MOOC: l’università a casa, un’opportunità per tutti

di Paolo Scattoni

E’ una strana sigla, ma sentiremo sempre più parlare di MOOC. E’ un acronimo inglese che sta per Massive Open Online Courses. Significa più o meno: corsi per un ampio pubblico aperti e online. Già agli inizi degli anni ’90, prima della diffusione del web c’erano stati interessanti tentativi di corsi a distanza tramite posta elettronica e gli altri strumenti che internet allora metteva a disposizione. Ricordo che i primi rudimenti di uso della rete li ho appresi proprio grazie a questi pionieristici tentativi.

Di recente alcune grandi università, soprattutto americane, hanno “aperto” una parte delle loro lezione. Così su youtube si potevano trovare le lezioni del prestigiosissimo MIT. Per docenti e studenti universitari era ed è interessante vedere come imposta le sue lezioni il grande professore di cui studiato le pubblicazioni.

Era, però, ancora poca cosa rispetto ai MOOC. Ci sono programmi, il più famoso di questi è Coursera (www.coursera.org), organizzati da consorzi di università di primaria importanza organizzano corsi organizzati secondo una struttura comune. Hanno una breve durata (di solito dalle 6 alle 8 settimane).

Settimanalmente vengono inviate agli iscritti che possono essere anche decine di migliaia. Gli studenti a loro volta si organizzano in gruppi e forum di discussione. La verifica delle conoscenze avviene attraverso test così come gli “esami finali”. L’università che organizza a richiesta (è l’unico passaggio a pagamento) rilascia un certificato di superato esame. Ovviamente ha un valore relativo in quanto, a parte una dichiarazione dello studente che si impegna sul suo onore di aver affrontato l’esame da solo, non c’è garanzia che questo sia effettivamente avvenuto.

Può essere l’inizio di una grande rivoluzione nella formazione superiore. Anticipa la profonda trasformazione o addirittura il superamento dell’università che diventa veramente universale.

Ecco allora che realtà marginali come le nostre possono attrezzarsi per utilizzare al massimo le opportunità offerte. Si possono prevedere gruppi di studio locali su corsi specifici. Si può impostare insomma una politica locale della formazione che con gli strumenti tradizionali, stentano a decollare.

Questa voce è stata pubblicata in CULTURA, SCUOLA. Contrassegna il permalink.

Una risposta a MOOC: l’università a casa, un’opportunità per tutti

  1. carlo giulietti scrive:

    La cosa, come altre che Paolo ci propone è sicuramente interessante e da approfondire, il gruppo “Innovazione Locale” ad esempio, potrebbe analizzare le offerte.
    Sicuramente potrebbero emergere opportunità per tanti che, per vari motivi, non possono permettersi una formazione universitaria o comunque specialistica.
    Come per altre idee, buone quanto si vuole, ma non economicamente redditizie, il difficile è trovare chi si accolli l’onere di portarla avanti una volta si individuassero filoni interessanti.
    Come dire: “a mettere il carro alla salita tanti sono buoni, trovare chi lo spinge è difficile” ormai l’ho sperimentato in tante occasioni ,ma… non mettiamo limite alla provvidenza.

I commenti sono chiusi.