Comitato Pendolari Roma- Firenze
Come ogni sei mesi ci troviamo a fronteggiare per l’ennesima volta l'”emergenza” del cambio orario, in programma per il prossimo 15 dicembre.
Come molti di voi avranno certamente già verificato, al momento, a dieci giorni dall’entrata in vigore del nuovo orario, queste sono le variazioni più preoccupanti:
Tratta Roma-Firenze:
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IC 592 delle 15.35 e IC 596 delle 18.15 sono attualmente assenti dall’orario
- Regionale Veloce 2310 delle 11,03 e IC 590 delle 12,32 partiranno posticipati di 9 min da Roma Tiburtina
Tratta Firenze-Roma:
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IC 581 partenza da Firenze SMN alle ore 5,50 è attualmente assente dall’orario
- Il regionale veloce 2305 partenza da Firenze SMN alle 6,40 che attualmente impiega 3h e 34 minuti per arrivare a Roma Tiburtina e prosegue poi per Roma Termini con il nuovo orario impiegherà 4h e 4 minuti, con un aggravio di 30 minuti (e continuano a chiamarlo Regionale Veloce!) per arrivare a Tiburtina dove finisce la corsa. Non proseguirà infatti più per la stazione Termini. È verosimile pensare, dati i tempi di percorrenza tra Orte e Roma Tiburtina di 1 ora e 3 minuti, che FS abbia fatto perdere la traccia a questo treno e lo abbia dirottato sulla linea lenta.
In merito a queste gravi variazioni abbiamo scritto chiedendo delucidazioni agli assessori regionali ai trasporti delle regioni Umbria e Toscana, Silvano Rometti e Vincenzo Ceccarelli. Non abbiamo al momento ricevuto alcuna risposta.
Abbiamo inoltre chiesto un incontro urgente al sottosegretario al Ministero dei Trasporti, Rocco Girlanda. Anche in questo caso attendiamo ancora risposta.
In questi anni abbiamo tutti sperimentato sulla nostra pelle il progressivo degrado delle nostre condizioni di viaggio: tempi di percorrenza sempre più lunghi, numero dei treni sempre più ridotto, aumento delle tariffe, deterioramento della qualità e della sicurezza dei treni e, da ultimo, lo spostamento graduale dei nostri treni dalla stazione centrale a quella periferica di Roma Tiburtina.
Questa volta tuttavia dobbiamo preoccuparci più del solito. Dalle istituzioni non ci viene nessuna rassicurazione sul mantenimento dei treni attualmente assenti dall’orario.
Ieri e anche questa mattina, i controllori del 581 e del 596 sostenevano che i treni non sono presenti nei loro prossimi turni. Ma anche nella migliore delle ipotesi, ovvero che questi treni ricomparissero sull’orario a poche ore dal cambio come, in seguito alle nostre pressioni, è già accaduto in passato, il problema è solo rimandato a giugno.
Le informazioni a nostra disposizione al momento infatti, le dichiarazioni del sottosegretario Girlanda (si allega interpellanza dell’on. Adriana Galgano con relativa risposta di Girlanda) e le più recenti notizie di stampa fanno ritenere concreta la possibilità che gli IC vengano effettivamente tagliati a giugno prossimo.
È necessario attivarsi sin d’ora per scongiurare questa eventualità.
Vi proporremo a breve una data per un’assemblea in cui riunirci e discuterne, prima di Natale.
Sotto vi inviamo due articoli che descrivono l’incontro tra il ministro Lupi e il presidente della regione Toscana Rossi. Incontro conclusosi senza certezze
Oggi l’intercity delle 7,10 è magicamente ricomparso nell’orario on line di trenitalia.
Una buona notizia, ma la situazione dei collegamenti ferroviari di queste zone resta assai critica.
Giusto Paolo, occorre attivarci da subito e lo si dovrà fare comunque vadano le cose. Perché a questi tira e molla Trenitalia ci ha già abituati e, come fosse una ben pianificata strategia (per carità malignità mia – figuriamoci se è cosi!), si finisce sempre per sembrare quelli che si preoccupano troppo per due treni che poco interessano al resto della popolazione purtroppo afflitta da tanti reali problemi.
Stavolta come dici tu, le premesse sono molto serie e da quel poco che si sa la Regione non può supportare le richieste di denaro di Trenitalia (perché solo di questo si tratta) per mantenere in calendario gli IC.
Riuniamoci ok ma facciamolo senza disperdere le energie ed unendoci agli altri gruppo o comitati.
Il comitato Roma Firenze mi sembra l’unico modo per esprimerci in quanto le persone che lo animano sono concrete e competenti. Se ci sono altre proposte che vengano fuori, ma chi non intende mettere i gioco qualche ora di tempo per una riunione, dovesse anche svolgersi ad Orvieto, forse merita davvero di viaggiare solo in Regionale Veloce.