Su Repubblica del 14 settembre scorso è comparso un articolo dal titolo “Treni e strade, vi finanziamo tutto”. E’ il resoconto dell’incontro avvenuto tra il Ministro PDL Maurizio Lupi e il Governatore PD della Toscana Enrico Rossi.
La cosa che mi ha lasciato perplesso e che fa pensare a proposito degli articoli di cronaca locale di questi giorni, sulla volontà di prevedere una fermata dell’Alta Velocita sul nostro territorio sono le affermazioni del Ministro Lupi e il giudizio negativo delle parlamentari di SEL Alessia Petraglia e Martina Nardi.
Infatti il primo afferma: «Ci sono due lotti in project della Siena-Grosseto e il completamento della Tirrenica che è per noi un impegno strategico. Ma la vera sfida che ci attende è quella del trasporto pubblico locale, che questo governo considera fondamentale tanto quanto l’Alta velocità. Nel nuovo consiglio d’amministrazione delle Ferrovie siedono tre membri dell’esecutivo e nel prossimo triennio saranno fatti grossi investimenti per l’ammodernamento della rete e dei mezzi d’intesa con le Regioni. Aspettiamo che Rossi ci presenti il quadro completo delle opere da finanziare».
Mentre le altre parlamentari si dicono: «molto deluse dall’atteggiamento tenuto da Rossi. Ci saremmo aspettate un confronto vero sulle priorità infrastrutturali della Toscana e non la presentazione di una lunga richiesta di fondi per opere che non corrispondono alle reali necessità della nostra regione. Rossi parla di terza corsia, di aeroporti, del folle progetto di potenziamento dell’Aurelia che prevede lo scavo di un tunnel sotto la laguna di Orbetello. Mentre non abbiamo sentito parlare abbastanza né di trasporto pubblico locale né della rete ferroviaria regionale, vere priorità per la Toscana».
In considerazione di ciò la domanda è spontanea: su quali presupposti nasce l’iniziativa dell’assessore toscano ai trasporti e alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli, e che senso ha il dibattito suscitato dal progetto della fermata sul nostro territorio di cui si sono fatti vivaci interpreti il Sindaco di Arezzo, Giuseppe Fanfani, quello di Chiusi, Stefano Scaramelli, l’assessore ai trasporti della Provincia di Siena, Marco Macchietti, se tale progetto non rientra nei programmi del Governatore della Toscana Enrico Rossi?
Alla domanda con cui Mercanti chiude il suo intervento è assai facile rispondere: la discussione che si è aperta sull’ipotetica stazione “medioetruria” non si basa su nessun presupposto serio.
Si tratta dell’ormai conosciutissima “politica dell’annuncio”. Non costa nulla, non impegna nessuno, tutti ci fanno la loro figura perchè si dicono (a parole) favorevoli al miglioramento dei servizi nei rispettivi territori di appartenenza e distoglie l’attenzione dai problemi quotidiani costringendo media e cittadini a discutere, sul nulla (quando va bene).
Forse è venuto il momento di organizzare una “piattaforma programmatica” per confrontatci come cittadini e come utenti con chi è chiamato a prendere le decisioni.