Collezionare oggetti è sempre stata una passione da tempi immemorabili che ha conquistato i cuori degli uomini e delle donne. Collezionare ed osservare vuol dire fruire di emozioni e credo che questa sia una spinta connaturata all’animo umano ed allo spirito di osservazione delle cose che la storia dell’uomo su questo pianeta ha messo in evidenza.
C’è chi colleziona dipinti, oggetti più svariati, lamette da barba, francobolli, monete. Il
piacere di poter guardare e fruire di un oggetto che associamo ad una nostra volontà, ad un nostro ricordo o ad una nostra ricerca ci fa ripercorrere in un momento la nostra storia vissuta ed quella degli altri poiché leghiamo quell’oggetto ad un ricordo e sicuramente ad una emozione. Riguardarlo e riconsiderare quell’oggetto che potrebbe essere sia banale sia prezioso ci fa viaggiare con la testa, e questa è indubbiamente una emozione.
Negli anni ’50 esistevano le figurine più svariate da attaccare sugli album che riguardavano calciatori, paesi del mondo, avventure di personaggi, ma anche fumetti. In cartoleria c’era la fila di ragazzini che con 10 lire comperavano le bustine contenenti tali figurine ed i doppioni se li scambiavano. Era un mercato continuo.
L’evoluzione del collezionismo popolare portò poi negli anni ’60 a seguito del boom economico all’acquisto dei dischi musicali in vinile, agli indumenti ed agli accessori alle immagini fotografiche. Negli anni ’70 con l’aprirsi del mondo a seguito della contestazione i libririempirono gli scaffali, gli oggetti di provenienza estera ed artigianale erano molto più presenti di prima quasi a
testimonianza che il viaggiare potesse aprire la mente e poter fruire degli oggetti creati lontano dalla nostra terra era un segno anche tangibilmente partecipativo di quanto avveniva nel mondo.
Negli anni ’80 c’era chi collezionava orologi di marca e questo a seconda delle disponibilità economiche faceva sì che tali oggetti potevano essere indossati od esposti e la loro ricerca a seconda delle tasche raggiungeva aspetti e livelli anche parossistici. In Italia si racconta che nella malavita esistevano bande che trattavano solo la vendita di Rolex Rubati, scippati al polso dei proprietari anche quando sporgevano il braccio fuori dal finestrino dell’auto.
Il mercato internazionale ha poi riprodotto quasi tutto in quel campo ed oggi con 30 euro si può acquistare un Rolex o un Washeron Constantin o un Patek Philippe made in China. Ma senza dubbio il possederne un originale può essere concepibile che possa rappresentare una soddisfazione per chi se lo possa permettere.
Non per ostentazione dello status sociale ma per la bellezza della creazione intrinseca oggetto di studio e di raffinata fabbricazione, cose queste sempre più rare nel mondo del consumo di massa odierno di ogni genere.Per quanto mi riguarda dirò che ho sempre avuto lo spirito del collezionista che con l’età è andato scemando ma nei viaggi compiuti e non solo in quelli ma anche nei mercati e mercatini italiani ho indirizzato le mie scelte in oggetti quali cartoline, francobolli, lastre fotografiche, vecchie foto d’epoca e libri .
Abitando in una città come Napoli e Firenze per 35 anni ho avuto occasione di osservare più da vicino moltissimi oggetti e via via nel tempo poterne fare una selezione. La stessa ebay oggi è un mercato allargato al mondo di ogni oggetto, da quello più banale a quello più ricercato. C’è da dire che esiste anche una grande quantità di persone che non dà alcun valore a tali oggetti e spesso non ha nemmeno una lontana idea di ciò che si possegga.
Queste persone diventano spesso preda di commercianti senza scrupoli che fiutano l’affare e per pochi euro acquistano oggetti che ne valgono anche svariate centinaia o di più ancora. Tutto questo appare di più in tempi di crisi quando le persone purtroppo per pagarsi la bolletta dell’acqua o del gas sono costrette a vendere il loro oro od il loro argento a prezzi stracciati.
Guardiamo un momento la proliferazione dei negozi ‘’Compro Oro’’ che c’è stata in questi ultimi 2 o 3 anni in Italia. Quello è anche un indice di come possa essere ridotta la gente a basso reddito ma anche dello status economico generale dell’Italia.Oggi non succede più poiché in certi settori di collezionismo la gente è generalmente informata di ciò che valga e non valga ma negli anni ’60 nel settore della numismatica per esempio c’era la possibilità di veri affari, ugualmente nel settore dei mobili antichi (1 Continua).