Prima o poi qualcuno dovrà spiegare al sindaco, che pure è amministratore da quando aveva i calzoncini corti, che non si interloquisce con il pubblico in consiglio comunale. E’ avvenuto nell’ultimo. Quando il sindaco ha affermato che non si poteva condizionare l’uso futuro dell’ex centro carni (meglio conosciuto come frigomacello), messo in vendita dal Comune, perché ancora non c’è e non ci sarà a breve il Regolamento Urbanistico. Devo aver avuto una espressione di sorpresa (sicuramente silenziosa) se il sindaco ha creduto di rivolgersi a me con un invito a informarmi. Ha poi affermato che occorre insegnare bene l’urbanistica ai propri allievi. Non so se si riferisse a qualcuno dei miei colleghi, non a me che per riconoscimento abbastanza unanime (compresi gli studenti) impartisco corsi validi.
Per quanto riguarda l’invito ad informarsi lo rivolgo io al signor sindaco. Esiste la possibilità della “variante anticipatoria” che può essere adottata nelle more dell’approvazione del Regolamento Urbanistico. Questo permetterebbe di procedere poi un piano attuativo, per esempio un piano di recupero, che potrebbe soddisfare le richieste dell’opposizione per insediamenti selezionati in relazione all’uso (parco tecnologico, etc.).
Ma anche l’opposizione in quel contesto si è comportata in modo strano. Nessuno ha chiesto quali siano stati i criteri per lo spezzatino che è stato fatto con un’area che avrà una base d’asta di 22.000 euro e altre con base d’asta di più di un milione. Una domandina dai consiglieri forse sarebbe stata opportuna. Come pure non si capisce il criterio della scelta del lotto lasciato fuori per accontentare l’opposizione. E la stessa opposizione ha votato a favore (quindi all‘unanimità) una delibera che non sembra contenere le richieste fatte durante il dibattito in relazione all’esclusione di impianti insalubri.
Vedremo alla fine chi avrà avuto vantaggi da questa operazione. Ho i miei dubbi che sarà la popolazione. Alla fine tutti i salmi finiscono in gloria: fare cassa.
Scusa, Carlo Sacco, se insisto ma la gratuità delle affermazioni e la mancanza di memoria a cui mi riferivo riguardava le tue affermazioni relative al fatto che per la Primavera “fosse difficile andare contro corrente e vigilare e pungolare gli organismi competenti per difendere la salute dei cittadini”. Come ripeto bisognerebbe ricordare e darci atto del fatto che siamo stati l’unica opposizione a presentare interpellanze, interrogazioni e mozioni riguardanti il controllo delle aziende insalubri presenti sul territorio e abbiamo anche abbandonato più volte il consiglio per protestare contro le mancate risposte. Questo è quello che, come opposizione, possiamo fare e abbiamo fatto. In quanto all’andare contro corrente ti ricordo anche che siamo stati l’unica forza politica a pronunciarci contro la stazione dell’alta velocità a Montallese. Avere qualche condivisione su quel poco di buono che abbiamo fatto, oltreché continue e legittime critiche, ci aiuterebbe a fare il nostro lavoro con un po’ più di entusiasmo e a sentirci meno soli.
Io la memoria Giorgio credo di avercela, almeno per le cose di cui sono stato spettatore e quanto al tuo articolo si capisce che l’hai fatto per motivi di illustrare ai lettori del blog i punti salienti della materia,anche se ti ho detto che io non mi sarei comportato in quel modo,ma questa è materia di sindacabilità beninteso.Quanto al fatto ”dell’estemporaneità e della gratuità fatte tanto per parlare”prendo atto di quello che rispondi ma mi preme farti sapere che sebbene il post riguardasse altro, ho creduto motivo sufficiente prendere l’occasione per sottolineare un fatto grave che se è vero che sia fuori dal contesto del post di Scattoni non è altrettanto vero che non sia materia che abbia a che vedere con la salute dei cittadini,quindi di ”gratuito”nulla c’è.Prendo atto della tua risposta su tale tema che è comunque e certo futuribile e che riguarda l’attesa attuale-non potendo essere diversa-ma stò ad attendere i risultati dell’iniziativa della Primavera su tale tema di cui parli.E stai tranquillo per la mia memoria su questo ”perchè credo di poterla conservare.
Caro Carlo Sacco noi abbiamo presentato interpellanze, interrogazioni e mozioni riguardanti il controllo delle aziende insalubri presenti sul territorio e abbiamo anche abbandonato più volte il consiglio per protestare contro le mancate risposte. Prima di fare certe affermazioni, estemporanee e gratuite, fatte tanto per parlare e fuori da ogni contesto, bisognerebbe informarsi o esercitare la memoria. Per l’inquinamento della falda faremo le dovute azioni nei luoghi deputati e ne parleremo nei contesti opportuni. Qui ho cercato di fare chiarezza su un argomento lontano mille miglia da quello cui accenni e l’ho fatto per i lettori, perché l’autore, vero ispirato dal “verbo”, o “unto dal Signore”, non accetterà mai nessun argomento che metta in discussione il proprio “pensiero unico”. Riguardo alla votazione ogni pensiero è legittimo così come sul nostro comportamento in consiglio. Ormai è chiaro che la nostra linea non è del “no a prescindere” che sarebbe la più facile da attuare ma quella che non porterebbe nessun beneficio ai nostri cittadini che ci hanno eletti perché hanno approvato il nostro programma che, in caso di vittoria, potevamo realizzare direttamente mentre, come opposizione, possiamo solo provare a farne convergere alcune parti significative in quello della maggioranza, come abbiamo fatto in questo caso.
Assente nell’ultimo consiglio comunale per giustificati motivi, pur riconoscendo che gli assenti hanno sempre torto o quasi , forse spesso solo dal punto di vista formale, vorrei precisare che le votazioni sono state “all’unanimità dei presenti”: rappresentanti della maggioranza e della lista la primavera.
Chi si contenta gode. Vittoria politica? Ma andiamo. Ho cercato di argomentare che il sindaco ha detto una sciocchezza in merito all’impossibilità di piano urbanistico specifico capace di dettare le regole per un uso rispondente alle regole invocate dall’opposizione e dimenticate al momento del voto. Su questo passaggio c’è uno strano silenzio. Evidentemente occorre tornare a studiare ai banchini o forse alle banchine sempre prodighe di indicazioni.
Anch’io avrei votato contro.Ma vorrei capire perchè Cioncoloni è giustamente intervenuto su questo aspetto riguardante la dislocazione diversa dell’edifico con i relativi valori dei lotti e stia zitto su un altro problema che è forse più importante di questo:quello della falda acquifera che corre da Ponticelli verso Fabro che Arpat ha rilevato negli anni scorsi contaminata da nichel secondo come riporta prima Pagina on line.Forse è difficile se non impossibile andare proprio contro corrente per chi guida la Primavera ?Cosa è che blocca l’opposizione? Forse Cioncoloni prima di muoversi attenderà le risposte chieste ad Arpat su Primapagina per vederci più chiaro, ma tali risposte le attendiamo tutti quanti e con queste a chi siano addossabili le responsabilità dell’inquinamento.Quella zona se non sbaglio è una delle più alte a densità di tumori.Il mestiere dell’opposizione deve essere quello di vigilare e di pungolare gli organismi competenti per difendere la salute dei cittadini e rimanere silenti rispetto ai problemi evocati non è consentito.A nessuno,in specialmodo in questi casi.
Sono pienamente d’accordo con Luciano Fiorani sulla scarsa chiarezza relativa all’illustrazione dei punti all’ordine del giorno per i cittadini che assistono ai lavori del consiglio comunale. Ormai è assodato che per questa maggioranza il consiglio comunale è un fastidio di cui, se potessero, farebbero volenteri a meno. I cittadini devono conoscere l’attività dell’amministrazione attraverso la propaganda dei comunicati e meno se ne occupano direttamente e meglio è.
Devo purtroppo ammettere anche le nostre carenze in fatto di comunicazione, però le forze sono ormai molto limitate.
Riguardo alla votazione penso che sia stato meglio ottenere poco che non ottenere niente anche perché non viviamo tempi da silicon valley e in ogni caso, grazie a noi, la parte più importante dell’ex centro carni è rimasta disponibile, nel caso in cui la situazione economica volgesse al meglio.
Penso che con il nostro atteggiamento abbiamo ottenuto anche una vittoria politica, piccola o grande che sia, mettendo la maggioranza di fronte alla propria incoerenza rispetto al programma elettorale, messo in secondo piano per fare cassa senza condizioni, facendo così sospettare anche problemi di bilancio, al di là delle dichiarazioni di bilancio in salute.
Solo due osservazioni alle precisazioni di Giorgio (Cioncoloni).
-Il pubblico che assiste ai lavori del Consiglio comunale non dispone del carteggio che hanno i consiglieri e allora forse sarebbe il caso di far capire meglio di cosa si discute altrimenti un cittadino che viene a fare? Ad assistere alle “schermaglie”?
Era già successo con la sede de La Fornace, anche in quel caso nessuno si era degnato di far capire dove sarebbe stata costruita; i consiglieri lo sapevano ma il pubblico, no!
-Gli interventi dei tre consiglieri de La Primavera, secondo me, sono stati apprezzabili. Quello su cui non concordo è il voto finale favorevole perchè, sempre a mio parere, non c’è stata nessuna modifica a quello che la maggioranza aveva in mente, tanto che anche una nuova azienda insalubre potrebbe tranquillamente insediarsi in quell’area. Ed è stato spiegato benissimo proprio da Cioncoloni che ha fatto l’esempio di un solo acquirente.
Certo, c’è il lotto restante, che è il maggiore, in cui nascerà la silicon valley chiusina. In futuro, forse, se si verificano le condizioni, se…
Insomma, intanto si fa cassa proprio come voleva la maggioranza poi si vedrà.
Io avrei votato contro, ma ognuno, naturalmente, fa le sue valutazioni e si regola di conseguenza.
Mi complimento con Paolo per il suo commento molto significativo.
Spero che non lo usi come valutazione dei suoi studenti altrimenti potrebbero cambiare idea sulla validità dei suoi corsi.
Sti cazzi!! direbbero a Roma.
Per quanto riguarda poi la delibera finale mi sarei aspettato più dei complimenti che delle critiche perché senza il nostro intervento i lotti sarebbero stati tutti messi in vendita “senza se e senza ma”, per citare un modo di dire molto usato dal nostro sindaco.
Noi avremmo votato contro e forse tutti sarebbero stati contenti.
Invece siamo riusciti a far sì che i primi cinque lotti siano messi in vendita sulla base di un punteggio che tenga in considerazione prima di tutto la creazione di nuovi posti di lavoro. E questo mi sembra già un buon risultato.
Il sesto lotto è stato vincolato alla realizzazione di attività innovative e quindi preliminarmente saranno prese in considerazione solo manifestazioni di intento di questo genere. Oltretutto il sesto lotto è quello con la maggiore capacità edificatoria e quindi sufficiente per realizzare quelle prospettive di area scientifica e tecnologica che tutte le liste avevano messo nel proprio programma elettorale.
La cosa grave è che solo noi ce ne siamo ricordati e abbiamo cercato in qualche modo di mantenerla in piedi. Se non ci fossimo stati noi la maggioranza ci sarebbe passata tranquillamente sopra dimenticandosi di quanto prospettato in campagna elettorale e su un argomento di importanza vitale per lo sviluppo futuro di Chiusi.
Proviamo a fare un po’ di chiarezza per chi non era presente alla seduta del consiglio e per chi era presente ma non ha capito, anche perché la ricerca della chiarezza e della trasparenza non è una caratteristica di questa maggioranza.
Non sono state richieste informazioni sulla suddivisione dell’area perché nel fascicolo a disposizione dei consiglieri c’era una relazione molto precisa dell’Agenzia delle Entrate secondo la quale le divisioni erano fatte sulla base dell’attuale dislocazione dell’edificato e cioè:
LOTTO 1 – 586.000 EURO
palazzina su due livelli, utilizzata in parte ad uffici, e area pertinenziale;
LOTTO 2 – 22.000 EURO
due manufatti, concimaia e lavaggio automezzi, poco significativi ai fini valutativi per le caratteristiche costruttive;
LOTTO 3 – 1.268.000 EURO
capannone ex stalla bovini;
LOTTO 4 – 298.000 EURO
ex macello contumaciale e resede di pertinenza;
LOTTO 5 – 441.000 EURO
area priva di manufatti, della superficie di mq 11.665 con accesso diretto dalla S.P.321 del Polacco;
LOTTO 6 – 1.275.000 EURO
superficie complessiva di mq 50.547 di cui 45.372 edificabili con superficie coperta costituita da uffici, servizi, corridoio, guidovie, macellazione, tunnel, celle frigo, abitazione, impiantistica, officine, percorsi coperti e pensiline, ammontante a mq 13.823.
Sono d’accordo su tutto.
Dal fatto che il sindaco continua a non rendersi conto che non si può battibeccare col pubblico (ma se non l’ha capito in dieci anni,,,) alla vendita dei lotti del centro carni solo per far cassa.
Loro la chiamano “valorizzazione”; a casa mia si chiama vendita.
Nessuno ha spiegato, o chiesto, il perchè della cervellotica suddivisione dei lotti: uno messo in vendita a 22.000 euro e tutti gli altri a cifre enormemente superiori che vanno dai 500.000 fino a oltre un milione di euro.
La nuova suddivisione non permette di fare un confronto con i prezzi stabiliti nei precedenti bandi andati deserti.
Così come non si è capito il motivo del voto favorevole dei consiglieri della Primavera che hanno visti respinti tutti i loro suggerimenti più significativi (dal divieto di insediamento per nuove aziende insalubri alla destinazione dei lotti per attività tecnologicamente avanzate).
Forse perchè ne resta fuori uno dalla vendita su cui si pensa che in futuro nascerà la silicon valley chiusina?