Le minoranze unite: Così proprio non va!

Riceviamo e volentieri pubblichiamo.

I consiglieri di minoranza Fulvio Barni, Alessandro Bologni, Giorgio Cioncoloni e Rita Fiorini Vagnetti esprimono unanimemente un parere sfavorevole sulla conduzione del Consiglio comunale del 23 giugno 2011 per i seguenti precipui motivi:

1) Mancanza assoluta da parte della maggioranza di accoglimento di qualsiasi proposta, pur ragionevole, della minoranza, espressa e motivata in modo articolato ed esauriente, in ordine ad importanti argomenti, decisivi per lo sviluppo futuro del comune di Chiusi, in linea con quanto illustrato nei programmi elettorali.

2) Proposta di votazione segreta in ordine a due punti all’ordine del giorno senza minimamente far partecipi i consiglieri delle reali intenzioni di voto e soprattutto per l’imposizione di personaggi esterni all’amministrazione, quando si sarebbero potute proporre persone all’interno dello stesso Consiglio (assessori o consiglieri).

3) Mancanza assoluta di attenzione con qualsiasi forma di proposta in ordine ad iniziative commerciali, aziendali, sociali, tese al rilancio dell’economia e del turismo. Per inciso, assente l’assessore alla “qualità della vita” Andrea Micheletti.

4) Mancanza assoluta di attenzione con qualsiasi forma di proposta in ordine al rilancio culturale, della formazione, dell’istruzione delle scuole superiori di Chiusi, proposto anche attraverso segnalazioni verbali e un’interrogazione proposta dalla minoranza.

5) Verbalizzazione “monca ed imprecisa”. Da quanto risulta dalla lettura dei verbali già predisposti è appena il caso di segnalare, per maggiore completezza, i punti seguenti:

Progetto per Bioecologia. Viene proposto da parte della minoranza di rinviare la decisione e l’approvazione del progetto in modo da avere più tempo per conoscere meglio gli opportuni e necessari dettagli. Le spiegazioni offerte nella seduta, non sono state convincenti sia dal punto di vista sostanziale sia per la salute dei cittadini che per la trasparenza degli atti (acquisto, proprietà, etc). Viene chiesta la costituzione di una commissione comprendente il sindaco, i capigruppi, l’assessore competente e tecnici esterni. Per inciso, l’Amministrazione comunale ha non solo il dovere ma l’obbligo di informare i cittadini se l’impianto rispetta tutti i requisiti previsti dalla legge riguardo all’emissione in atmosfera e all’impatto ambientale; pur non essendo tecnici, ben sappiamo che tali impianti vanno collocati a molti chilometri dall’abitato, perché in caso di avaria possono risultare pericolosi. Alcuni cittadini interpellati ci dicono che l’impianto fu previsto “piccolo e provvisorio”, adesso si decide di “ampliarlo e di renderlo permanente” perciò il nostro parere convinto è di rivedere subito la decisione presa dalla maggioranza.

Proposta di formazione di una Commissione consiliare per lo sviluppo economico, formata dal sindaco, dai capigruppi e esperti esterni di vari settori. A tale proposito la consigliera Rita Fiorini Vagnetti non ha votato contro la validità della proposta presentata dalla lista Primavera, ma piuttosto ha richiesto, in tempi brevi, un incontro con i capigruppo in modo da decidere in primis le strategie da seguire nella scelta degli esterni, così da non ritrovarsi di fronte a “improvvise” scelte imposte dalla maggioranza.

La consigliera Vagnetti ha votato contro la proposta di rivedere subito e correggere una discordanza tra il regolamento comunale e lo statuto, spiegando che sarebbe stato opportuno, in tempi brevi, rivedere tutti i documenti in modo da fare una revisione globale ed unitaria, aggiungendo inoltre che anche 5 giorni sono davvero pochi per la convocazione dei Consigli proprio per la necessità di un’attenta e approfondita verifica degli atti stessi. Pertanto, i consiglieri di minoranza chiedono una convocazione urgente dei capigruppo per delineare metodi comportamentali di gestione e conduzione dei Consigli, tenendo conto che anche le minoranze rappresentano una parte votante dei cittadini di Chiusi e hanno diritto ad una concreta e fattiva considerazione.

Infine è appena il caso di precisare che ci sono altri importanti, determinanti problemi da affrontare per l’interesse, lo sviluppo e soprattutto la rinascita di Chiusi. Pensiamo, per esempio, al Centro carni. Sono passati molti mesi dal suo conferimento da parte della Regione senza che nulla sia stato fatto e il consistente contributo per la riqualificazione, progettazione e lottizzazione del terreno è ancora tutto da utilizzare. L’Amministrazione comunale deve agire con la massima urgenza perché l’esodo delle aziende da Chiusi a Po’ Bandino continua con gravi danni all’economia locale. Anche la “venuta” da fuori è preclusa alle imprese per carenza e disponibilità, attualmente, di lotti nelle zone industriali.

Occorre pertanto fare un calendario delle più urgenti problematiche e concordare con le minoranze le decisioni da prendere relativamente a scuola, ferrovia, scalo merci, alta velocità, piano strutturale.

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5 risposte a Le minoranze unite: Così proprio non va!

  1. pscattoni scrive:

    Se è per questo, io non ci sono mai entrato.

  2. Mi associo, con tutta la forza ci cui dispongo, all’appello di Romano Romanini!!

  3. Romano Romanini scrive:

    Un appello a tutti i frequentatori del blog: è vitale uscire dal blog!

  4. lucianofiorani scrive:

    Che le minoranze uniscano le forze mi pare un fatto positivo visto l’atteggiamento dell’amministrazione Scaramelli.

  5. Oh! Finalmente i Fantastici sono 4…

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