Bioecologia ha promosso una giornata “porte aperte” per la visita all’impianto. Di seguito pubblichiamo il comunicato stampa della società
Come prenotare la visita presso lo stabilimento di Chiusi Scalo
Bioecologia apre le porte del proprio impianto per dare ai cittadini l’opportunità di conoscere le attività svolte e i servizi forniti alle imprese del territorio. La manifestazione, programmata per sabato 22 giugno, a partire dalle ore 10, permetterà di entrare nel vivo delle fasi di trattamento a cui sono sottoposti i materiali conferiti e di approfondire la tecnologia utilizzata dallo stabilimento di via di Fondovalle, a Chiusi Scalo.
Nel corso della visita, i tecnici di Bioecologia illustreranno il funzionamento dell’impianto, i sistemi di abbattimento delle emissioni in aria e la frequenza delle principali verifiche previste dal Piano di monitoraggio e controllo. I visitatori potranno altresì approfondire alcuni aspetti legati all’Autorizzazione integrata ambientale e avere una panoramica sulla funzione svolta dall’impianto nel quadro del ciclo integrato dei rifiuti.
“Impianto aperto” vuole essere anche un momento di condivisione del lavoro che Bioecologia svolge ogni giorno nell’ambito della corretta gestione dei rifiuti. Un modo per mostrare quello che di solito non si vede: il lavoro degli operatori, il funzionamento dei macchinari, la tecnologia utilizzata e gli investimenti effettuati nel corso degli ultimi anni.
Per prenotare la visita è sufficiente inviare una richiesta di partecipazione all’indirizzo mail segreteria@bioecologiachiusi.it specificando nome e cognome del richiedente. I responsabili di Bioecologia risponderanno fornendo tutte le necessarie informazioni sugli orari per l’accesso all’impianto e sulle procedure di sicurezza da rispettare. La prenotazione all’iniziativa può essere effettuata anche via fax al n. 0578/223960. In questo caso, oltre ai propri dati anagrafici, si ricorda di indicare anche un recapito telefonico. Le iscrizioni sono aperte fino a giovedì 20 giugno.
Vale la pena andarci. Chiaro però che quel giorno, ci si può scommettere, l’impianto sarà tirato a lucido, le puzze non si sentiranno e tutto funzionerà alla perfezione…
Un po’ come quando viene il prete a benedire la casa, le massaie la fanno trovare linda e profumata di pulito…
Bisognerebbe trovare qualche esperto di controlli in questo campo di rischi e portarlo dentro.
E’ una buona iniziativa volta, ovviamente, a fugare la diffidenza dei cittadini verso questo tipo di impianti ma che altrettanto ovviamente non sposta di una virgola gli aspetti legati alla sicurezza (che sono poi quelli che interessano).
Che si vada a vedere come lavorano è una buona cosa ma è dai tecnici preposti ai controlli che aspettiamo buone notizie.
Interessante è capire che tipo di rischi corrono quelli che ci lavorano e chi abita in zona, perchè i rischi ci sono sempre, in ogni attività. Figuriamoci nelle aziende classificate insalubri.
Quanto ai cattivi odori che via si avvertono nei pressi dell’impianto c’è poco da discutere: non ci devono essere.