dire l’ultima e decisiva parola. Ricordando anche che si stava discutendo di un impianto che dovrebbe sorgere in un luogo che solo pochi mesi fa è finito sott’acqua. La messa in sicurezza in termini idrogeologici della zona interessata è preminente a qualsiasi progetto e gli strumenti in mano all’amministrazione permettono da subito di dichiarare il sito come luogo non adatto.
Marco Lorenzoni tra le altre questioni ha ricordato il precario stato della viabilità su cui verrebbe a insistere il via vai di camion per rifornire l’impianto e la scarsa collaborazione tra tre sindaci (Chiusi, Castiglion del Lago e Città della Pieve) per questioni che riguardano l’insediamento di impianti che vanno tenuti sotto particolare attenzione e che, guarda caso, vengono sempre localizzati ai margini di ogni territorio comunale e quindi molto prossimi a quello dei comuni vicini. E ha ricordato la vicenda dell’ampliamento di Bioecologia che oggi, fortunatamente, pare ormai tramontato; l’impianto in questione occupa una parte dell’ex centro carni e da settimane sta creando problemi agli abitanti della zona delle Biffe per il cattivo odore che vi si sprigiona.
Voglio infine sottolineare una sensazione: da chiusino, in un primo momento, mi sono sentito proprio contento della ferma presa di posizione del nostro sindaco, non solo perchè una centrale a biogas nel luogo prescelto è un’indecenza, ma anche perchè finalmente si sono potute ascoltare parole chiare e nette. Distanti anni luci dal politichese in cui si è rifugiato il sindaco Batino.
Poi però, avendo seguito altre vicende più o meno analoghe nel nostro comune, mi è tornato in mente che ben altro fu il tono e l’atteggiamento di Scaramelli in quelle circostanze. Quando ci fu da decidere l’ampliamento di Bioecologia per trattare nuove 18.000 tonnellate di percolato di discarica anche lui si rifugiò nel politichese, proprio come ha fatto Batino ieri sera e stesso atteggiamento, ho riscontrato, per la vicenda del capannone ai Quattri poderi dove una ditta piemontese stocca rifiuti agricoli, tra cui alcuni, pericolosi e nocivi.
E allora, la soddisfazione per l’intervento del nostro sindaco è ben presto svanita per far posto ad altre considerazioni il cui succo è: abbiamo un bel sindaco da trasferta!
Ma in casa, a Chiusi, com’è che non l’abbiamo mai sentito parlare così sui temi controversi? E’ un caso o si recita a soggetto?
Dopo la performance di ieri sera sarei portato a escludere che si sia trattato di un caso.
La posizione di Scaramelli contro la centrale a biogas sarà tanto più forte e credibile, quanto più prenderà analoga posizione su Bioecologia e altre situazioni di rischio in casa propria, e quando ai proclami (giusti e condivisibili) farà seguire comportamenti conseguenti e univoci…
A giudicare da alcune cose che ha dichiarato dopo l’assemblea (vedi articolo di oggi sul sito di Primapagina) forse comincia a rendersene conto pur continuando ad essere un po’ troppo cauto nelle partite deve giocare tra le mura amiche…
D’accordo sia con Francesco (Orsini) che con Simone (Agostinelli). Vorrei sottolineare che l’eventuale opposizione del sindaco di Chiusi non basta a bloccare l’operazione. La procedura è quella della conferenza dei servizi nella quale si vota. Si tratta allora di stare attenti ai tempi e ai lavori della conferenza. Inoltre occorre creare opinione su questo progetto.
Il blog può contribuire. Si può creare una pagina dove raccogliere tutta la documentazione disponibile. Se c’è una registrazione dell’iniziativa possiamo renderla disponibile. Lo stesso dicasi per il progetto o altra documentazione. Fatemi sapere.
Intanto segnalo un articolo sull’iniziativa:
http://www.umbria24.it/castiglione-del-lago-biogas-a-le-coste-la-centrale-della-diascordia-al-centro-di-unassemblea-pubblica/173203.html
Le osservazioni di Francesco (Orsini), sono sicuramente pertinenti e condivisibili, ma vorrei che si contestualizzasse la serata trascorsa a Villastrada. Eravamo ospiti del comitato “Le Coste”, che ci chiedeva un aiuto per smuovere la coscienza di chi non vede il rischio ambientale in un progetto scellerato come quello della centrale a Biogas alla TORRI. In questo contesto,l’intervento del nostro sindaco, a portato, alla causa di quella gente, un enorme vantaggio, su questo non si può discutere e questa è stata anche la ratio del mio intervento. Stessa ragione per cui, ho trovato fuori luogo (nel senso stretto del termine ), l’attacco portato da Lorenzoni a Scaramelli su Bioecologia. URGE DISCUSSIONE SUL LAGO DI CHIUSI E SULLE SUE PROBLEMATICHE (da fare a CHIUSI ) e su questo siamo tutti d’accordo, almeno spero.
I grandi assenti della civica serata sono sicuramente stati i partiti, non la politica, badate bene, ma i partiti e questa non è, ultimamente, una novità. Non c’è stato un’esponente politico, ne di Castiglion del lago, ne di Chiusi, che abbia avuto l’interesse di esprimere una posizione o un’idea, riguardo ad un problema così sentito dai cittadini( la strabordante sala ne è la prova).
1 Premetto che non ho assistito al dibattito ieri sera, ne allo Scarashow, sono andato via prima
2 Premetto che penso il lago non sia il posto giusto dove istallare un impianto del genere
Detto ciò, devo rilevare che le informazioni date dagli esperti ieri sera erano orientate e, in alcuni casi, faziose. Non c’era contraddittorio, non é mai stato detto da dove erano state estrapolate le informazioni numeriche, sopratutto quelle più significative. Ma la cosa più deludente è stato apprendere quanto questi cittadini hanno a cuore le sorti del lago quando si parla di centrali a biogas mentre non si organizzano manifestazioni contro lo sfruttamento indiscriminato delle acque per uso irriguo, per dununciare l’interramento dello stesso, per limitare l’uso di fertilizzanti che si diluiscono nelle acque del lago. La cosa più vergognosa poi è sapere che ‘fuori casa’ il ‘podestà’ di chiusi và a guadagnarsi gli applausi dei cittadini mentre ‘in casa’ fa approvare piani strutturali dannosi almeno quanto 2 o 3 centrali a biogas, sponsorizza aziende insalubri e liquida le associazioni di cittadini con frasi ben più imbarazanti di quelle di Batino. Che amarezza.
Il valore dell’inziativa di ieri sera era dato dalla sala stracolma di gente, che voleva capire la LOGICA della proposta. Nelle tre relazioni tecniche (forse un po’ troppo lunghe) sono stati presentati tutti i rischi di quell’insediamento. Il sindaco Batino non ha controbattuto in nulla e si è schierato dietro le valutazioni tecniche ancora da valutare.
Poi ci sono stati interventi strani (strumentali?) che hanno obiettato soltanto su aspetti secondario come quello della distanza di 1500 metri dai centri abitati. Evidentemente non è questo il punto. In questo caso 1400 o 1600 metri è la stessa cosa. Si può cotruire un impianto del genere prima che la zona venga messa in sicurezza. Si può costruire un impianto del genere in una zona umida e di un lago che è fra l’altro fonte di approvvigionamento di acqua potabile? e si potrebbe continaure a lungo. E’ evidenter che la prodcedura della conferenza dei servizi allontana la decisione dalla partecipazione popolare. Occorre attrezzarci perché questo non avvenga.
Verrebbe da dire a prima impressione leggendo il Post : Allora a voi ” critici di tutto non vi va bene neanche questa”.Nemmeno quando il Vs.sindaco si schiera per la salvaguardia del territorio,anche limitrofo poichè se comunque indirettamente è parte in causa anche il territorio chiusino.Ciò che smentisce tale affermazione che verrebbe spontanea è il fatto di bioecologia, è il fatto dei 4 poderi, è il fatto dei silenzi e del lasciar correre.In un articolo sul tema di bieocologia qualche mese fa io stesso scrissi che spessissimo la sera d’estate quando ceno in terrazza ci sono delle volte che debbo smettere di cenare e rientrare in casa con le lacrime agli occhi perchè il vento che spira da sud porta non sò cosa nell’aria e spesso la sera quando l’aria è più ferma si avverte anche la puzza.Allora-penso io-non credo che si possa stare con un piede in due staffe perchè inevitabilmente si pensa che sia
una strategia che non è nemmeno debole,non è niente,solo improvvisazione.Anch’io personalmente sul fatto ”biogas sono dalla parte della decisione del sindaco,ma poi quando penso da che altare venga la predica non cambio opinione sul fatto stesso,ma resto veramente perplesso e mi chiedo se la battuta che ha usato Fiorani sul titolo di questo post possa essere veritiera.Credo che lo sia.