L’aumento dei costi di trasporto: lettera aperta di una madre al presidente della Provincia

di Rosa Iannuzzi

Chi le scrive è una madre di due ragazzi che frequentano le scuole superiori in provincia di Siena, il maggiore a Montepulciano e il più piccolo a Chianciano, e che questa mattina mentre telefonava per informazioni al punto di Siena Mobilità, ha avuto la conferma di quello che temeva. L’addetta al servizio infatti mi informava che non solo non avrei potuto più usufruire, come accaduto lo scorso anno, di un’agevolazione dovuta al fatto che tutti e due i ragazzi usufruivano del servizio di trasporto, ma che lo sconto applicato a tutti del 15% sul servizio veniva cancellato. Per questo motivo se la sottoscritta l’anno scorso pagava per i due abbonamenti all’incirca 540 euro, quest’anno ne pagherà più di 720. In sostanza 180 euro di aumento.

Che dire? Sono senza parole, sono arrabbiata, affranta, mi sento impotente, perché non si può colpire le famiglie sui servizi essenziali. Perché se per l’alimentazione o l’abbigliamento io posso scegliere, non posso fare niente contro gli aumenti del trasporto, delle utenze, delle polizze assicurative. E se paradossalmente ho potuto rateizzare la mia bolletta del gas, ho potuto contrattare la mia polizza auto, per quel che riguarda il trasporto io non posso fare niente.

Lei potrebbe obiettare che potrei pagarlo mensilmente, così invece di pagare “solo”180  euro in più, ne pagherei 270 in più: molto conveniente non le pare? Quello che mi fa più rabbia è che tutto questo riguarda i miei figli, l’ipoteca che volete mettere sul loro futuro. Lo sa che le dico: se avessimo più coraggio nessuno di noi dovrebbe più fare l’abbonamento, dovremmo organizzarci tra famiglie e trasportare i nostri figli autonomamente. Se avessimo più coraggio dovremmo togliere i nostri figli dalle scuole lontane e iscriverli solo alle scuole del proprio comune di appartenenza.

Se avessimo più coraggio dovremmo batterci per tutto questo e per molto altro. Ma tutto questo non accadrà e questa lettera cadrà nel silenzio. Insieme a tante altre. Lei risponderà con il solito tono ufficiale che tratterà di tagli, di crisi, di scelte, e sa cosa le dico. Io non la voglio leggere la sua lettera. A meno che non dia una risposta seria ai nostri problemi.

Grazie per la sua attenzione

 

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3 risposte a L’aumento dei costi di trasporto: lettera aperta di una madre al presidente della Provincia

  1. Luca Scaramelli scrive:

    In Italia paghiamo un litro di gasolio, mediamente, 30 centesimi in più rispetto alla quasi totalità dei paesi europei. In generale il costo della vita, se si tolgono forse Norvegia e Danimarca, è il più alto in europa.
    Comandano le lobby e nessun governo ha la volontà di tutelare gli interessi dei cittadini, purtroppo ci siamo tutti trasformati in boccaloni e ci fanno credere che il problema sia l’imu o i cazzi di berlusconi o le lotte interne al pd, finchè il problema principale del cittadino medio sarà il calciomercato o come acquistarsi uno smartphone ci toccherà quello che stiamo subendo.
    p.s. fino a qualche anno fa avrei bollato di qualunquismo un commento come quello che ho scritto, oggi purtroppo è la dura realtà.

  2. pscattoni scrive:

    Il post pone diverse questioni. La prima, la più importante, l’aumento dei costi dei servizi legati all’istruzione. Se si vuole il problema è in qualche modo collegato alla questione libri di testo già sollevata.
    Un’altra questione che viene accennata è quella della scelta della scuola. E’ evidente che essendo ricchi si può mandare il figlio in qualche luogo remoto tipo college svizzero. Per chi non lo è possiamo invece puntare come comunità locale al rafforzamento qualitativo di quelle di “prossimità”.

  3. carlo sacco scrive:

    Cara Rosa , ma lo vedi che adesso hanno tolto l’IMU e riparametrano ciò che non viene incassato su altri servizi.Quindi è il giuoco delle tre carte: tolgo lì, aumento di là.Questo stato di cose non cambierà.Cambierà forse solo a due condizioni: o con lo strangolamento lento di tipo greco (che non è una disciplina di arti marziali)ed allora ci finiscono per fame, oppure con la gente in piazza.Io preferirei la seconda delle ipotesi.Vedi come si affrettano a dire che intravedono la luce alla fine del tunnel e che se cadesse il governo i sacrifici fatti fin d’ora sarebbero vanificati ? Gli credono a milioni.

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