Giancarlo Elia Valori, nominato dal nostro sindaco cittadino onorario di Chiusi, è stato condannato in primo grado a due anni di reclusione per manipolazione del mercato e aggiotaggio in relazione alla vicenda Alitalia. Nei prossimi gradi di giudizio potrà far valere le proprie ragioni, se ci sono. Ma non è questo che interessa.
Quello che questa vicenda riporta alla luce è il comportamento tenuto dal nostro sindaco nella gestione amministrativa che viene condotta pensando che l’elezione diretta da parte dei cittadini sia un’incoronazione assoluta piuttosto che una nomina democratica.
Nel caso specifico il sindaco Scaramelli ha agito contro ogni prassi democratica che prevede il coinvolgimento del Consiglio comunale per una decisione che riguarda l’intera cittadinanza che dovrebbe essere “onorata” dal conferimento che dovrebbe, oltretutto, prevedere caratteristiche eccellenti da parte del nominato.
Il provvedimento invece è stato assunto in totale autonomia dal sindaco che ne ha fatto oggetto di scambio per una fantomatica quanto improbabile candidatura di Chiusi a patrimonio dell’umanità, salvo abbandonarla qualche mese dopo a favore di tutte le città dell’Etruria.
Oltretutto, la decisione è stata presa contro il parere delle opposizioni, a cui era stato chiesto in via preliminare, contro le perplessità di alcuni consiglieri di maggioranza e all’insaputa dei dirigenti del suo partito, informati solo a cose quasi fatte e quindi senza la possibilità di tornare indietro.
Questo comportamento è contrario ad ogni etica amministrativa perché manca di rispetto all’organizzazione complessiva del sistema rappresentativo democratico che prevede che le decisioni giungano dopo un confronto tra le varie componenti. Ma il confronto con le istituzioni democratiche è spesso considerato solo una perdita di tempo e un’ostacolo alla celerità delle decisioni in nome di un apparente efficientismo il cui scopo prevalente è quello di crearsi credenziali per la propria carriera politica salvo poi fallire nel momento in cui la propaganda deve lasciar posto alle capacità.
Per protestare contro questo tipo di gestione abbiamo abbandonato i lavori del consiglio comunale e ne siamo rimasti fuori per diverse sedute fino a che non abbiamo ottenuto di poter discutere su quanto accaduto e per chi volesse comprendere meglio la coerenza tenuta dal nostro primo cittadino invito a leggere il verbale di quella seduta che è il n. 43 del 30.5.2013. Abbiamo anche informato i cittadini affiggendo un manifesto con il resoconto di quanto accaduto e con la richiesta di dimissioni del sindaco.
La speranza, anche se i segnali non sono positivi, è che prima o poi i cittadini aprano gli occhi e si rendano conto che dietro le esternazioni demagogiche di chi vanta le proprie qualità non ci sono altrettante capacità altrimenti, in questo caso, la prima cosa che avrebbe dovuto fare chi veramente si crede al servizio dei propri cittadini sarebbe un bel manifesto di scuse per il disonore arrecato alla città.
X Sacco. Se si esce dalle grinfie dei Beni Culturali si, ma non mi riferivo a quello.
Donatelli, ma davvero lei pensa che Chiusi meriti di essere inserita nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco ? E se lo pensa, quali ne sarebbero le ragioni ?
Siamo cosi sicuri che Chiusi non meriti il Valori come cittadino onorario?
guardando il link di Luciano mi è venuto in mente un altro pezzo che va bene per noi, dovremmo convocare una conferenza pubblica e inscenare il finale di Antonio Albanese.
http://www.youtube.com/watch?v=Z_HS_Oi8EnQ
Giuste le considerazioni di Giorgio Cioncoloni e la richiesta di doverose scuse. Purtroppo nessuno si sognerà mai di ammettere che tutta la vicenda è stata una furbata per avere un titolo sui giornali in cui si vantava l’ennesimo miracolo per il bene di Chiusi. Come cittadina non mi aspetto niente in questo senso, lo sberleffo che hanno fatto all’avversario nel manifesto di ringraziamento per le primarie la dice lunga sul grado di civiltà politica di chi ci amministra. Continuerò ad impegnarmi come ho sempre fatto, convinta che la politica si fa confrontandosi sui contenuti cercando insieme le soluzioni ai problemi, senza le luci della ribalta. Di questioni scottanti ce ne sono in quantità, si vorrebbe capire che fine ha fatto il piano strutturale, quali azioni per salvaguardare la stazione, quale politica culturale…I consiglieri della Primavera in questi mesi si sono impegnati. Anche io insieme ad altri abbiamo cercato di fare politica, c’è bisogno del lavoro di tutti perchè altrimenti stiamo a lamentarci e non proviamo a cambiare le cose. Se non si uniscono le forze si fa poco.
Purtroppo non mi aspetto niente di tutto ciò…. altrimenti vista l’opposizione e le perplessità espresse dalla Primavera si sarebbe scesi a una contrattazione e a un dialogo serio…. la cosa che mi rattrista è il silenzio e attorno a tutto ciò… per carità ci sono anche questioni più serie da affrontare oltre a questa, ma quando c’è da applaudire partono i cori ultras, quando c’è da esprimere perplessità o critiche…….. SILENZIO ASSOLUTO…. e pensare che di problemi grossi e non affrontati ce ne sarebbero a bizzeffe…
E’ vecchiotta ma sempre efficace e con un finale che pare scritto per noi http://www.youtube.com/watch?v=3iccz42Yfxs
X Luca.Non lo dico nè per spocchia nè per boria ne per qualsivoglia altra dimostrazione, ma questi sono i veri poveri,( e poveri non perchè non hanno soldi, ma poveri di ben altre materie…) Contro di essi nelle diverse epoche storiche che ci hanno preceduto è stato rivolto anche il cannone dal potere,anche da governi e regimi di sinistra,non solo da quello feudale, agrario o finanziario che ha portato nel ‘900 alla instaurazione del fascismo.Le più grandi tragedie della storia che hanno impedito all’umanità di emanciparsi sono state determinate dall’uso di questa quantità di persone sia da parte del potere costituito sia di quello che parlava di rivoluzione.e l’uso del potere costituito per arrivare allo scopo ha sempre bisogno di apparire rivoluzionario. Quando si parla di sottosviluppo culturale della gente,questo è,basta vedere in questi giorni cosa succede in Italia.Ma c’è sempre chi ci guadagna e chi ci perde, e sempre ci perdono i poveri, ed anche a loro insaputa ne sopportano il peso.
Il confronto con gli ultras è abbastanza calzante ma nella riflessione di Luca Scaramelli quello che più preoccupa è la sottolineatura della mancanza di coerenza per cui gli ultras di oggi sono gli stessi che fino a poco tempo fa si spellavano le mani per il sindaco precedente. Questo può significare che ci si accoda al vincitore non perché si crede nelle sue capacità ma nella speranza di ottenere privilegi da chi conquista il potere. Tra i critici del vecchio sindaco c’è, purtroppo, anche chi ne ha ricevuto benefici raccomandatori e ora non solo lo mette alla gogna ma si fà paladino della meritocrazia.
Vista poi la goliardata del richiamo alla Peppa Pig, inserita in un manifesto di ringraziamento per i voti ottenuti, ho l’impressione che i metodi di governo siano quelli con cui vengono amministrate le contrade dove, alla fine della festa, si fanno striscioni ironici sui nemici battuti.
Che Dio ce la mandi buona!
Ormai la politica che piace a questi signori assomiglia semprepiù ad una disputa tra curve all’interno di uno stadio, chi ha gli ultras che urlano più forte vince la contesa. Il nostro sindaco in questo sistema ci sguazza alla grande, un post su facebook e le truppe rispondono in coro con slogan e incitamenti. I contenuti, le capacità, la coerenza, il confronto, i risultati reali dell’amministrare, sono tutte cazzate inutili, l’importante è apparire e urlare più forte. Se questi sono quelli che dovranno cambiare l’Italia stiamo freschi. Del resto poi gli ultras sono gli stessi che fino a poco tempo fa si spellavano le mani per il sindaco precedente e che ora lo mettono alla gogna, quindi di cosa ci sorprendiamo.