Nella seduta del 5 luglio il Consiglio Comunale di Chiusi ha approvato, con il voto contrario delle opposizioni, la variante urbanistica per concedere al Palazzo delle Logge la destinazione direzionale e permetterne così l’affitto alla ditta Ali che vi trasferirà i propri uffici e la proprià attività di lavoro interinale.
La “Primavera di Chiusi” ha motivato il proprio voto contrario ribadendo che la scelta fatta non è il frutto di una visione strategica dello sviluppo economico della città ma solo una decisione condizionata dalla possibilità di immediato utilizzo e quindi di immediata disponibilità di fondi a favore del bilancio comunale, decisione che oltretutto impedirà scelte diverse per i prossimi dodici anni.
La priorità sarebbe dovuta essere una destinazione che avesse favorito l’importanza storico-archeologica di Chiusi e che avesse valorizzato ancora di più sia il palazzo, che avrebbe potuto essere sede di qualche importante istituzione culturale universitaria o parauniversitaria, sia tutto il centro storico che finalmente avrebbe visto realizzata la propria vocazione naturale con benefiche ricadute anche sugli altri centri urbani.
Gli amministratori, poi, sono apparsi abbastanza imbarazzati quando gli ho fatto notare che con l’autorizzazione concessa si veniva ad esaurire la previsione direzionale del piano strutturale per Chiusi Città con la conseguenza che nessun’altra attività del genere vi potrà essere realizzata.
Quindi nessun ufficio potrà essere più aperto o ampliato, con buona pace di chi ha già investito nel centro storico, come per esempio la Banca Valdichiana, tanto per citarne uno a caso.
Significativa, infine, per comprendere il modo trasparente in cui i nostri amministratori interpretano il loro ruolo, è la risposta data dal sindaco alla richiesta di conoscere quale fosse la normativa che ha consentito l’autorizzazione all’esecuzione dei lavori nelle more di approvazione della variante: “Non si comprende come si possa sempre dubitare del nostro operato. Tutti gli atti dell’amministrazione sono legittimi per natura”.
Concordo e confermo quanto scritto da Cioncoloni. Io stessa ero caduta nella trappola delle parole ed avevo accolto con piacere la notizia dell’ insediamento di nuove aziende dando per scontato che avrebbe giovato anche e soprattutto a chi affolla i centri dell’impiego in cerca di occupazione. Ci avevo così creduto da indirizzare un paio di persone in cerca di lavoro in Comune a chiedere informazioni… la bolla di sapone si è presto dissolta: in un primo momento perchè non gli hanno neanche detto il nome di queste aziende che si dovessero insediare, neanche fosse un segreto di Stato, quando finalmente è venuto fuori il nome della Ali, quello che le persone si sono sentite rispondere è: hanno la sede ad Arezzo, vai lì a chiedere, un modo diplomatico per non dire che in pratica non assumono.
Voglio comunque continuare a pensare che porterà un indotto positivo dovuto alla presenza dei dipendenti, che l’azienda già ha e trasferirà qui… In questa ottica però concordo che il commento che la scelta non è strategica, perchè non è mirata a valorizzare il potenziale di Chiusi, che produrrebbe posti di lavoro per i cittadini.
Una cosa. Presubilmente i nuovi ‘chiusini’ avranno macchine, o vengono con il treno e poi prendono il taxi?
Dove le mettono e, più che altro, dove le metteranno le loro macchine i Chiusini? Già siamo messi male, figurars ‘dopo’.
E se qualcuno dice che Chiusi ha già abbastanza parcheggi lo invito a fare un giro dei suddetti, specialmente quando la scuole sono aperte e le mattine, invece di starsene a casa a dire bischerate.
Mi risulta che diverse persone, a suo tempo, dove aver letto l’annuncio ripubblicato da Alessandro Bologni, si sono recate in comune per sapere come fare per essere assunte.
Non so se qualcuno ha detto loro che i posti di lavoro di cui si parla è tutto personale portato da fuori.
Come i posti di lavoro annunciati a Macciano e coperti da cinesi che ogni mattina vengono da Scandicci.
Un’amministrazione senza idee deve per forza ricorrere ad annunci propagandistici sempre più forzati.
Caro Alessandro, quando uno legge che verrà dato “grande slancio a tutta l’economia e all’occupazione del nostro Comune” cosa vuoi interpretare? Si pensa semplicemente che ci saranno nuovi posti di lavoro per i cittadini di Chiusi.
Giocano con le parole mentre il degrado, l’incuria e il declino della città è sotto gli occhi di tutti.
Quello che ho capito io, caro Alessandro (Bologni), è che con questo modo di fare, vale a dire coperture dei parcheggi con orrendi pannelli fotovoltaici, palazzi storici usati per incassare qualche spicciolo strappandoli alla vera vocazione di Chiusi: la cultura. Enormi antenne piazzate in un contesto già degradato senza il minimo rispetto per il paesaggio, ed altre “brutturie” ancora, porteranno verso un punto di non ritorno la nostra cittadina. E’ molto più semplice agire così che redigere un vero piano culturale e paesaggistico che riporti un pò di sana economia sfruttando la nostra primaria risorsa, cioè la storia e le bellezze naturali. E poi dicono che le aziende scelgono Chiusi per la qualità della vita e per il suo meraviglioso territorio. Per quanto ancora, però, se andremo avanti di questo passo? Sembra essere tornati agli anni del “Boom economico”, quanbo tutto il territorio nazionale doveva esere industrializzato e le campagne vennero abbandonate per agevolare la manodopera delle grandi aziende tipo Fiat.
“politica fatta non di annunci ma di solide realtà”. Ci ricorda un tale Roberto Carlino che in televisione “non vende sogni ma solide realtà”. Lo stesso che ci racconta che il mattone è un gran bell’investimento.
Ormai le analogie non sono solanto sul modello di comunicazione in stile pubblicitario ma anche sui contenuti 😉
“L’operazione palazzo delle Logge è per Chiusi una vera e propria scommessa vinta, una dimostrazione concreta del nostro nuovo modo di fare politica fatta non di annunci ma di solide realtà. In un periodo come quello che stiamo vivendo a poco serve lamentarsi occorre invece trovare risorse e partner che abbiano voglia di investire in un territorio meraviglioso come il nostro e per questo ringrazio ALI Spa ed il presidente Lombardi, di aver trovato nella qualità della vita di Chiusi il terreno ideale nel quale coltivare il proprio business. Inoltre grazie a questa intesa – conclude Scaramelli – daremo un grande slancio a tutta l’economia e all’occupazione del nostro Comune, rivitalizzando e valorizzando in particolare il centro storico. Per tutto questo non poso che augurare buon lavoro al presidente Lombardi e a tutti i suoi collaboratori.”
Questa è una parte di un comunicato stampa del Comune di Chiusi io chiedo ai lettori del blog come interpretano la frase sull’occupazione: capiscono che l’occupazione sarà per i cittadini di Chiusi o altro?
Ipse dixit… cosa pretendere di più? 😉