Cioncoloni sulla Stazione Alta Velocità: noi non siamo d’accordo

di Giorgio Cioncoloni*

Mi dispiace di non aver potuto partecipare, per motivi di lavoro, alla riunione del Consiglio dell’Unione dei Comuni, di cui sono membro, altrimenti la mozione sulla stazione dell’alta velocità non sarebbe stata approvata all’unanimità.

Ritengo infatti che, a prescindere dalla sua collocazione, non sia un’opera compatibile con le attuali condizioni economiche in cui versano lo stato e gli enti locali e soprattutto non sia un’opera prioritaria nel contesto del trasporto ferroviario. Se esistono risorse da investire queste debbono prioritariamente andare al miglioramento del trasporto locale che ogni giorno consente a decine di migliaia di lavoratori e di studenti di raggiungere le sedi di lavoro e di studio e che attualmente non è un servizio che rispetta la dignità degli utilizzatori che sono soggetti a continui disagi dovuti alla carenza dei mezzi e alla saltuarietà degli orari.

Non è accettabile la politica del potenziamento dell’alta velocità a discapito del trasporto locale secondo una logica strettamente mercantile che non può essere applicata ai servizi pubblici e non è accettabile la salvaguardia dell’interesse di una minoranza che si serve dell’alta velocità rispetto ad una maggioranza che utilizza il servizio locale.

Non è accettabile nemmeno la teoria della grande opera finalizzata allo sviluppo economico perché a Chiusi abbiamo diversi esempi di grandi opere che dovevano rilanciare l’economia e che si sono rivelate solo un’occasione per le inaugurazioni in pompa magna e una vetrina temporanea in cui i politici di turno si sono specchiati per dirsi quanto erano bravi e belli ma che a lungo andare sono risultate solo uno spreco di denaro pubblico.

Possiamo partire dal “Centro Carni”, il cui unico vantaggio per l’economia locale consiste nelle poche migliaia di euro ottenuti dall’attuale vendita di rottami di ferro, dopo aver mangiato miliardi e miliardi di vecchie lire, proseguire con il “Centro Merci” per terminare con lo “Stadio Comunale”, solo per citare i più eclatanti e nella speranza che il “Depuratore delle Torri” non faccia la stessa fine.

Possibile che questi casi non abbiano insegnato nulla? Possibile che non abbia insegnato nulla nemmeno la stazione dell’alta velocità Mediopadana, costata 79 milioni per far fermare 12 treni, 6 in un senso e 6 nell’altro, a vantaggio quindi di un massimo potenziale di 10.000 passeggeri? Altro che bacino potenziale di 2 milioni di utenti.

Non è possibile che una classe politica responsabile possa sostenere un’opera del genere per poi venirci a dire che non ci sono risorse per la sanità, per il lavoro dei giovani, per i servizi sociali e per mille altri servizi che non vengono più effettuati.

*Capogruppo consiliare de “La Primavera di Chiusi”

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9 risposte a Cioncoloni sulla Stazione Alta Velocità: noi non siamo d’accordo

  1. marco lorenzoni scrive:

    onore alla Primavera…

  2. pscattoni scrive:

    Per parafrasare Shakespeare: non c’è logica in questa follia. O forse invece sì: il consenso facile basato sull’ignoranza.
    Dpo due anni mezzo di “governo” l’amministrazione Scaramelli sulle ferrovie ha al suo attivo la bufala delle fernate di Italo e ora la medietruria.
    Al crescente declino della stazione e del servizio ai pendolari non sembra importare niente a nessuno.

  3. carlo sacco scrive:

    X Scaramelli .Perchè le voragini dei soldi pubblici che vengono spesi sono l’unica maniera per cercare un po’ di esaudire gli appetiti dei partiti e dei comprimari sennò vanno in default.

  4. carlo giulietti scrive:

    Spero la risposta a Fiorani non sia “piatto ricco mi ci ficco”…
    Certo è che mentre da una parte si predica bene, dall’altra si razzola male, per dirla con un altro proverbio : – cioè, mentre governo nazionale e regionale studiano leggi e fanno piani per il risparmio del suolo ecco la grande idea di questa stazione, che tra l’altro metterebbe ancora più in disgrazia, se possibile, quella che c’è e che invece dovrebbe essere valorizzata. Fatta la stazione, ammesso che poi si trovino i fondi, il discorso non sarebbe certo finito perché quante altre infrastrutture servirebbero a corredo? Ovviamente alcuni ci guadagnerebbero, speriamo solo lecitamente anche se ormai ogni dubbio è legittimo, ma la maggioranza della popolazione ci rimetterebbe.
    Forse si intende poi recuperare terreni facendo abbattere qualche capanno da orto e ricovero di galline tanto, li, non ci specula nessuno, oltre a chi ci tira fuori qualche uovo!
    Non che io sia per il no a tutto, tutt’altro, ma mi danno fastidio le posizioni ambigue, di comodo e soprattutto, non sopporto di vedere gente con il Mercedes ultimo modello, mentre in casa gli manca il necessario per sopravvivere!

  5. luca scaramelli scrive:

    Nel lungo elenco dei favorevoli mi colpisce particolarmente la cgil che coferma ancora una volta come sia ormai da tempo lontana dai bisogni dei lavoratori, in questo caso i pendolari. Mi domando poi, ma come facciamo noi italiani ad essere, diciamo così, distratti al punto di non aver ancora capito a cosa servono opere di questo genere se non a creare voragini dove scompaiono i soldi pubblici, eppure a chiusi dovremmo essere ormai esperti in tema di opere inutili o incompiute

  6. Ripeterò fino alla noia: nell’assurdo più la proposta é chiaramente controproducente, ma dotata di una grandezza
    immensa, più verrà considerata una ‘ buona idea’, al di sopra delle inevitabili contropartite personali. Come diceva Camus:
    l’assurdo non ha rimedi se non il suo riconoscimento come tale.

  7. carlo sacco scrive:

    Caro Giorgio,se qualche volta sono stato anche critico nei miei pochi scritti sulla Primavera pur avendola votata non lo posso essere adesso.Mi trovi pienamente d’accordo su quanto hai detto ed è la sostanza che emerge anche nei miei sporadici interventi,talvolta sarcastici talvolta riassuntivi a mio modo e per mio sentire di una realtà dalla quale credo non si possa prescindere.Purtuttavia politicamente la ritengo una posizione giusta che possa aggiungere il peso alla bilancia del rendiconto di quello che la crisi prodotta dalle visioni capitanate delle maggioranze stà già portando: una massa di soldi per far mangiare le macchine dei partiti e per farli fruire di visioni alterate non rispecchianti le vere necessità della gente.Sono questi come in preda ad una alterazione compulsivo-visiva di immedesima- zione in una realtà lontana anni luce da quanto gli si stà creando intorno.Occorre spiegare questo ai cittadini e trovare il verso che tali questioni le capiscano.Non è facile con i tempi ed i mezzi che si hanno me ne rendo conto,ma è una azione doverosa e la stampa e la rete possono servire.Ma anche pensare alla visibilità che anche i movimenti possano raccogliere per una manifestazione indetta proprio a Chiusi ed in piazza insieme alla Primavera ed a chi vorrà partecipare.Pensamo- ci.

  8. pmicciche scrive:

    Concordo al 100%…anche di più…

  9. luciano fiorani scrive:

    Con questa presa di posizione di Cioncoloni si registra il primo no, alla stazione “medioetruria”, che esce dalle istituzioni.
    A favore si sono già espressi (e mi scuso se dimentico qualcuno): il sindaco di Chiusi, l’Unione dei comuni della Valdichiana (all’unanimità, cioè sia il Pd che il Pdl), i sindaci di Panicale, Città della Pieve, Arezzo, Siena, Perugia, l’assessore provinciale ai trasporti della provincia di Siena e quelli regionali di Umbria e Toscana, la Cgil e la Uil umbre.
    Insomma solo la Primavera di Chiusi è contraria all’opera: uno contro tutti.
    Chiedersi il perchè potrebbe essere interessante.

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