Un compagno di sventure pendolari per Roma mi ha segnalato un commento apparso sulla bacheca facebook di Luca Ceccobao, molto pungente sin dal titolo: “a Fra’ che serve”. Ma polemiche sono anche le conclusioni:
“Dopo queste osservazioni, torno dalla mia famigliola a guardare la puntata odierna di Peppa Pig, maiali simpatici e di cartone. Per il domani deciderò cosa fare. Una cosa è chiara: i prepotenti non mi sono mai piaciuti”.
Mi è stata indicata la risposta del sindaco Scaramelli al suo predecessore:
“…anche a noi non sono mai piaciute le persone prepotenti, ma soprattutto non ci sono mai piaciute le persone false ed arroganti che cercano di portare avanti solo i propri interessi e le proprie infinite ambizioni…”.
Vedi che alla fine un accordo lo si trova. Chissà cosa si saranno detti in tanti anni, quando insieme collaboravano in giunta a Chiusi.
L’analisi del testo di Ceccobao meriterebbe comunque di essere chiosato attentamente per intero. Riporterò soltanto i passaggi che mi sono sembrati più interessanti di un testo ispirato alla recente assemblea di circolo PD di Chiusi città per la elezione dei segretari di circolo, unione comunale e di federazione. Così scrive Ceccobao:
“Era da qualche mese che non partecipavo alla vita del circolo e ho subito notato quello che da più parti si diceva sulle regole congressuali: iscritti last-minute che si presentano solo per votare, facendo attenzione a far veloci ad uscire dal seggio e che non mettono neanche il naso nel saloncino dove si svolge il dibattito.”
addirittura
“….appaiono figure “nuove”: i percettori di contributi sociali, un gruppo di dipendenti comunali e certe figure classiche, quelli che c’hanno sempre da chiedere qualcosa alla politica, una volta per se stessi, l’altra per la moglie o per il figlio. Tutti sempre pronti ad un cenno d’intesa col renziano di turno che fa la spola da fuori a dentro.”
Non ho partecipato ma me lo posso immaginare. Non è cosa del tutto nuova. Ceccobao però se ne è accorto soltanto ora. Il partito lo si è potuto “scalare” sterzando abilmente 50/60 tessere.
Continua Ceccobao:
“ E’ una modalità di gestione del potere che qui si nasconde dietro Renzi (…) è una pratica vecchia e conosciuta ed i suoi riferimenti culturali e prassi concrete sono quelle di Remo Gaspari o di qualche assessore socialista degli anni 80.” … “ Quindi, con abile mossa una minoranza che si è fatta corrente, ha preso il Pd di Chiusi. A lamentarsene si rischia anche di passare da coglioni. Infatti, se ciò è successo non è solo “merito” di chi ha messo in atto tali pratiche: è anche responsabilità politica di chi non ha fatto nulla, o molto poco per prevenire questa deriva.”
Per carità non pretendo che Luca Ceccobao legga questo blog e tanto meno i miei post, però anche questo era stato detto.
Poi il finale sulla prepotenza citato sopra. Mi ha fatto venire alla mente una lettera di circa tre anni fa che l’allora assessore regionale ai trasporti fece arrivare a tutti gli iscritti al PD dove prefigurava una possibile denuncia al sottoscritto per quanto appariva su Chiusinews….
Ormai ….
Il nodo più importante sul quale si è taciuto è quello del cambio di genia. Tutto il resto sono tutti gli aspetti della politica visti da un angolo diverso,appunto quello della mutata genia. E si è taciuto per chiari fini surrettizi. Giudizio tagliato con l’accetta sì, ma i conti tornano.
A parte il giudizio sulle lavanderie che normalmente vengono frequentate da persone civili 🙂 sono d’accordo con Giampaolo (Tomassoni). Anzi dirò di più. Secondo me sarebbe utile riprendere quegli interventi perché, strumentalismo e stile a parte, sollevano questioni serie che sinora non sinora i contendenti hanno accuratamente evitato di affrontare: finanziamento della politica a livello locale, appartenenze opportunistiche, familismo, etc.
Perché allora fermarsi alla “forma” e non invece sfidare i contendenti a confrontarsi seriamente su quei nodi su cui sinora hanno sempre taciuto?
@Luca (Scaramelli). Appunto per questo ben venga un po’ di pubblicità alla cosa: è bene capire lo spessore di chi ci amministra e ci ha amministrato. Oltre a quanto, al dilà delle apparenti prese di posizione “politiche”, entrambe le fazioni possano o meno rappresentare una comunità più ampia d’una lavanderia…
Forse non mi sono spiegato nemmeno io, sul centralismo democratico e i silenzi del partito siamo d’accordo, il problema è che la “querelle” non è su argomenti di altissimo spessore, sui quali sarebbe lodevole un dibattito alla luce del sole, è che molti degli argomenti sono di bassa lega, sembra più una lite di condominio.
Cortesia vuole che si dica “non mi sono spiegato”, forse però, in questo caso, occorreva leggere con un po’ più di attenzione.
Primo: la contestazione a Francesco Storelli non riguardava il mio giudizio sui contenuti. Mi pare di essere stato chiaro in questa circostanza. Basta leggere quello che ho scritto in questo post e nel tempo. Credo di essere stato fra i pochi, nonostastante sia iscritto al PD, al PD ad aver denunciato per anni il silenzio continuo del partito.
Secondo: la contestazione a Francesco Storelli riguardava proprio la raccomndazione “come ai tempi del compianto PCI” a tenere tutto in famiglia. E’ probabilmente per questa, secondo me, poco commendevole abitudine che molti consiglieri comunali del compianto PCI non hanno apertio bocca in cinque anni di frequentazione del consiglio comunale.
Paolo (Scattoni) per favore non puoi fare l’avvocato delle cause perse, se devi fare la difesa d’ufficio del pd falla pure ma rischi di scadere nel ridicolo anche te. Qui non siamo di fronte ad uno scambio di idee ma ad una vera e propria lite da cortile di condominio. Io come Francesco (Storelli) mi diverto un sacco, aspettavo da anni di vedere questi personaggi, da sempre compatti li a negare l’evidenza pur di difendersi dal solito gruppetto di rompicoglioni chiusini, scannarsi tra loro, ora finalmente i nodi sono giunti al pettine e francamente gli attori sulla scena sono di un livello che non merita la tua difesa.
Ho letto e non vedo il problema. Ci sono toni e contenuti che non condivido, ma perché non consentire una libera espressione?
Ho sempre criticato quelli che sono rimasti in silenzio perché la politica è comunicazione per arrivare alla decisione pubblica.
E poi leggiti le varie risposte che i potenti attuali hanno dato e ti farai un’idea più completa
Figure di vertice? Ma di cosa stai parlando 🙂 Magari se quando erano di vertice (Ceccobao) ci fosse stato un pubblico dibattito sui conflitti interni. Invece per otto anni il sindaco e il suo assessore non hanno fatto trapelare nulla dei loro dissensi e il partito era “unito”. Compatto, madama la marchesa.
Caro Paolo non sono d’accordo, qui si sta parlando di figure di vertice nel partito che pubblicamente si scannano come lavandare. Per me che non aspetto altro che una scissione è anche divertente, ma credo che il segretario non dovrebbe permettere cadute di stile simili in pubblico, specialmente se ad opera di figure di spicco.
x Francesco Storelli. E perché mai. Non so cosa abbiano scritto Bettollini o Pallacci. Il testo di Ceccobao non deve in nessun modo essere censurato. Ognuno è libero di esprimersi come vuole. Ho scritto e dichiarato più volte il mio dissenso sulla politica di Ceccobao e quella del PD locale da lui dominato. La libertà di espressione deve però essere garantita e personalmente non ho alcun rimpianto per il cosiddetto centralismo democratico.
credo che nell’ahimè compianto PCI, un segretario di zona che si rispetti avrebbe preso Ceccobao, Bettollini e Pallacci per un orecchio e li avrebbe portati davanti ai probi viri stasera stessa. Se Pamela fatichenti avesse un po’ di coraggio dovrebbe farlo al più presto ed il suo partito gliene sarebbe grato.
X Simone,
Se fosse ancora assessore regionale, molto probabilmente, non avremmo avuto il piacere di leggere l’intervento su fb da tutto ha avuto inizio la “simpatica baruffa”…….
Appena avrò tempo, scriverò un mio commento su questa simpatica baruffa che sta animando il periodo prenatalizio. Faccio solo una domanda:”Tutto questo sputtanamento ( si può dire?) reciproco, ci sarebbe stato se Luca Ceccobao fosse ancora assessore regionale?” Io penso di no, tutti zitti con la codina tra le gambe, starebbero, altro che vento in faccia.
caro Francesco (Storelli) a qualcuno lo dissi pochi mesi dopo quel 2011, ma il vecchio proverbio è sempre di moda “… tardi cantasti merlo…”.
mi sa che se i famosi 10 dissidenti che furono “processati” dal partito nel 2011 se ne erano andati allora, invece di sostenere il candidato sindaco che ora sta seppellendola sinistra, non si sarebbe arrivati allo squallore attuale. certo è che anche a sinistra di soggetti come D’alema, Ceccobao (anche se posso condividere le ultime cose che sta dicendo) e simili dovremmo riuscire a fare a meno!
So’ soddisfazioni……………….e poi noi volevamo distruggere il partito. Fate un giretto su facebook, perchè mi sa che il bello deve ancora venire.
Ceccobao dovrebbe essere contento ! da buon maestro raccoglie i risultati.
Come ho avuto modo di dire in altra sede: in questo momento nel PD ci bazzica tanta brutta gente. Meglio stare alla larga!
Otto anni assessore insieme al ex sindaco… le capacità di rimuovere il passato del nostro sindaco attuale sono eccezionali.