Ragazzi in Gamba 51° edizione: ottimi risultati anche se con mezzi limitati

 di Marco Fè

<Quanto mi mancherà questo palcoscenico!> ha esclamato un giovane alto e grosso distendendosi sul pavimento e baciandolo. Si tratta di un diciottenne dell’ I.T.I.S. Pacinotti di Taranto che da un quinquennio viene a Chiusi per la rassegna <Ragazzi in Gamba> e che, essendo giunto all’ultimo anno di studio, prevede di non ritornare più al Mascagni.

Il gesto, avvenuto domenica 26 dopo che il sipario si è chiuso sullo spettacolo della rassegna nazionale, è emblematico di quest’ultimo fine settimana e di tutta la 51^ edizione, iniziata l’ 8 aprile e partecipata da 85 tra scuole e associazioni artistiche.

Per le note ristrettezze economiche delle scuole e dell’ Associazione la partecipazione è diminuita del 29%, la qualità dei lavori non ha raggiunto i vertici delle edizioni precedenti ma si è confermato e incrementato lo specifico della rassegna che si identifica nel percorso educativo bello – vero – buono e nella pregnanza dei valori che vengono annunciati e testimoniati. Lo spettacolo di sabato è iniziato con <Madre Teresa, la matita di Dio> della Pavoncelli di Cerignola, recital pensoso e appassionato ideato e diretto dal Prof. Nicola Bancone, esperto di teatro e uomo di fede.

E’ proseguito con l’ I.C. Europa Unita di Afragola che ha presentato <Sballo da Pinocchio> dove il burattino di Collodi è stato preso come esempio di un sapersi divertire senza evadere e trascendere nello sballo sfrenato. La stessa scuola ha offerto il laboratorio d’arte in cui sono realizzati i tappeti a fiocchetto e l’insegnante Liliana ha dato un saggio di vita presentando, come modello di educatore, il pellicano che, in tempi di malattia e di carestia, si ferisce il petto per nutrire i suoi piccoli con il proprio sangue. Ed ha proseguito auspicando la fecondità nella scuola, nella famiglia, nella Chiesa perché – ha precisato – il ventre di queste realtà è diventato sterile.

Corretto, pulito, rispettoso dei canoni teatrali è stato poi <Il mago di Oz> della <Salvemini> di Varese, per la prima volta alla rassegna chiusina. A distanza di venti giorni hanno fatto grandi progressi gli alunni dell’ I.C. Aldo Moro di Terni che, guidati dal regista Matteo Corrado e dall’ infaticabile maestra Andreina e accompagnati da un folto gruppo di genitori, hanno ripresentato <L’intruglio>, vivace, scanzonato, disinvolto, con una buona tecnica teatrale, in cui hanno sottolineato il valore umano e sociale delle cose semplici e dei gesti quotidiani. Elegante, signorile, raffinata è stata la sfilata di moda <Tiffany’s time – anni ‘50> in cui una diecina di ragazze dalla bellezza mediterranea dell’ I.P.S.I.A Marconi di Giugliano in Campania, saggiamente guidate dai loro insegnanti, hanno fatto rivivere quella voglia di rinascita che ha caratterizzato gli anni ’50 <sfilando> con vestiti da loro stesse creati e dimostrando così come anche la moda sia un’arte.

Lo spettacolo di domenica è iniziato con il saluto del Sindaco Stefano Scaramelli ed è proseguito con <Duca dica> dell’ I.T.I.S. Pacinotti di Taranto, originale e simpatica parodia del viaggio di Dante nelle bolge infernali rivisitato con la mentalità dei giovani d’oggi. Significativo l’atteggiamento necessario per uscire dall’inferno: con la testa all’ingiù. Quasi a voler ribadire l’urgenza di un cambiamento radicale e controcorrente per venir fuori dalla crisi che stiamo attraversando.

<Piccoli critici> è stato il titolo del cortometraggio che è seguito, presentato dall’ I.C. Manzoni – Augruso di Lamezia Terme. E’ stato un saggio, non certo pedante, degli approcci all’arte cinematografica e a quello spirito critico che permette di cogliere ed apprezzare il bello in un’opera d’arte. I ragazzi lametini hanno realizzato il lavoro con la guida di Mario Vitale che ha deciso di intraprendere il cammino del critico cinematografico partecipando, qualche decennio or sono, a Ragazzi in Gamba.

Grande lezione poi di musica e di continuità didattica con il <Viaggio musicale> dell’ Orchestra Symphonis di Almenno San Bartolomeo (Bg) diretta dal M.o Sergio Mazzoleni. Una diecina di ex alunni della scuola media, ora nelle scuole superiori, che, per continuare a coltivare l’arte musicale, si sono stretti intorno al loro insegnante di musica per formare una straordinaria orchestra, la Symphonis appunto, che ha interpretato alcuni brani classici in maniera altamente professionale incantando gli spettatori. Un’ esplosione di simpatia e di bellezza cromatica è stato poi il mini spettacolo della Scuola dell’ Infanzia Sacro Cuore di Chiusi che ha presentato una serie di disegni di indubbio valore didattico preceduti da un’introduzione coreutica e mandando in visibilio babbi, mamme, nonni e nonne presenti.

Gran finale con il felice connubio tra due istituti superiori: il Valdichiana di Chiusi ed il Pacinotti di Taranto. I toscani hanno presentato, senza l’aiuto del regista, il <Teatro d’improvvisazione> dimostrando doti naturali e acquisite di fantasia e creatività; ed i pugliesi hanno risposto con cinque brani musicali che vanno per la maggiore negli ambienti giovanili.

Si è creato quel clima di amicizia, condivisione e simbiosi con il pubblico tipico dei migliori momenti di <Ragazzi in Gamba>. Più che spettacoli sono stati dei mosaici le due ultime giornate di questa edizione, in cui la bellezza dell’insieme scaturisce dalla diversità delle varie parti. E questa è l’originalità di questa iniziativa che non basta però a spiegarne né la continuità né la capacità, sempre nuova dopo mezzo secolo, di coinvolgimento dei giovani. Di fronte al fenomeno <Ragazzi in Gamba> l’aspetto più negativo è quello dell’indifferenza. Quello auspicabile è un’attenta riflessione. Ce lo promettiamo per il prossimo futuro.

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2 risposte a Ragazzi in Gamba 51° edizione: ottimi risultati anche se con mezzi limitati

  1. Concordo pienamente con Luciano. E la scarsita’ di commenti sul blog agli articoli di Marco Fe’ sulle iniziative dei Ragazzi in Gamba la dice lunga anche sull’atteggiamento dei cittadini, e non solo delle Istituzioni.

  2. luciano fiorani scrive:

    Credo sia giunto ormai il tempo che Chiusi dia un segnale inequivocabile su come intende rapportarsi con una manifestazione che nel corso di decenni ha convogliato nella nostra città “pulmanate” di ragazzi.
    Non s’era detto da parte di tutti che bisognava cominciare col valorizzare quello che avevamo in casa?
    Penso che non solo l’amministrazione comunale ma gli operatori turistici, economici e culturali e i cittadini tutti una qualche riflessione dovrebbero farla.
    E’ già tardi ma trascinarsi in questo limbo non ha più senso.
    Se si pensa che la manifestazione merita attenzione occorre investirci risorse e idee, se non ne vale la pena lo si dica chiaramente una volta per tutte e la si lasci al suo destino.

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