Due settimane di festeggiamenti raccontati con le lettere dell’alfabeto.
A come “approccio” al Cristianesimo da parte di Santa Mustiola, “nobilissima e molto istruita” che si avvicinò alla fede “per vedere”, ovvero per curiosità intellettuale.
B come “benemerito”. Il XXVI cittadino benemerito premiato la sera del 3 luglio, durante il concerto della Filarmonica Città di Chiusi, è Marisja Janina Szatanik, detta “la polacca”, maestra di vita e insegnante di danza di due generazioni di allieve che, da giovane, a Cracovia, ha conosciuto Carlo Wojtylia quando faceva l’attore.
C come i “cavalli” che, insieme ai cavalieri, per la terza volta, hanno arricchito la processione che, venerdì 1 luglio si è mossa, insieme ai tamburini e agli sbandieratori dei Terzieri e delle Contrade, dalla Catacomba della Santa per giungere a Piazza Duomo dove hanno effettuato una suggestiva dimostrazione equestre.
D come “Don Pierluigi” in onore del quale è stato dedicato il bel Concerto della Corale di Pienza effettuato in Duomo la sera di Martedì 28.
E come “extra comunitari” come i profughi africani ospiti della Misericordia o come le comunità romene e albanesi presenti a Chiusi che non si sono sentiti assolutamente estranei avendo partecipato, e da protagonisti, ai festeggiamenti patronali. Alcuni eventi, come il torneo e la cena dell’ amicizia sono stati preparati espressamente per loro.
F come “frazione” della Repubblica di San Marino denominata S. Mustiola di cui una delegazione di 11 persone ha raggiunto la Città di Chiusi Domenica 3 luglio per vivere la giornata di festa e conoscere le testimonianze della Santa.
G come “ginocchia” della Santa che, rimasero impresse nel masso della Chiesa del SS. Salvatore al Ceraseto di Paciano. Proprio da lì, mercoledì 29 luglio, si è mosso il “Cammino di S. Mustiola”, partecipato da 64 persone, che dopo 14 km, ha raggiunto la Catacomba per la recita dei Vespri e poi il Duomo per l’ adorazione eucaristica.
H come “hip hip hurrà” che è stato l’atteggiamento plaudente che ha caratterizzato la VI edizione del Premio Porsenna in cui, la sera del 30 giugno in Piazza Duomo, sono stati premiati Manfredi Rutelli, Crystal White, Massimo Tosi, Clarissa Massarelli, Marco Fe’, Rowland Jones, Francesco Vellati, Ugo Bonavita, Andrea Marcucci, Luca Pulcini e Cristina Tosi.
I come “Ireneo” il santo fratello di martirio di S. Mustiola a cui è stata dedicata la S, Messa celebrata nell’ emiciclo della Catacomba lunedì 4 luglio.
L come “libri” che sono stati presentati sabato 2 luglio. Alle ore 11 nel Chiostro S. Francesco Enrico Barni ha illustrato “Luigi Betti scultore”, ovvero il chiusino autore del Monumento ai Caduti di Piazza Vittorio Veneto e del monumento a Graziano da Chiusi del Parco dei Forti. Nel pomeriggio, nell’incontro organizzato dalla Lubit, Paolo Tiezzi Mazzoni della Stella ha presentato “La leggenda di Santa Mustiola”.
M come “matrimonio” che è il soggetto dell’originale mostra di abiti da sposa “Ti ricordi quel giorno?” organizzata da “Noi del Rione” ed esposta nella sala del Palazzo Vescovile e che ha riscosso molti apprezzamenti.
N come le “novità” che hanno caratterizzato quest’anno i festeggiamenti patronali dimostrando così la capacità di saper coniugare tradizione e rinnovamento.
O come “Opera della Cattedrale” che ha annunciato che l’opera bronzea dell’artista ceramista Vasco Nasorri su Santa Mustiola, la cui fusione è stata realizzata con il contributo della Fondazione MPS, sarà prossimamente collocata nei giardini di Largo Cacioli, a fianco del Duomo.
P come “palio” delle Torri, corso Domenica 26 e vinto dal Terziere S. Maria Maddalena, e “del Sacro Anello” giocato sabato 25 e vinto dal Terziere S. Silvestro.
Q come le “quattro” lucumonie del Clanis, che è stato il titolo della tavola rotonda sull’evoluzione storica, culturale, istituzionale, fluviale e viaria di Chiusi dall’epoca etrusca al terzo millennio organizzata, lunedì 27 nell’Orto Vescovile, dal Centro Studi Magister Gratianus insieme all’ Accademia dei Filaleti.
R come “rito” di benedizione che è stato il motivo dominante della festa: sabato 2 il nostro Vescovo, come da tradizione, ha rinnovato la benedizione del lago e di tutti coloro che vi operano e domenica 3 il Parroco P. Daniele, a conclusione dei festeggiamenti, ha impartito la solenne benedizione della Città.
S come “santità” che è stato l’argomento principe di tutti i festeggiamenti, oggetto e fine dei riti, delle celebrazioni e delle liturgie, da quelle quotidiane a quelle più solenni.
T come “triaturris” ovvero la rivalutazione dell’epoca medioevale a Chiusi che è stata effettuata con l’accampamento ai Forti, i duelli, i tornei, le giostre tipiche dell’ età di mezzo e realizzata brillantemente dall’ Associazione Terzieri.
U come “Unzione” degli infermi. Il sacramento impartito ai “meno giovani” domenica 19 giugno che ha inaugurato i festeggiamenti.
V come “verità” storica nel nostro caso. E’ quella che è emersa nella tavola rotonda su “Katin” al Centro Parrocchiale il 21 giugno.
Z come “zero” da cui ripartire per l’edizione 2012 dei festeggiamenti patronali che da sempre fanno registrare la partecipazione entusiasta e qualificata di tutta la cittadinanza chiusina che in quest’occasione ritrova l’unità e …. un briciolo di fede.