Cosa sta succedendo? Quali le cause profonde della crisi generale e mondiale? Che significato ha, in questa situazione, l’avvento di un Papa come Francesco? Come interpretare la storia alla luce della fede? Questi gli interrogativi posti nella convivenza d’inizio corso per responsabili e catechisti delle comunità neocatecumenali delle Diocesi di Prato, Pistoia e Montepulciano, Chiusi e Pienza che si è svolta nel Salone Sant’ Elena di Chianciano dal 10 al 13 ottobre e partecipata da circa duecento persone.
Liturgia di Lode, scrutatio della Parola (2^ Cor 6,2), celebrazione penitenziale, riflessione sulla storia, catechesi sulla storia recente della Chiesa e solenne Eucaristia hanno scandito i tempi di questo ritiro spirituale che sarà riportato poi in ogni singola comunità e che informerà il cammino 2013/2014. La riflessione sulla storia è partita da due affermazioni che la illuminano e la caratterizzano. La prima è di Giovanni XXIII quando, il 4 ottobre 1962, a Loreto, spiegò i motivi per cui indiceva il Concilio: “La Chiesa oggi assiste ad una crisi in atto della società. Mentre l’umanità è alla svolta di un’era nuova, compiti di una gravità e ampiezza immensa attendono la Chiesa, come nelle epoche più tragiche della sua storia. Si tratta di mettere a confronto il mondo moderno con le energie vivificanti e perenni del Vangelo”.
La seconda affermazione è quella di Giovanni Paolo II al Simposio dei Vescovi Europei nel 1985, quando disse che di fronte alla secolarizzazione, all’apostasia dell’ Europa, alla distruzione della famiglia lo Spirito Santo ha già risposto e già all’ opera ed ha invitato i vescovi a lasciare i propri schemi, a volte atrofizzati, e di andare a vedere là dove lo Spirito sta agendo. E ha continuato dicendo che bisogna ritornare al Cenacolo, al primissimo modello apostolico per attuare la “nuova evangelizzazione”. Alla luce di queste affermazioni è stata fatta una riflessione sulla storia del pensiero degli ultimi tre secoli cercando di individuare le cause prime, remote e recenti, del collasso culturale, morale, politico ed economico al quale stiamo assistendo. Un’intensa vita spirituale e di preghiera, annullamento del divario tra fede e vita, recepimento integrale del Concilio Ecumenico Vaticano II e l’attuazione della “Nuova Evangelizzazione” sono state le vie individuate perché la Chiesa possa annunciare, hic et nunc, la buona notizia di Gesù Cristo Risorto agli uomini d’oggi.
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