Ci ho pensato su un bel po’ prima di mandare questo pezzo. Per molte ragioni.
Ma se uno assume certi ruoli e rende pubblico il suo pensiero è giusto che se ne ragioni.
Quello riportato qui sotto è il pensiero del neo segretario del circolo del Pd di Chiusi scalo.
Nel merito non ho alcuna considerazione da fare, si commenta da se.
Visti i tempi vorrei evitare fraintendimenti e allora voglio che sia chiaro che non solo mi vergognerei di far parte di un partito da cui escono queste affermazioni ma, se malauguratamente ne facessi parte, ne sarei uscito un minuto dopo averle lette.
Il “Gazzettino chiusino”, evidentemente, non ha insegnato niente e c’è ancora ancora chi va in cerca di trasparenza e partecipazione o chi pensa che sia utile restare in questo Pd per cambiare le cose dall’interno.
La mia storia e il mio modo di concepire la politica mi sconsigliano di avventurarmi in questa discussione. Mi limito a rilevare che, cari Scattoni e Agostinelli (per citare due che sono intervenuti anche recentemente su questi argomenti) avete una soglia etica e morale diversa (non dico più bassa!) dalla mia.
Ecco quanto scrive il vostro segretario:
“Tanta frustrazione, una buona dose di egocentrismo e una punta di superbia, che non guasta mai. Mix perfetto che ritrovo in svariate persone, specialmente nella “mia” Chiusi, che da 20 anni pontificano inutilmente su giornaletti e blog locali, senza aver mai costruito nulla di buono. Capaci di prendersela con chi esprime opinioni diverse dalla loro verità rivelata, soprattutto in ambito politico. …Gente che proviene dalla cultura comunista peggiore, quella dei trinariciuti di staliniana memoria, abituata ad offendere sul piano personale per demonizzare l’avversario, piuttosto che confutare tesi e opinioni sul piano del legittimo dibattito democratico. Soggetti che, se dovessi dire o scrivere pubblicamente qualche aneddoto sulla loro vita o sulla loro professione, dovrebbero solo nascondersi o sparire dalla circolazione. Ma per fortuna, a Chiusi come nel resto del Paese, nonostante i problemi e la crisi, esistono uomini e donne che lavorano con passione, ragazzi che credono nel proprio futuro e in quello di chi li circonda, imprenditori coraggiosi che investono e rischiano perché l’Italia, oggi come ieri, è stata fatta dai giovani, da quelli che nell’ottocento credevano negli ideali del Risorgimento fino ai ragazzi del ’99 che sono morti per tutti noi, dai partigiani ventenni che ci hanno dato la democrazia e la libertà a tutti coloro che, nel dopoguerra, hanno sgobbato e sudato per offrirci quel benessere del quale oggi, nonostante tutto, continuiamo a godere. Ai trinariciuti dalla barba lunga e dal cervello stretto che criticano per distruggere e pontificano per non morire, mi permetto di dare un suggerimento: sparite dalla circolazione, è giunta la vostra ora. Amen”
Non credo che Massimo Montebove sia iscritto al PD. A meno che non sia stato iniziato a “fil di spada” 🙂 Non conosco bene la norma, ma certo per un funzionario di polizia di Stato sarebbe opportuno non essere così direttamente coinvolto nella polemica politica come invece quel testo lascerebbe presupporre. Quei giudizi vanno al di là di una normale opinione che è ovviamente un diritto di tutti. Opportunità a parte, mi chiedo a cosa mirino certe prese di posizione così smaccatamente pretestuose.
Il pezzo l’ha scritto Massimo Montebove, ex grancassa di Ceccobao e nello stesso tempo portavoce di un sindacato autonomo di polizia che manifestava insieme ai fascisti contro il governo di centro sinistra. Il segretario del Pd di Chiusi Scalo l’ha solo apprezzato con un “mi piace” e rilanciato su facebook. Ma se gli amici son questi il giovane segretario parte male…
X Giorgio.Si, la loro sorte quì nella Terra, abilmente tracciata dalla formazione delle loro menti da chi ne stà dietro.E tu hai capito bene di chi parlo.Puoi condividere oppure no, ma fin’ora quello che è successo ritengo che mi dia ragione.ma non solo ora, ma da 2000 anni.Presentuoso? Forse si, ma le cose non avvengono mai casualmente, ma avvengono perchè qualcuno ne ha interesse e se invece di cambiarle si trova il verso di mantenerle allora si vince.Chi non l’ha capito è fuori dalla storia oppure fa da nesci.Il percorso del PD dalla sua formazione ad oggi aggiunge materia a tutto questo processo.C’era un vecchio detto caro Giorgio che recitava così:” Se non puoi battere il tuo nemico ti ci devi alleare !”. Ebbene ,il PD fa parte di questo processo.Poi alla fin fine è una questione di scelta di campo, ma durante il percorso sai quante ragioni si trovano per dimostrare la propria posizione ? Una marea.
Si vede che dare del “comunista” al nemico viene ritenuta una pratica che porta vantaggi.
L’ha fatto Mussolini, che oltre che trattarli a male parole i comunisti li mandava al confino.
L’ha fatto per tanti anni la Democrazia Cristiana, che sull’anticomunismo ha creato le proprie fortune e le sfortune dell’Italia.
L’ha fatto per vent’anni Berlusconi.
Ora lo fanno i renziani che danno dei “comunisti” ai nemici interni.
Forse c’è qualcosa che accomuna tutti questi “anticomunisti”.
Certo che qualcosa dice: la condivisione del contenuto, altrimenti sarebbe stato commentato. Sugli scritti di Montebove ho già preso posizione in tempi non sospetti, quando cantava le lodi di un altro potente di turno. Stare con chi vince per lui è una vocazione.
X Daria :..si ,sarà anche roba da Facebook come dici te,ma dal momento che è arrivato il freddo qualche volta il cervello bisognerebbe usarlo non solo per tenere in caldo i capelli,se è vero come è vero che si dovrebbe rappre- sentare qualche cittadino che vota.Non sò chi sia il libero pensatore dal momento che parla di ”trinarciuti”,ma occorrerebbe informarlo che tale aggettivo era rivolto a coloro che bevevano tutto” e veniva detto che”portavano il cervello all’ammasso”.Proprio questi trinar- ciuti hanno lottato in un lontano e recente passato per correggere le ingiustizie dell’Italia dietro un partito di tutto rispetto per garantire il benessere anche a chi doveva ancora nascere e parecchi per la loro lotta si sono presi anche le botte,i manganelli in testa e la galera,e qualcuno di questi c’è anche morto.A quei ”trinarciuti”il libero pensatore dovrebbe erigere un monumento ma in effetti se le risultanze sono queste che sentiamo dalle sue parole mi rendo conto che sarebbe come parlare col gatto.Sentendo questi liberi pensatori mi viene da ricordare una storia che avveniva sotto il fascismo a Moiano:Un certo ”Moschino” noto per la sua militanza fascista,poverissimo ed alla fame,andava in giro e passando per la strada diceva sempre ad alta voce”Abbasso i poveri”!Cambiano le condizioni economiche,ma quando si apre la bocca non si dovrebbe emettere aria,c’è tanto bisogno nel mondo anche adesso!
Guarda Luciano, mi rappresenta poco il segretario dell’unione comunale, figurati se mi posso preoccupare delle cazzate fatte dal segretario del circolo di Chiusi Scalo!!!!!
Se le cose stanno come dicono Nicola Nenci e Daria Lottarini non ho alcuna difficoltà a porgere le mie scuse al Pd, al giovane segretario e alle altre persone chiamate in causa.
Comunque, chiunque l’abbia scritto, per il solo fatto che fosse in bella evidenza nella pagina facebook del neo segretario, qualcosa vorrà pur dire.
Poveri noi, questi hanno scambiato l’attività e l’impegno politico con le avventure dell’Uomo Ragno! Speriamo che vincano, così un po’ di sinistra se ne verrà via di lì.
Mi sa che ha ragione Nicola Nenci, il post è di Massimo Montebove pubblicato sul suo profilo Facebook, il segretario del Pd l’ha solamente condiviso. Ciò non toglie che evidentemente ne condivide il contenuto. Credo che tutto sia nato in seguito ad un articolo sulla Nazione che esaltava le meravigliose sorti del commercio a Chiusi, articolo sul cui contenuto alcuni non concordavono. Tutta roba da Facebook!!!!
Hanno conquistato il partito e ora lo gestiscono. O non era un partito scalabile? E, allora, dov’è il problema?
Ah, le citazioni, che mi paiono appropriate, sono tratte da Josif Vissarionovic Dzugashvilij, in arte Stalin
Invece a me piace molto questa esternazione del segretario. Finalmente, uno che fa basta con giri di parole e frasi di circostanza: pane al cane e vino a Gino.
“Penso, compagni, che l’autocritica ci è necessaria come l’aria, come l’acqua.” E’ questa umiltà che dobbiamo avere!
E poi, “Questa guerra non è come nel passato; chi occupa un territorio impone anche il proprio sistema sociale.
Ognuno impone il proprio sistema nella misura in cui il suo esercito ha il potere di farlo. Non può essere altrimenti. Se ora non c’è un governo comunista a Parigi..”
Caro Luciano, secondo me ti sbagli; non credo affatto che il nuovo segretario abbia mai potuto scrivere una cosa del genere, per due ragioni: non sa pensare e non sa scrivere, difatti solitamente si limita a far rimbalzare gli slogan altrui.
In ogni caso, basta solo aggiungere che chi oggi taccia certa gente di stalinismo, fino a ieri indossava i panni di Berija.
Luciano (Fiorani) mi chiama in causa e rispondo volentieri. Una risposta breve. Il giovane segretario del Circolo del PD deve aver mangiato pesante la sera, poi insonne deve essersi ispirato. Il fritto da una parte gli ha fatto bene perché un suo testo così ben strutturato non avevo mai avuto modo di leggerlo. Si spera che in futuro queste sue ritrovate capacità letterarie le utilizzerà per miglior causa. Il fritto pesante gli ha fatto anche scambiare nella galleria di famiglia (politica ovviamente) certi ritratti con altre persone. Per quanto mi riguarda non posso che solidarizzare con i bersagli di questa insulsa polemica. Io ne sono fuori perché trinariciuto non sono mai stato. Per quanto riguarda il PD sarà mia cura segnalare il testo alla Commissione provinciale di garanzia del partito perché atteggiamenti di questo genere non sono degni di una forza politica nata per ben altri scopi.