Per le parrocchie di Chiusi Città non c’è stata occasione migliore per salutare il Vescovo Mons. Cetoloni che il pontificale da lui stesso presieduto in Duomo alle ore 18 di mercoledì 3 Luglio, festa di S. Mustiola. Saluto e ringraziamento introdotti, facilitati e impreziositi dal tradizionale rito della benedizione del lago della sera precedente in cui Padre Rodolfo, con grande sincerità e commozione, ha applicato il Vangelo di Matteo che racconta di Pietro che cammina sulle acque al momento che personalmente sta vivendo per il trasferimento alla Diocesi di Grosseto. Come Pietro anche il Vescovo, di fronte alle tempeste della vita, ha paura di affondare e grida: <Signore salvami!> e come Pietro vuole sentirsi prendere per mano e ascoltare le parole di Gesù che dice: <Coraggio, sono io, non abbiate paura … uomo di poca fede, perché ha dubitato?>.
Il giorno dopo il Pontificale è stato concelebrato da Don Azelio, Don Mosè, Don Jean Pierre e Don Antonio e nell’ omelia il Vescovo ha tracciato brevemente ma efficacemente la storia <turbolenta> delle parrocchie di Chiusi Città degli ultimi sei anni che ha visto succedersi alla guida Don Pierluigi, Don Antonio, P. Daniele e ora Don Azelio, pur nello sfondo della costante permanenza di Don Mosè. Nell’ omelia P. Rodolfo ha sottolineato come nelle parrocchie di Chiusi Città ci siano molti laici e giovani impegnati nella pastorale e nelle molteplici e varie associazioni e l’attaccamento che questi hanno alla figura del Vescovo, non tanto come persona, ma come successore degli Apostoli.
Il Parroco Don Azelio, a conclusione della S. Messa, ha ringraziato il Vescovo per la presenza e l’amicizia dimostrata in questi 13 anni e per il servizio, non solo pastorale, ma anche organizzativo ed economico, svolto in favore delle parrocchie di Chiusi. <Il trasferimento, non certo indolore – ha detto Don Azelio – ci fa capire quanto si è trovato bene tra noi e come voglia bene a questa Diocesi>. Lo ha infine ringraziato per la lezione impartita riguardo al primato dell’ <obbedienza umile e silenziosa> su ogni altra forma di contestazione e umano rincrescimento. Sono seguiti i saluti e i ringraziamenti, secondo le proprie specificità e i propri ambiti, del Sindaco Stefano Scaramelli, della Presidente Mara Moretti e del Direttore Generale della Banca Valdichiana Fulvio Benicchi, del Presidente dell’ Opera Laicale della Cattedrale Augusto Soci che hanno omaggiato il Vescovo di significativi regali. Anche la redazione del bollettino parrocchiale <Chiusi Città Aperta>, uscito in questi giorni, ha ringraziato P. Rodolfo non solo per <le tante cose belle> che ha fatto ma <per quello che è, per le originalità personali di cui ha fatto dono nel suo ministero episcopale e nel suo essere francescano>. Gratitudine significativa è <per quelle umane debolezze che il Vescovo non ha mai nascosto, perché hanno testimoniato – come afferma Sant’ Agostino – che P. Rodolfo è Vescovo per noi e cristiano con noi>.